†Twëñtÿ-ŠīxΨ

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Ten's POV

Mi svegliai circa alle sei del mattino, provai a riaddormentarmi ma fu inutile, ero troppo preoccupato per Taeyong.

Un'ora dopo, circa, passata a girarmi nel divano, finalmente mi alzai e mi accorsi che la sera prima non mi ero neanche cambiato.
Allora andai in camera, mi avvicinai al letto e vidi Jisung dormire come un angioletto, era carinissimo.
Aprii l'armadio e presi dei vestiti a caso, decisi di non svegliare il piccolo, quindi andai in bagno a fare la doccia. Dopo essere stato sotto l'acqua calda per circa un quarto d'ora uscii, mi asciugai e mi vestii.

Successivamente andai in cucina per fare colazione, praparai l'egg waffle con il gelato al cioccolato, avevo quasi finito quando sentii dei passi farsi sempre più vicino a me, mi girai e trovai un Jisung spettinato con ancora gli occhi assonnati.
«Buongiorno.» dissi ridacchiando nel vederlo in quelle condizioni.
«Buongiorno» replicò lui con voce roca mentre si stropicciava un occhio con il pugno.
Posai la colazione sul tavolo. «Tieni, mangia.»
«Eh? N-no tranquillo.» rispose lui in tono timido, come se non volesse che mi occupassi di lui, con la paura di essere un peso.
«L'ho fatto apposta per te, dai~» fu incantato dal mio aegyo, infatti non disse nulla e si sedette al tavolo, io ridacchiai e mi sedetti difronte a lui.
Mangiammo in silenzio; una volta sparecchiato feci vestire Jisung.

«Io devo tornare in ospedale, tu vuoi venire con me o resti qui?» gli chiesi mentre mi stavo infilando le scarpe, sull'uscio della porta.
«Vengo.» rispose semplicemente lui, solo che nel suo tono di voce c'era una nota di timore, probabilmente Taeyong lo aveva impaurito.

Poi lui si avvicinò e si infilò le scarpe. Gli feci mettere il giubbotto, cosa che feci anch'io e poi afferai le chiavi.
«Okay, andiamo .» aprii la porta e uscimmo chiudendo quest'ultima dietro di noi.

Dopo poco arrivammo in ospedale e andai fino alla camera di Taeyong.
«Tae sei sveglio?» chiesi una volta entrato in camera e dopo essermi tolto il giubbotto, che poggiai sulla poltroncina accanto al letto insieme a quello di Jisung.
Lo sentii mugolare e io mi sedetti sul bordo del lettino, posando la mani sul fianco di quello che ormai era diventato il mio amato.
«Come stai?» chiesi e lui mugolò ancora, senza girarsi neanche a guardarmi.
«Jisung, siediti anche tu...» dissi al più piccolo e indicai una piccola sediolina all'angolo della stanza, lui obbedì all'istante.
«Tae, hai sonno?» provai ancora a farlo parlare, o almeno a farlo girare.
«Aish no..» sospirò esasperato e poi finalmente si girò verso di me, guardandomi con occhi vuoti. «Ten...»
«Sì, Tae?» quegli occhi mi avevano fatto venire i brividi.

† Serial Killer † || TaeTenWhere stories live. Discover now