paris, yoonseok

larme.

                            Hoseok

Non capisco
Non capisco più nulla

Non ricordo come sia finito qua
Sdraiato sul pavimento
Inerme
Fa anche rima con verme

Ho letto la lettera tre volte
Dopo la prima sono svenuto
Dopo la seconda ho rimesso tutta la colazione preparata con tanto amore da mia moglie
Dopo la terza ho pianto

Anzi, no
Cioè, sì
Ho pianto, ma ho anche gridato
Ho gridato forte
Fortissimo

Ma non comprendo
Come possa fare così male
Mi ero allontanato
Per il tuo bene
Affinchè tu non potessi soffrirne

I miei volevano ci lasciassimo, e così è stato
Volevano mi sistemassi, e così è stato
Volevano ti dimenticassi. Ma forse così non è stato

Come un'onda d'urto, tutte le memorie insieme attraversano le mie iridi, fulminee

La tua setosa chioma nera, che tanto rispecchiava la tua indole, combinata con quella carnagione bianca bianca, lattea e pura

Il tuo piccolo e sottile sorriso. La pelle secca

Tu, Yoongi

Pensavo l'avessi superata. Non ci siamo mai più sentiti. Pensavo di essere riuscito ad andare avanti

Ahimè, errai in modo disumano

Questo esile pezzo di carta mi ha lesionato fatalmente. Colpa colpa colpa

Parigi. Maledetta città

Quella sera ho perso il lume della ragione. Ne sono piuttosto sicuro

Sapevo fossi fragile. L'ho sempre saputo, anche se tu facevi tanto il duro e l'enigmatico. Sapevo fossi esageratamente più debole di me

Eppure ti abbandonai lo stesso
Non mi importava
Faceva parte di quello spettacolino che avevo messo su da un po'
Quella sera sarebbe dovuta arrivare
Ne ero cosciente

Sarai morto? E chi lo sa
Trastullarmi su questo suolo glaciale non aiuta
Ho ancora tempo prima che Haewon esca da scuola

Ho il tempo di fare un salto all'ospedale

Se hai già esalato il tuo ultimo fiato...
Non credo riuscirò a perdonarmi

Il tuo Hoseok-Ah è stato brutalmente incenerito da un orrendo mostro, avido di puerili prede di cui cibarsi voracemente