Capitolo 12. Bugie e Veritá

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La mattina seguente mi sentivo una terribile bugiarda. Avevo detto a Sherlock ed Arsené che il motivo della mia assenza (mi avevano cercato per dirmi qualcosa) era semplicemente che dovevo andare a fare compere con mio padre, per ravvivare i nostri rapporti padre e figlia. Ecco perché mi sentii così. Poi dovetti spiegare al signor Nelson che doveva confermare, in caso i miei amici avrebbero sospettato qualcosa, che ero stata con mio padre. In tutta risposta mi guardò male.

- La signorina Irene mi chiede di mentire ai suoi inseparabili amici?-

- Ti prego Orazio! È molto importante!-

- Più di quanto io possa immaginare?-

Annuii. Era davvero molto importante

-Cercherò di fare del mio meglio, ma poi non venite a lamentarvi che avete litigato-

- Te lo prometto-

Promettere. Questa parola a un solo significato, tenere la propria parola. Le promesse esistono per essere infrante, e io però non lo facevo quasi mai. Non avevo promesso nulla a quello psicopatico, ma avevo una seria paura per i miei amici.

Alla Shackleton Coffee House, qualche ora dopo, non riuscivo a guardarli negli occhi, non avevo mai mentito a loro, e avevo paura che avrebbero capito tutto con un solo sguardo.

Stavano parlando animatamente di calcio, squadre e palloni. Io invece mi limitai a fissare la tazza di cioccolata calda ormai vuota.

Dopo poco sentii che Sherlock e Arsené avevano finito di parlare e mi stavano guardando con una certa insistenza.

- Non pensavo che avessi cominciato a prevedere il futuro con il cioccolato anche se di solito si fa col caffè. Dimmi cosa farò domani?- scherzó Lupin

- Scusate è solo che sono un po' pensierosa. Ho letto il file di Paul- risposi alzando lo sguardo

Dovevano darmi proprio la coccarda: Miglior bugiarda del secolo.

-Te lo abbiamo detto Paul non è quello che sembra- puntuallizó Sherlock

- Continuo però a non crederci- fissi con un velo di tristezza

Ora mi toccava pure leggere quell'ammasso di carta. Guardai con insistenza il mio orologio da polso.

-Devi mica andare da qualche parte?- mi chiese Sherlock divertito

- Sì. Alla lezione di canto. La signorina non mi perdonerà mai se non arrivo in tempo-

- Perfetto, ti accompagno-

Non ebbi neanche il tempo di ribattere che lui si era già alzato, pagato il conto, e già trascinato me fuori dal nostro quartier generale. Superò le carrozze e ci avviammo verso la casa della mia maestra.

-Se ti chiedi il perché che io abbia superato le carrozze è perché voglio parlarti- disse lui

- E di cosa esattamente-

- Voglio solo chiederti di leggere quello stupido file e dirmi dov'eri ieri pomeriggio- e aggiunse -È semplicemente impossibile che eri a fare compere con tuo padre perché era domenica, e tutti i negozi nel raggio di 100 miglia erano chiusi-

La mia bocca si aprì in una specie di "O" e lui me la chiuse gentilmente. Era davvero incredibile come aveva capito tutto.

-Il fatto che Arsené sia un grande ignorante, non è il fatto che lo sia anche io- e fece una pura risata. Io sorrisi.

- Dovevo fare una cosa importante, per ora non posso dirvi nulla, ma ti prometto che tra poco saprai tutto- dissi posandogli una mano sulla spalla

- Mi fido, perché so che la verità un giorno verrà a galla-

Annuii. Era vero. La verità un giorno sarebbe venuta a galla.

Continuano a camminare in silenzio, fino a che non arrivammo a destinazione.

-Promettimi di stare attenta Maria-

-Promesso William-

Poi lui mi abbracció. Un caldo e bisognoso abbraccio. Un abbraccio da migliori amici, forse anche da più che da migliori amici. Restammo così per un tempo infinito, forse era qualche minuto, ma io non li seppi contare. Quando ci staccammo ebbi la sensazione che volesse dirmi qualcosa, ma rimase solo a guardarmi un secondo e poi senza pronunciare una parola, con passo spedito andò via.

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SPAZIO AUTRICE😁

Hello its me! Oltre il fatto che il capitolo é abbastanza corto, mi scuso per l'inattivitá, peró come ho spiegato nell'altro libro (leggetelo) non avevo Wi-Fi. Il prossimo capitolo uscirá la prossima settimana. Vi posso solo dire che tra un paio di capitoli tutto comincerá a prendere una piega molto interessante. Passiamo alle domandine ine ine

Paul ha mica fatto "puff"? Hilde tradirá la fiducia di Irene? Lupin fará lo stesso? Forse la veritá del caso é sotto il naso? Perché Irene non capisce che il file é super importante? Che piega prenderá la storia?

Scrivete nei commenti con chi shippate Irene

Alla prossima settimana(spero)

Shau...

Didi8068

Sherlock, Lupin e io. Il requiem del ballo in mascheraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora