CAPITOLO 7

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la giornata di lavoro finí velocemente. Io ed Harry non avevamo parlato per niente. C'era stato solo qualche scambio di sguardi mentre mi passava le bibite da portare ai tavoli.
Mi stavo preparando nel retro, quando vidi Harry entrare. Lo ignorai e misi il grembiule e la camicia nello zaino, rimettendomi il maglioncino che avevo.
"Ashley vuole parlarti" disse lui a un tratto, mentre io mi infilavo il giubbotto
"È arrabbiata con te per ciò che è successo ieri. Devi scusarti" continuò, guardandomi.
Lui mi ha dato uno schiaffo ed io devo scusarmi? Lui mi ha aggredito ed io devo scusarmi? Oh styles, sogna pure.
"Ti ha invitato a cena stasera, non fare tardi" disse e mentre stava uscendo dal retro, fui io a bloccarlo, nel momento in cui iniziai a parlare
"Non ci sono stasera, ho un appuntamento"
Lui mi guardò stranito e si girò nuovamente verso di me.
"Con il ragazzo di prima?" Chiese
"Si. Devo andare ora" dissi e uscì velocemente, seguito da lui
"Come si chiama?" Chiese nuovamente ed io alzai gli occhi al cielo.
"Che ti interessa? Non lo conosci."
Sbuffai e uscì dal locale, senza dargli tempo di rispondere. So che forse ci è rimasto male. Io e Harry abbiamo sempre condiviso tutto. Non gli ho mai nascosto niente, a parte il mio amore per lui. È la prima volta che faccio qualcosa senza prima avere i consigli di Harry.
Camminai verso casa, sospirando appena e scalciando qualche sassolino che trovavo per strada. Una volta arrivato sali subito in camera e mi misi sul letto. Volevo solo dormire un po'. Non so perché, ma sentivo come un
vuoto nel petto. Qualcosa di fastidioso che non so neanche io come spiegare.
misi la sveglia e mi addormentai qualche minuto dopo.
La sveglia suono un'ora prima dell'appuntamento. Dovevo andare a prepararmi. Mi alzai dal letto, anche se controvoglia e andai  in bagno. Mi lavai velocemente e dopo circa mezz'ora, ero già pronto. Non mi ero mai preparato in così poco tempo. Intanto Matthew mi aveva mandato tutte le informazioni sul ristorante bel quale dovevamo vederci. Così, uscì di casa dopo aver preso tutto e mi incamminai verso il ristorante. Sentì il cellulare squillare e lo presi, convinto che fosse Matthew. Mi morsi inevitabilmente il labbro, nel leggere il nome di Harry.
Risposi poco dopo, sospirando.
"Ciao Harry"
"Louis... dove sei?" chiese lui con la voce bassa.
"Sono uscito. Te lo avevo detto che avevo un appuntamento" dissi io
"Mi manchi"
A quelle parole, sentì il cuore fermarsi. Non riuscivo a crederci che lo aveva detto davvero.
"Devo andare" dissi, quasi in un sussurro. Non sapevo come comportarmi. Harry mi aveva deluso e lui ne era consapevole, ma mi mancava anche lui, incredibilmente.
"Possiamo parlare dopo? Vieni da me, Ashley non c'è" mi chiese, quasi supplicandomi. Accettai la sua offerta e chiusi subito dopo la chiamata, alzando il viso e ritrovandomi davanti a matthew.
"Louis! Hey!" Disse lui sorridendomi e poggiando le labbra sulla mia guancia. Solo poco dopo mi accorsi che aveva in mano un mazzo di fiori.
Un mazzo di fiori? Per me? Oh mio dio
Arrossì non appena allungò il mazzo verso di me e lo afferrai, ringraziandolo e baciandogli la guancia.
"Come sei carino stasera... sono così importante?" disse lui ridendo e risi anche io, entrando poi nel ristorante, seguito da lui. Ci sedemmo ad un tavolo per due e poggiai i fiori davanti a me, guardando poi Matthew.
"Anche tu sei carino questa sera" dissi, quasi timidamente.
Non ero mai stato ad un appuntamento con un ragazzo carino ed ero abbastanza nervoso, anche se in realtà il mio pensiero era rivolto ad Harry.
"Io sono carino sempre, mio caro Louis" disse ridacchiando ed io sorrisi, prendendo poi il menu. La serata passo velocemente, tra battute e risatine. Era stata una bella serata, al contrario di quanto pensavo. Ero riuscito a non pensare ad Harry per una volta e a godermi la serata. Uscimmo dal ristorante, ormai pieni e Matthew si offrì di accompagnarmi a casa. Speravo non lo facesse in realtà. Dovevo andare da Harry, ma avevo paura che fraintendesse. Il passaggio però, lo accettai comunque.
"Uhm... un mio amico sta male... sai, ha preso l'influenza. Potresti portarmi a casa sua?" chiesi, una volta in macchina. Lui annuì e non appena gli diedi l'indirizzo, partì verso casa sua. Sentì la sua mano scivolare sulla mia coscia e mi morsi il labbro. Cosa dovevo fare?
Posai lo sguardo su di essa, che piano piano saliva, fino ad arrivare al mio membro. Ansimai non appena lo strinse e poggiai la mano sulla sua, spostandogliela.
"M-Matthew no, scusa" dissi, girando la testa verso di lui e guardandolo. Lui tolse la mano e la rimise sul volante, scuotendo la testa.
"No, scusami tu. Sto correndo troppo" disse, parcheggiando poi non appena ci trovammo davanti casa di Harry.
Gli baciai la guancia e scesi dall'auto, tenendo il mazzo di fiori tra le mani. Non mi pentivo affatto di averlo fermato.
Bussai velocemente alla porta, guardando intanto l'auto ferma di Matthew. Forse stava aspettando che io entrassi.
Ad un tratto, la porta si aprì ed io guardai Harry. Mi si fermò il cuore per qualche secondo. Era senza maglietta, con i capelli scompigliati e le guance rosse. Forse si era appena svegliato. Non riuscivo a parlare, ma lui mi sorride semplicemente, guardando poi l'auto dietro di me. Alzò un sopracciglio e guardò il ragazzo nell'auto.
"Harry, forza, entriamo" dissi e lo spinsi velocemente dentro, salutando poi Matthew con la mano e chiudendo velocemente la porta.
"Oh, ti ha regalato un mazzo di fiori?" disse Harry, prendendo il mazzo dalle mie mani e guardandolo attentamente, poggiandolo poi sul divano. Si avvicinò a me e mi abbraccio, stringendomi forte. Io mi sentì quasi in paradiso. Con un solo abbraccio ero riuscito a provare delle sensazioni incredibili.
"Mi dispiace, sono stato un coglione. Non volevo tirarti quello schiaffo. Ti prego Louis, non voglio perderti" disse quasi sussurrando e io lo strinsi più forte. Lo amavo, anche se cercavo di negarlo. Non avrei mai potuto intraprendere una storia con qualcuno se nella mia testa c'era solo lui.
"Scusami tu. Non so perchè ho scritto quelle cose. Mi sono sentito... offeso" dissi, anche io sussurrando. Dopo ci fu solo silenzio. In ogni caso, le parole non sarebbero servite a niente, quell'abbraccio diceva già tutto... o quasi tutto?
Lo senti staccarsi poco dopo e mi accarezzo i capelli, sedendosi sul divano e tirando me accanto a lui.
"Bene. Ora... il tuo amico non mi piace, chi è? Come lo hai conosciuto?"
Ridacchiai e mi misi seduto di fronte a lui.
"Dopo che abbiamo litigato sono uscito e stava piovendo. Ero bagnato fradicio, ma lui mi ha coperto con il suo ombrello. Beh, ci siamo conosciuti così... dopo sono andato a casa sua e mi ha prestato dei vestiti.  E dopo mi ha chiesto di uscire. Si chiama Matthew" dissi, guardando la sua espressione infastidita.
"Louis! Non devi mai andare a casa degli sconosciuti e accettare così facilmente un appuntamento... ti ha fatto qualcosa per caso?" Disse lui, preoccupato.
"Mi ha solo toccato prima, ma gli ho detto di fermarsi" dissi, accarezzandogli distrattamente la coscia.
Lui sbuffò e scosse la testa.
"Quel tipo non mi piace. Se ti fa del male giuro che lo ammazzo." Disse Harry, poggiando le mani sui miei fianchi e tirandomi maggiormente a lui. Era così bello averlo vicino. Sarei restato così per tutta la vita.

Scusatemi tantissimo davvero. Non ho avuto tempo per aggiornare prima

Il mio finto etero||Larry Stylinson Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora