New York, 11 Maggio 1976.
Robin.Vieni qui.
Vieni qui,
siediti fra le mie gambe incrociate
vicino alla finestra
mentre la pioggia scende
e la cenere vola fuori
a piccoli frammenti irregolari
grigi, inceneriti.Vieni qui,
che insieme
il mondo gira meglio
che tutto è più unico
che i grattacieli
sono solo vecchi campi di margherite,
i lampioni
magiche stelle fluttuanti e
le strade
infinite comete da inseguire.Vieni qui,
senza che ti urli troppo dietro
che non m'importa se ti ho distratta
e il rossetto s'è sbavato;
tanto te lo avrei consumato tutto comunque
che poi sei meravigliosa uguale
anche senza eyeliner.Vieni qui,
e non protestare
lascia che ti crolli il vestito
che intanto
non ci arriveremo comunque di sotto;
che a quest'ora
tutto si solidifica
in una nuova forma.Vieni qui,
prima che
quest'insulsa sigaretta
finisca.Vieni qui,
e poggia le testa
sul mio petto
che si alza ed abbassa
al ritmo del mio amore.Vieni qui,
che quando la mia pelle
sfiora la tua
nascono boccioli
e non esiste più nulla
se non l'edera
che dal mio cuore
si dirama
verso il tuo.Vieni qui,
che a quattro mani
due cuori
quattro polmoni
e forse, pure due menti
facciamo poesia.
YOU ARE READING
Pezzi di Carta.
PoetryVINCITORE WATTYS 2018. "Pezzi di Carta" racconta la storia di Henry, un uomo che non ha né vincoli di tempo, né di spazio; difatti Henry ha due, diciotto, trentatré, cinquanta e pure ottant'anni, proviene dall'Italia, dal Messico, dall'Ucraina, dal...