Vorrebbe poterlo stringere.
Sì, è questa la verità.
Vorrebbe poter allungare le mani e stringere quei fianchi magri assottigliati dal corsetto, vorrebbe poter posare la testa sul quella spalla gracile e ispirare il suo profumo direttamente dal giroc...
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Quella mattina Thomas si è svegliato sudato. Anzi... caldo. Si sentiva caldo dappertutto.
Oh no... di nuovo.
Abbassa lo sguardo lungo il suo stomaco e vede il tessuto della camicia da notte tirare. Stringe le cosce e serra gli occhi, non c'è bisogno che si sforzi di ricordare che cosa ha sognato quella notte, lo immagina, altrimenti non si troverebbe in queste condizioni disdicevoli. Gli viene da piangere per la vergogna. Se Ethan sapesse cosa pensa e cosa sogna... non gli rivolgerebbe più la parola. Lo accuserebbe di aver macchiato la sua purezza e avrebbe tutto il diritto di rifiutarlo. Ma lui... non ha ceduto alla tentazione e... non si è mai toccato. Solleva il cotone della camicia ormai umido e guarda come il suo membro svetta più scuro mentre un filo di liquido biancastro scivola dalla sua punta fino allo stomaco.
Oh no che vergogna. Non è capace neanche di trattenere il suo inconscio.
Le mani gli prudono, vorrebbe tanto sfiorarsi, si sentirebbe così bene, ne è sicuro, magari... Si ritrova a chiudere gli occhi. Riesce quasi a sentire il calore delle mani di Ethan stringergli le cosce ed aprirle, riesce quasi a percepire il suo respiro addosso, corposo e eccitato, l'umidità della sua lingua che lo bagna, la sua bocca che lo avvolge facilmente, la sua gola che ne ingoia il seme. Verrebbe subito, ne è sicuro.
Quando riapre gli occhi si ritrova a gemere dolorosamente, dal suo membro eretto scivola via fluido perlaceo, gli raggiunge i fianchi spigolosi e scivola sulle lenzuola velocemente. Il suo seme è così liquido... chissà... se anche quello di Ethan è così?
Scuote la testa, sente le guance andare a fuoco insieme al proprio ventre, nonostante il liquido pre-seminale sia uscito, il suo membro rimane teso e gonfio. Cosa penserebbe Ethan di lui in questo momento? Lo odierebbe? Oh no... È che... Ethan è così bello... così inconsapevolmente sensuale ma anche dolce, intelligente e... dotato. Lo ha notato in un paio di occasioni, sembrava che i pantaloni lo contenessero a fatica e Thomas si era ritrovato a pensare che lui e Ethan erano così diversi anche sotto quell'aspetto... abbassa di nuovo lo sguardo sulla propria eccitazione. Nonostante sia eretto il suo membro è sottile e gli arriva poco sotto l'ombelico, stringe le cosce fra loro e sorride, magari a Ethan piaccio lo stesso così? Anche se non sono neanche lontanamente paragonabile a lui? Dalla finestra aperta entra un po' di fresco, le tende bianche si muovono leggere.
"Thomas mi puoi aiutare con- oh, Thomas..."
Gli è saltato il cuore in gola e si è coperto l'intimità in tutta fretta con la camicia, ma Iris sicuramente lo ha visto lo stesso, si chiude la porta alle spalle imbarazzata, di certo non quanto lui. Il senso di vergogna adesso si fa più forte, è la seconda volta che Iris lo trova in queste condizioni la mattina, ma è anche colpa sua che gli ha... spiegato alcune cose.
