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Quando Jeongguk, quel venerdì mattina, si era recato al grattacielo della sua compagnia per avere una tranquilla giornata di lavoro, non si aspettava certo che quella che sarebbe arrivata sarebbe stata tutt'altro.

Appena entrato nell'edificio, aveva salutato cordialmente il portiere, Kim Namjoon, che aveva ricambiato contento il suo sorriso. Con tutta la calma del mondo, aveva preso un caffè dal piccolo bar presente nel palazzo e poi si era diretto al suo ufficio tramite l'ascensore.

Peccato che quel caffè gli si fosse quasi rovesciato addosso nel momento in cui aveva visto il suo segretario, Taehyung, seduto sulla scrivania come se niente fosse, completo Gucci più costoso di quasi tutto il grattacielo e sorriso smagliante adornato da rossetto rosso. Già, rossetto rosso, e non gli stava neanche male: anzi, tutto il contrario, nonostante il contrasto con il colore scuro dei suoi capelli. Il maggiore aveva agitato una mano per salutarlo e, dopo avergli fatto il consueto occhiolino, era andato a sedersi, cominciando a lavorare.

Jungkook aveva scosso la testa e mimato un "non cominciare" prima di chiudersi la porta di legno dell'ufficio alle spalle.

Il vero inferno, però, era cominciato quando, nella pausa, Jeongguk sentendo vari schiamazzi, era uscito dalla sua stanza proprio in tempo per vedere Taehyung piegarsi per prendere qualcosa che doveva essergli caduto e oh, chi avrebbe mai pensato che dei pantaloni potessero mettere in mostra così tanto del sedere di un ragazzo? Il minore si era accorto di starsi mordendo un labbro solo quando sentì il sapore del sangue farsi strada sulla sua lingua... e ormai era stato troppo tardi per fermarsi.
Taehyung si era girato verso di lui ghignando e gli era andato incontro porgendogli un altro caffè, che Jungkook era rimasto a guardare imbambolato.
《Per scusarmi di quello che ho quasi fatto cadere stamattina》 gli aveva sussurrato in un orecchio con la sua voce profonda, e sarebbe stata una bugia dire che al più piccolo non vennero i brividi.
Ovviamente, Taehyung aveva fatto finta di non notare nulla e si era diretto alla sua scrivania, sorridendo angelico.

"Ah, te la farò vedere io..."

Se Jungkook non aveva potuto fare niente in quel momento, ciò non significava che non avrebbe punito Taehyung in qualche modo più tardi. E aveva già parecchi modi in mente.

《Signor Kim, credo proprio che dovrà rimanere in ufficio fino a tardi stasera. Ho appena ricevuto altro lavoro, e non ho la minima intenzione di portarlo a casa, visto che è il weekend.》

《Non mi dispiace affatto, Guk- voglio dire, signor Jeon》 si era affrettato a correggere il maggiore, soltanto una minima traccia di rossore sulle sue guance.

L'ultimo briciolo di pazienza di Jeon Jungkook se n'era andato nella pausa pranzo.
Vedere Taehyung ridere e scherzare seduto sulle gambe di quel... quel nano di Jimin era stata la goccia che aveva fatto traboccare il vaso.
Jungkook si era diretto a passo spedito verso la scrivania, solo per fermarsi di scatto come un ebete, ripetendosi come un mantra le parole "con calma, con calma" sottovoce.
Aveva cambiato direzione e aveva praticamente marciato verso l'ufficio di Yoongi, il co-direttore della loro azienda, nonchè suo migliore amico da sempre.
《Ma insomma!》 Aveva ruggito, sbattendo la porta in mogano e facendo sobbalzare il suo hyung, 《Vuoi dire a Jimin di smetterla di distrarre Taehyung?! Non sta lavorando affatto ed è colpa di quel nano!》

Yoongi si era limitato a ridacchiare e mollare senza tante cerimonie i documenti che aveva in mano, per poi alzarsi e avvicinarsi a lui.
《Cos'è, hai paura che ti sfugga?》
Aveva esclamato il maggiore, un ghigno sul suo viso.
《No... no, non è quello.》
《Jeongguk, ma non lo vedi che Taehyung ti mangia con gli occhi da quando è stato assunto?》
《E allora? Ci sarà un motivo se stiamo insieme, non credi?》
Yoongi aveva sbuffato una risata.
《Che cosa dannatamente clichè... ma comunque, non si scollerebbe da te neanche se glielo chiedessi, figurati se va a flirtare con Jimin senza uno scopo...》
《Clichè quanto vuoi, io almeno le palle di chiedere di uscire al mio segretario le ho avute. Tu continua pure a fissarlo dal buco della porta, va bene così eh》
Aveva ribattuto Jungkook tra il serio e il divertito, ed era andato via senza aggiungere altro.

In Your Office ㅡ ĸooĸvDove le storie prendono vita. Scoprilo ora