Capitolo 1

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Tutto ciò che era successo fino a quel momento era stato inutile.
Non avevamo vinto, né perso.
Non stavamo male, né bene.
Ma almeno non eravamo soli.
E se fosse finita lì, di certo non avrei avuto il rimpianto di non avere amato.
Ma per fortuna sono ancora qui.
Quasi del tutto.

8:15, 15 settembre 2018
Primo anno di liceo.
Se già la vita era uno strazio prima, dopo diventa un inferno.
O almeno, lo é se al posto di essere uno di quei babbei super muscolosi che giocano a football sei uno sfigato, o almeno sei considerato tale.
Ho avuto la sfortuna di avere un cugino che a scuola brilla più di me.
Moccicoso.
Ha tante ragazze intorno, tanti amici e fa parte della squadra.
Ma almeno non mi toglie il piacere della solitudine.
Heather.
Migliore amica, quasi una sorella.
A volte qualcuno ha chiesto se stavamo insieme, e la risposta immediata ha creato dubbi nelle menti più ristrette, come se non potesse esistere un'amicizia tra maschio e femmina.
Bruta e Tufo.
Due fratelli, sono i jolly della situazione.
Sempre.
Soprattutto nelle situazioni poco adeguate.
Gambe di Pesce.
Nome strano, i suoi genitori facevano parte di non so quale tribù.
Bravo a scuola, ottimo aiuto per quando non hai studiato e vuoi una mano, anche due.
E poi c'é lei, l'angelo delle mie giornate, neve che cade al sole ma non si scioglie.
Astrid Hofferson.
Alta 1.67, capelli biondo platino che brillano alla luce, occhi azzurri come il mare, il suo colore preferito é il blu, non sa chi sono.
Beh, più o meno.
Ma io spero che un giorno verrà a dirmi che da quando ci conosciamo ha sempre fatto finta di non vedermi perché sennò avrebbe messo a rischio la sua vita, o qualcosa di simile, e che mia ama anche lei.
Sì, perché io la amo.
Moccicoso: -Allora amico, sei pronto a farti ridurre in cenere quest'anno?-
Io: -Sì, come no-
-Andiamo Hic-

Così comincio la storia di un amore impossibile,noto per fare battere i cuori a chiunque lo incroci nel suo cammino.

Astrid: -Stai leggendo un bel libro?-
Sento la sua voce, mi giro.
Guarda verso di me.
Mi volto verso dietro, cercando il suo interlocutore.
Strano, sono l'unico che sta leggendo.
-Allora?-
Continua a parlare.
Rispondo.
Carino ma mai bello come i tuoi occhi e lo splendore dei tuoi capelli al sole.
Questo andrà bene.

Hic:
-Ah... Beh io...Ciao Astrid! Il libro, niente di che-

No, non la risata nervosa.

Inizia la lezione. Lei si allontana, senza voltarsi.

Ok, bene.

Ricominciamo da capo.
Mi chiamo Hiccup Haddock, che non sta per singhiozzo anche se vuol dire proprio quello.
Ho 14 anni, capelli castani, occhi verdi.
E sono innamorato di Astrid.

Remember that I love you|HiccstridDove le storie prendono vita. Scoprilo ora