Le poesie più belle le ho scritte per qualcuno.
Non mi appartengono. Nessun altro le leggerà mai.
E per me cosa è rimasto?
Niente.
Eppure Tutto.
Si dice che chi scrive lo fa sempre per qualcuno –
un lettore immaginario,
un'anima affine,
colui che ha rubato il nostro cuore.
Anche in solitudine –
scriviamo per qualcuno.
E il più delle volte lo facciamo
per arrivare a una singola persona là fuori.
È questa per me la magia della scrittura:
una sola persona,
che in quel preciso istante –
diventa Tutto.
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Ritratti interiori
PoetryPiù che poesie, le definirei diapositive dell'anima. Un modo come un altro per raccontarmi. Per un istante di felicità, un istante di dolore.