unexpected

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indossò scarpe, giacca e sciarpa prima di uscire dall'appartamento e dirigersi verso l'ascensore; una volta dentro, schiacciò il bottone per arrivare al piano terra, e aspettò, con la mente occupata da pensieri.

quando si era svegliato, quella mattina, si era ritrovato completamente addosso a jungkook, con le gambe intrecciate alle sue, ed era arrossito talmente tanto che aveva sentito il viso andare a fuoco.

lo aveva fissato per una buona mezz'ora per poi decidersi ad alzarsi, posargli un bacio sulla fronte e andarsi a fare una doccia.
si sentiva meglio, la testa non girava più e si sentiva più in forze, di fatti, consapevole delle proprie capacità culinarie, aveva ben pensato di andare a comprare la colazione piuttosto che cuinarla, in modo da non avvelenare jungkook.

era così dannatamente fortunato ad averlo conosciuto, che si sentiva di non meritarlo.

lui era un adolescente incasinato, che non faceva nulla se non portare guai ed essere un peso per chiunque, mentre il maggiore era un lavoratore, incredibilmente responsabile e maturo per la sua età.

sospirò, sconsolato.

stare con lui, però, lo faceva stare dannatamente bene, e quella notte, dormendo con lui, non aveva avuto incubi, anzi.
aveva fatto un sogno dannatamente meraviglioso dove...jungkook lo...baciava.

arrossì al pensiero, coprendosi il viso, mentre il cuore batteva forte nel ricordare quella scena.

gli era sembrato tutto così reale, che si era sentito quasi angosciato una volta sveglio.

poi però aveva visto il suo viso così angelico e rilassato mentre dormiva e si era dimenticato pure come respirare.

ahh basta, basta!

pensò, scuotendo il capo e colpendosi le guance.

sarebbe morto di mal di cuore se avesse continuato a pensare a jungkook.

uscì dal condominio, dirigendosi alla caffetteria più vicina, dato che il cielo sopra di lui preannunciava mal tempo.

il che non era un problema per taehyung, la pioggia e la neve riuscivano a mettergli in pace l'anima e a farlo sentire rilassato, ma non gli andava proprio di ammalarsi di nuovo.

una volta dentro, ci mise un po', poichè la fila era più lunga di quanto si aspettasse, ma alla fine ne uscì con due ciambelle in una busta e un caffè per jungkook.

aspettò sul marciapiede che il semaforo segnasse rosso, affondando il naso nella sciarpa per cercare di riscaldarsi, quando sentì una mano poggiarsi sulla sua spalla; voltò il capo incuriosito, ma non appena lo fece sgranò gli occhi e il suo cuore perse un battito.

non può essere.

-taehyung.

quella voce.

gli fece venire voglia di piangere solo nel sentirla pronunciare il suo nome.

d'un tratto gli venne difficile respirare e gli occhi si inumidirono, mentre i le mani presero a tremare e una sensazione di angoscia e paura si espanse nel suo stomaco.

strattonò la spalla, in modo da togliersi di dosso il suo tocco.

-che ci fai qui? come mi hai trovato?

chiese con tono duro, tentando in tutti i modi di non far spezzare la voce mentre parlava in modo da non risultare debole.

-sono venuto per te.

perse un altro battito.

-beh puoi andartene, io non voglio vederti.- disse per poi voltarsi e iniziare ad attraversare la strada.

-taehyung!- lo seguì il maggiore tentando di fermarlo.

il grigio lo ignorò, continuando a camminare a passo spedito.

-taehyung, per favore!- lo afferrò da un braccio, facendolo voltare verso di lui.

-no! per favore niente! lasciami stare!- cercò di liberarsi dalla sua presa, ma il maggiore la strinse con più forza, facendogli quasi male.

-voglio solo parlarti.- quasi supplicò.

taehyung lo guardò per qualche secondo, per poi annuire, stringendo i denti.

-ok.

voleva solo tornare a casa, il prima possibile.

-mi dispiace per quello che è successo, per come te ne sei andato, e per quello che ho fatto passare a te e a ah-ro, per tutti quegli anni. sono tuo zio, e non avrei mai dovuto farvi tutto ciò che ho vi ho fatto.

taehyung spostò lo sguardo da un'altra parte, sentendo gli occhi pizzicare.

-ma giuro che ho provato a rimediare. ho risolto i miei problemi col controllo della rabbia e non bevo quasi più.

il grigio deglutì, sentendo un groppo in gola.

-e cosa vuoi da me, esattamente?

domandò, ripuntando gli occhi nei suoi.

-voglio che torni a vivere con me.








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hei ciao sono emozionata per il comeback delle blackpink, aiuto

room mates ;; taekookTempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang