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Un altra notte era arrivata e la solita routine si faceva spazio nel silenzio del freddo buio.

Hoseok questa volta mise la testa sotto il cuscino cercando invano di attutire quelle urla strazianti, voleva dormire, era stanco morto.

Un altra volante.

Si chiedeva come faceva la gente ad essere così indifferente davanti ad un ragazzo che piange, nessuno ha mai avuto il coraggio di avvicinarsi a lui.

Lo malo giudicavano non sapendo il motivo di tutta quella rabbia.

Eppure anche lui si stava unendo alla massa, anche lui faceva l'indifferente, anche lui giudicava non sapendone realmente il motivo.

I rumori cessarono ed Hoseok cadde in un profondo sonno.

[火]

La sveglia vibrava annunciando l'inizio di una nuova alba. Hoseok si mise seduto, aveva assolutamente bisogno di una sigaretta, prese il pacchetto andando sul balcone.

Era una mattina davvero fredda. Poggiò i gomiti sul balcone guardando la città risvegliarsi.

Il fumo usciva dalla sua bocca lento bianco vuoto.

Lui era così vuoto eppure non lo voleva ammettere, diceva di sentirsi vivo, pieno di vita.

Sentì rumori dal balcone del piano di sopra, cosi alzo il viso notando delle gambe stese sulla ringhiera grigia.

Osservò bene ogni particolare, il jeans fasciava perfettamente quelle gambe, così minute, lo sporco di sangue macchia jeans e scarpe ed Hoseok si chiede come sia possibile.

Rimase incantato ad osservare quel poco che gli permetteva, voleva sporgersi ancora di più ma la paura di cadere era fin troppa.

Una mano afferra la ringhiera e i piedi toccano al suolo, segno che si stava alzando. Hoseok incapace di muoversi rimase a fissarlo.
Il viso bianco del ragazzo illuminato dalla luce del mattino era pura arte, lui non sapeva nemmeno la differenza tra dipinto e affresco, ma diceva che quella parola lo faceva sentire tanto figo.

Arte faceva capire quello che lui intendeva dire con il suo viso stupito rivolto al ragazzo.

È sempre stato pessimo con le parole e molte volte ne inventava di sue.

I loro occhi si incontrarono per la prima volta, rimanendo incastrati gli uni con gli altri.

Sembrava quasi una sfida a chi avrebbe resistito di più.

Hoseok attraverso i suoi occhi riusciva a sentire nel petto un dolore indescrivibile che fosse il suo dolore questo?

Yoongi attraverso gli occhi dell'altro riuscì a sentire per la prima volta dopo tanto tempo il respiro meno pesante, il suo petto sembrava essersi liberato di un grosso macigno, cosa gli era preso?

Non poteva non con lui.

Un tuono rimbombò per le strade di quella città facendo saltare Hoseok dallo spavento interrompendo così il contatto visivo con il ragazzo.

Yoongi rimase solo sotto la pioggia che iniziò a cadere al rientro di Hoseok in casa.

Yoongi pensò 'ehi! Questo è un segnale?' lasciandosi cadere di nuovo sulla sedia accanto alla righiera.

Ti vorrei di nuovo qua con me.

Alzò la testa chiudendo gli occhi, lasciandosi baciare il viso dalle fredde goccioline.

IᑎᑕOᗰᑭᒪᕮTI • sopeWhere stories live. Discover now