Epilogo

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YOONGI'S POV

TEMPO PRESENTE

Calpesto la ghiaia sotto i miei piedi, lo scricchiolio provocato dallo sfregarsi dei sassi mi fa rabbrividire e la luce fioca del sole non mette allegria.

Non che questo posto sia allegro. Le cliniche riabilitative non sono allegre.

Un mese, che cerco di comunicare con lui.
Un mese in cui ogni giorno racconto sempre una parte diversa della nostra storia.
Lui non sembra ricordare quello che dico, ma vedo quel luccichio nei suoi occhi, quando mi vede brillano di una luce diversa, sembra iniziare a ricordare chi ha davanti.

Un mese, passato dall'incidente che mi ha strappato la parte migliore della mia vita, lui.

Un mese in cui, finalmente, il ragazzo alla guida di quell'auto é stato condannato a scontare quindici anni di prigione.

Un mese e la giustizia è stata fatta, ma la memoria di Jimin ancora no, quella non è tornata.
I medici mi dicono di non demordere, di continuare a lottare e raccontargli la nostra storia, nella speranza che lui un giorno colleghi tutti i pezzi, nella speranza che io un giorno sia di nuovo il suo amato Yoongi Hyung.

Una lacrima scende lungo il mio viso e la asciugo subito, gli occhi arrossati per il pianto sono l'ultima cosa che Jimin ha bisogno di vedere.

All'entrata, la dottoressa Kim, mi fa cenno di seguirla verso la biblioteca, luogo in cui Jimin passa la maggior parte del suo tempo.

Non appena apro la porta del locale, noto il ragazzo seduto su una poltrona, intento a leggere chissà quale romanzo.

"Jimin.." Sussurro sperando che il ragazzo si volti.

I suoi occhi guizzano nella mia direzione, "Ah Yoongi, vieni pure non mordo." Sghignazza chiudendo il libro e posandolo sul tavolino al suo fianco.

I capelli neri gli ricadono sul viso, la pelle candida e bianca illumina questa stanza spoglia, mentre i suoi occhi vuoti ma profondi, mi pregano di aiutarlo.

Annuisco e lo raggiungo, così mi siedo sulla poltrona posta davanti a lui.

"Devi continuare la storia, ieri siamo arrivati al ventinovesimo giorno, cosa succede poi al ragazzo?"

Abbasso la nuca e mi impongo di non piangere, oggi avrei raccontato il trentesimo giorno del mese, giorno in cui il ragazzo della storia, non che io, smetterà di lavorare al supermarket.

"Al trentesimo giorno Suga viene trasferito, il suo lavoro non sarà più al supermarket in cui ha conosciuto il suo amato, bensì andrà al Piz Burger. È una giornata triste per i due ragazzi, perché al supermarket hanno iniziato la loro storia d'amore. Grazie a quel posto si sono conosciuti e hanno trascorso le giornate migliori, ma loro sanno che l'amore è più forte di un semplice lavoro alla cassa, di un banale supermarket. Il loro amore sarebbe destinato a durare per sempre, la loro passione non si sarebbe mai spenta, nulla avrebbe potuto disfare e distruggere il filo rosso che li teneva uniti."
Faccio una pausa, ingoiando il groppo in gola che mi impedisce di respirare regolarmente.

"Poi che succede?" Il suo sguardo cade sulle mie mani e sento la sua pelle sfiorare la mia. Ha appena intrecciato le nostre dita, lo faceva sempre prima dell'incidente.
"Yoongi, poi cosa succede?"  Ripete e io scuoto la testa, nella speranza che non sia reale.

"Poi l'amato di Suga subisce un incidente, quel filo rosso sembra spezzarsi, perché lui perde la memoria, ma Suga non demorde e prova a raccontargli ogni giorno un pezzo della loro storia, nella speranza che il suo amato torni a ricordare chi ha davanti, nella speranza che tornino ad amarsi come prima." Una lacrima scende e la lascio libera, perché non si possono contestare emozioni così immense.

"Ma Suga come sa che il suo amato non lo ama più? Magari non ha mai smesso di amarlo, nonostante abbia perso la memoria." Chiede sporgendosi in avanti con il busto.

Sospiro, "Suga, in cuor suo, sa che il suo amato nel profondo lo amerà sempre, ma non può dimostrarlo perché non si ricorda di lui."

"L'amore non ha limiti, la memoria serve a ricordare il passato, ma il presente lo si vive ogni giorno. Sono io il ragazzo, non è vero?"

Annuisco e dei singhiozzi iniziano a scuotere il mio corpo come una foglia.

"E tu sei il ragazzo del supermarket, quello che io non ho mai smesso di amare."
Alzo il viso, imbrattato dalle lacrime e lo guardo negli occhi incredulo, "Ti ricordi di me?"

"Questa notte ho fatto un sogno, c'era un ragazzo che andava ogni giorno al supermarket per comprare un bottiglia d'acqua, solo per vedere il suo amato cassiere, Min Yoongi, mi sono reso conto solo alla fine che quel ragazzo ero io. Ti ho sempre amato, anche quando non ricordavo chi fossi." Un sorriso lieve spunta sul suo volto, sembra così fragile in questo momento.

"Ti amo Jimin-ssi, ho avuto così tanta paura di perderti, non abbandonarmi mai più." Mormoro con la voce spezzata dal pianto e osservo la gioia sul suo viso, spegnersi.
"C-che hai ora?" Sussurro inquieto.

"Ho paura di dimenticarmi ancora di te, ho paura di abbandonare nuovamente la nostra storia, voglio ricordarmi di te per sempre Yoongi e ti ringrazio per essermi stato accanto in questo periodo, senza darti per vinto, mi hai salvato dall'oblio amore mio." Osservo come i suoi occhi si inumidiscono e alcune lacrime iniziano a bagnargli gli zigomi senza controllo.
Poso un dito sotto il suo mento e, con la visuale ancora appannata, glielo sollevo, facendo incastrare i nostri occhi rossi e colmi di amore.

"Jimin, nessuno si dimenticherà di nessuno, insieme costruiremo una nuova storia, come segno di rinascita, insieme affronteremo ogni difficoltà, sarà una storia così importante che nessuno potrà dimenticarsi dell'altro. Io ti amo e lo sarà per sempre." Ammetto, senza giri di parole, stringendogli le mani, come se fossero la mia unica ancora di salvezza.
Lui era la mia unica ragione e se non fossi riuscito a salvarlo dalla sua sorte, saremmo caduti insieme, nell'oscurità, di una vita senza amore.

"Ti amo anche io Yoongi Hyung."

Queste parole sono abbastanza per me, da farmi riempire il cuore di gioia.
Chi lo avrebbe mai detto, che il ragazzo dell'acqua del supermarket in cui lavoravo, sarebbe stato il mio ikigai*.

Ikigai* = in giapponese, la parola ikigai, indica la propria ragione di vita, quel pensiero fisso che vi fa svegliare al mattino con il sorriso, che può essere la persona che amate o qualsiasi elemento che vi dia una ragione per andare avanti.

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OOOOKAY DUNQUE LA STORIA È FINITA, PIANGO.

VI ASPETTAVATE UN FINALE DEL GENERE?

In ogni caso, spero che il colpo di scena finale vi abbia colpiti abbastanza e tra poco pubblicherò un capitolo con un Q/A.
In pratica io scriverò i nomi di Jimin e Yoongi e voi in corrispondenza dei due nomi scriverete delle domande che volete porre ai protagonisti, o semplici curiosità.

Supermarket :: yoonmin Donde viven las historias. Descúbrelo ahora