Capitolo 1

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Sono Kath Donovan,ho 17 anni,vengo dalla California e sono una ragazza solare,estroversa e che non ha peli sulla lingua,a volte questo mi porta a fare figuracce perché..."non collego mai la bocca al cervello" come dice il mio migliore amico Leo...l'ho davvero appena definito migliore amico? Beh Leo è molto di più,Leo è quel tipo di persona che letteralmente si può definire come un fratello...abbiamo solo 24 ore di differenza,eh già...i nostri genitori si sono conosciuti al college e hanno formato un bel quadretto che ancora oggi persevera in un'amicizia senza precedenti se non contiamo la loro prole. Io sono figlia unica al contrario di Leo,che invece ha un fratello più grande di un anno che si chiama Nate...non aspettatevi un giocatore di basket o baseball o qualsiasi altro tipo di sport che i ragazzi fanno di solito...Nate ha un solo sport preferito: il sesso; Non fatevi ingannare...
Nate è popolare,sta nel mio stesso giro di amicizie che di vero hanno solo i vestiti firmati ed è molto stronzo,ma nonostante non lo dia a vedere nasconde un cuore grande che gli è stato spezzato quando era appena entrato nella fase adolescenziale,solo che i due fratelli Black hanno deciso di affrontare la cosa in due maniere diverse...Leo cercando di trovare sempre il lato positivo in tutte le cose e mantenendo sempre il sorriso e Nate chiudendosi in se stesso,perdendo il sorriso,andando alle feste,tornando a casa sempre brillo e trattando male l'unico fratello che ha e chi gli sta intorno...insomma una vera e propria bomba ad orologeria.

Nonostante non lo diamo a vedere molto io e Nate abbiamo un bel rapporto quando si tratta di un momento tete a tete, ma quando siamo con i nostri "amici" o con suo fratello cambia totalmente modo di comportarsi,tant'è vero che Leo non capisce come io possa avere sempre un giudizio positivo su suo fratello nonostante quest'ultimo palesi tutti i giorni la sua scarsa tolleranza nei miei confronti...questo perché a Leo non racconto del rapporto che ho con suo fratello in separata sede,non capirebbe,perché per lui io sono sua e di nessun altro...a maggior ragione se si tratta di suo fratello.

Per farvi capire la grande amicizia che lega i nostri genitori da ben 18 anni vi dirò che i Donovan e i Black,finito il college,hanno deciso di venire a vivere in California dove il sole splende sempre,dove il caldo torrido batte ogni continente e dove l'oceano luccica sotto i raggi del sole californiano. Ovviamente non potevano permettersi di vivere distanti e così hanno comprato casa nella stessa via...una di fronte all'altra per la precisione,dove a dividerci c'è solo la stretta strada che divide le due file delle ville a schiera del nostro quartiere. Ironia della sorte? La mia finestra affaccia sulla strada che da sulla casa sei Black...per essere più precisi,sulla finestra di Nate Black. Eh si io,ogni mattina,godo della visione di un Nate che si cambia,o un Nate che gira per la stanza a parlare al telefono,o che fa finta di fare i compiti o che ascolta la musica ad alto volume,così forte da arrivare a perforarmi le orecchie...penso che entro il compimento dei miei 18 anni perderò del tutto l'udito con la musica di merda che ascolta questo ragazzo!

"Nate vuoi dannatamente spegnere quella sottospecie di perforatore d'orecchie?! Che diavolo sono le sette di mattina!!!" Urlo a squarciagola affacciandomi alla finestra della mia camera. Ma ovviamente tutto inutile perché Nate non può sentirmi e ne sono consapevole,ma nonostante ciò,continuo ad impegnarmi ogni giorno urlando sempre di un tono più alto sperando ogni qual volta che quella sottospecie di energumeno mi senta per non so quale strano miracolo.
Decido quindi di mettermi una tuta sciatta composta da pantalone da ginnastica grigio e maglietta nera di una taglia in più per stare più comoda e le mie pantofole pelose e morbide che mi rilassano ogni qual volta le metto indosso...mi faccio una crocchia alla rinfusa giusto per non sembrare davvero una pazza che non riesce a dormire e scendo le scale per avviarmi alla porta di casa,i miei staranno sicuramente ancora dormendo...certo,loro hanno la camera dall'altra parte della mia questo significa che la musica di merda di Nate non giunge alle loro orecchie come alla sottoscritta.
Giro il pomello della mia porta rossa e richiudendomela alle spalle scendo le scale del portico di casa mia,attraverso il giardino verde tagliato con cura da Leo l'altra mattina e attraverso la strada raggiungendo il portico dei Black,nemmeno mi degno di bussare,ho il permesso di entrare quando voglio a qualsiasi ora quindi,come una furia,faccio irruzione in casa del mio migliore amico e senza pensarci due secondi mi catapulto sulle rampe di scale che danno al piano superiore...nemmeno ci penso due volte,prima porta a destra,un grande cartello rettangolare torreggia sulla porta in mogano di quel cazzone di Nate con sopra scritto a lettere cubitali "SE TI CHIAMI KATHERINE EMILY DONOVAN NON SEI LA BENVENUTA" la leggo storcendo il naso schifata facendo crescere in me la rabbia.

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