01.

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Finalmente qui a Londra c'è un po' di sole, forse perché siamo nel pieno dell'estate.
Quanta voglia avrei di andare in mare, vorrei buttarmi tra le onde dell'Atlantico con mio fratello Thomas, lui grazie ai suoi guadagni va sempre a farsi qualche bella vacanza in giro per il mondo, e io, come mia solita sfiga sono ancora qui a finire gli studi, non perché mi hanno bocciato, ma perché ho un anno in meno a mio fratello, quindi non essendo maggiorenne i miei non si fidano a lasciarmi andare con lui se non ci seguono anche loro.

I miei genitori sono iperprotettivi, e se solo ci sbucciamo un ginocchio ci portano all'ospedale, non scherzo, una volta l'hanno fatto per davvero!

Però per il resto i miei genitori sono dei genitori fantastici, hanno sempre cercato di non farci mancare nulla e di farci essere più felici possibili.

In questo momento sono nello Starbucks vicino a casa mia, e insieme a mio fratello stiamo facendo colazione.

"Beh, quindi domani che fai?" mi chiede e io faccio spallucce mentre sorseggio il mio caffè ancora caldo.
"Non so, credo che vado con le amiche a qualche pub" dico anche se non ho proprio programmi per questa sera.
"Se vuoi ti porto con me e con dei miei amici?" dice mio fratello.
"No, poi lo sai che mamma e papà non vogliono che li frequenti, perché sono tutti dei drogati" dico mentre aspetto che la cameriera mi porti le mie uova.
"Prego" dice dandomi il piatto.
"Grazie mille" dico iniziando a mangiare.
"Poi non puoi dire così, non li conosci ancora, poi chi lo sa ti potresti innamorare di qualcuno di loro" dice mio fratello dando un occhiata a qualcosa sul menù.
"Impossibile, poi lo sai che odio sentirmi chiamare, AMORE, dopo l'avventura con David." dico bevendo il mio caffè.
"Ancora pensi a lui?" dice mio fratello.
"Sì, perché me l'hai presentato tu, ho perso la verginità con lui, e perché lui mi ha tradito a tradito con Julie. La tua ex" dico e so che in questo momento Thomas sta stringendo i denti, odia quel nome.

Guardava fuori dal finestrino davanti a lui e i suoi occhi luccicavano leggermente.

Lo sto facendo, soffrire, io amo mio fratello e non posso far a meno di dirlo, siamo cresciuti insieme visto che siamo gemelli e abbiamo sempre affrontato tutto insieme, come dovrebbero fare due fratelli, sennò se nono è così è inutile difinirsi fratelli, o almeno è quello che penso, io non sono nessuno, sono solo Bianca Jones, una ragazza come tutte.

"Scusa" gli dico quasi in un sussurro passandogli un tovagliolo.
"Non fa nulla, è la vita" dice prendendolo per pulirsi il naso e asciugarsi le lacrime poi si alzò dalla poltrona su cui era e andò a pagare alla cassa.

Lo seguì ma lui mi prese il braccio e uscimmo da lì.

"Ahia, mi fai male!" dico appena siamo fuori dal locale.
"Oddio, su donna! Non ti ho mica sparato, comunque ti ho pagato io" dice dandomi lo scontrino.
"Grazie fratello milionario!" dico abbracciandolo.
"Grazie ai tuoi soldi!" dice.
"Ladro." dico puntandogli il dito contro e lui fa spallucce.
"Su andiamo a casa piccolina, sennò la mammina e il paparino si preoccupano" dice mettendomi un braccio sulle spalle.
"Certo fratellino" dico levando il suo braccio dalle mie spalle.

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Ciao a tutti cari lettori, questo non è il mio primo libro, solo che quello precedente non mi convinceva e quindi lo tolto.

Beh che ne pensate dei nostri nuovi personaggi disagiati?
Io già me ne sono innamorata di questi due fratellini piccoli piccolini, comunque per chi vuole sapere quando pubblico è inutile chiedere perché io pubblico a caso, quando mi pare e piace.

Va beh' al prossimo capitolo!
~Patty

Non chiamarmi AMORE.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora