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Yoongi sospirò uscendo dal lavoro non appena ebbe finito il turno e mandò un veloce messaggio a Jimin per sapere come stesse mentre tornava a casa.

Erano passate un paio di settimane da quando i due si erano separati e gli mancava davvero tanto, ma non poteva lasciare il suo lavoro estivo, era l'unica cosa che gli permetteva di mantenersi.

Jimin al contrario si stava annoiando sul proprio letto. Guardò il cellulare e saltò letteralmente in piedi per prenderlo.

«Un messaggio di yoongi~» disse felice, tornando steso sul letto. Il sorriso sulle sue labbra non sembrava voler scomparire.

Seppur stesse tenendo all'oscuro Yoongi di una cosa, ma era piccola, non importante in fondo.

Jimin digitò quindi velocemente la risposta, un semplice "Tutto apposto!" euforico.
Gli chiese poi come stava lui e com'era andato il lavoro quel giorno.

"Bene, sono stanco ma bene" rispose l'altro sorridendo leggermente mentre camminava.

"Riposati appena torni a casa~" replicò il minore, rotolando sul letto.

"Va bene eomma" rispose l'altro ridendo leggermente e attraversando.

Jimin sbuffò, per poi ridere a quella risposta.
"Bravo piccino~" scrisse ancora, ridendo.

L'altro non rispose, troppo impegnato a camminare verso la propria abitazione.

"Mi manca il mio oppa~~" aggiunse dopo un po' Jimin, stando a pancia in giù sul materasso.

"Anche a me manchi piccolo" rispose l'altro aprendo la porta finalmente arrivato a casa.

"Oppa sei a casa?"

"Sì finalmente" rispose l'altro entrando e buttandosi subito sul divano.

"Ora riposati, così sarai in forze domani!" rise Jimin, prendendo il cuscino e stringendolo al petto.

"Ma vorrei tenerti compagnia~" rispose l'altro sorridendo leggermente nonostante fosse stanco.

Il minore sorrise, rispondendo che valeva lo stesso per lui.

"Allora rimaniamo qui a parlare, no? Anche se in effetti sono molto stanco..."  continuò l'altro.

Jimin sorrise e gli scrisse di chiamarlo, gli avrebbe parlato finché non si sarebbe addormentato.
Almeno così avrebbe potuto fare entrambe le cose no?
Rise alla sua idea, sedendosi sul letto.

Il maggiore fece partire la chiamata e si alzò camminando fino alla sua stanza mentre aspettava che rispondesse.

«Hyung!» disse contento l'altro, sorridendo come un matto.
«Oddio, mi manchi cosi tanto~»

«Anche tu piccolo, mi manchi così tanto» rispose l'altro sorridendo.

«Avanti stenditi e ti parlo di qualcosa mh?» propose gentilmente al maggiore.

«Ok» esclamò l'altro buttandosi sul letto tenendo sempre il telefono all'orecchio.

Jimin iniziò a raccontargli delle sue giornate, parlando di quello che faceva, detto gelati con gli amici, le serate a guardare film e tutto il resto. Si fermò dopo un po', mordendosi il labbro sentendo sua madre chiamarlo per la cena.

«Non ho fame eomma!» rispose, tornando a parlare al telefono sorridente.

«Perché non hai fame?» chiese intromettendosi.

Jimin rise cercando di pensare a qualcosa.
«Ho fatto uno spuntino prima~» disse, fingendo un risolino imbarazzato.

«Ma devi mangiare lo stesso altrimenti poi ti verrà fame» rispose l'altro ridendo leggermente.

Jimin rise ancora.
«Mangerò qualcosa dopo~» disse, buttandosi sul letto, guardando verso la finestra.

«Mh ok, voglio toccare la tua adorabile pancina ora» mugolò l'altro sognante.

Il biondo alzò la maglia per guardare la propria pancia e si morse il labbro.
«È ancora morbida~» scherzò Jimin.

«Mh e lo deve rimanere per sempre, la amo» sussurrò l'altro ridendo leggermente, muovendosi nel letto all'idea di poterla toccare.

«Okay...» rispose il minore, ridendo di nuovo.  Mugolò stendendosi meglio sulle coperte, accaldato

«Ora vado, a domani» sussurrò l'altro sbadigliando.

«A domani hyung, dormi bene» sussurrò dolce il minore.

L'altro non rispose, si era già addormentato.

Jimin sorrise intenerito capendo e chiuse la chiamata, lasciando poi il cellulare sul comodino. Si stese meglio a sua volta e chiuse gli occhi, stanco.

Your belly is backWhere stories live. Discover now