Capitolo 9

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                                                                                          01/02/16

"Da dove vogliamo inziare?" mi chiese vedendomi ammirare le giostre.

"Lì" dissi felice come una bambina indicando il bruco, mini montagna russa per i bambini.

"Sei seria? Ahahah"  mi chiese ridendo

"Si." Feci il broncio e mi incamminai verso il gabbiotto (la cassa) per pagare un giro.

"Salve, un giro" chiesi alla signora

"Pago io, due biglietti" mi girai e vidi Mike porgere i soldi alla signora.

Li presi e me ne andai

"Prima mi prendi in giro e poi mi paghi il biglietto?" Chiesi girandomi verso di lui che mi stava seguendo.

"Dai lo sai che stavo scherzando"
"Saliamooo" continuò. Mi prese per mano e mi portò sulla giostra, iniziai a gridare insieme ai bambini di 10 anni.

"Ti sei divertita?" Mi chiese lui ridendo appena scendemmo dalla giostra

"Si stupido"

"Vogliamo andare sulla ruota panoramica?" Annuii e dopo aber preso i biglietti ed aver aspettato il nostro turno salimmo sulla giostra.
Iniziai a fare qualche foto al panorama che si vede da quassù e all'improvviso ci fermammo facendomi sussultare.

"Ci facciamo una foto?" Mi chiese aprendo la fotocamera sul telefono. Mi avvicinai a lui ed iniziò a scattare qualche foto.

"Fammele vedere" mi passò il telefono e io inziai a scorrerle.

"Questa mi piace, inviamela"dissi indicando una foto dove ci guardavamo neglio occhi.
Dopo che me la ebbe inviata la misi come sfondo del telefono. La stessa cosa fece lui.

Dopo qualche minuto il giro finì e noi scendemmo.

"Zucchero filatooo" esclamai andando dal Signore che lo faceva.

"Due" disse Make e dopo aver pagato il signore ci porse due bastoncini con lo zucchero filato. Iniziammo a mangiarlo e mi accorsi che il sole era calato dando posto alla luna.

"Che ore sono?"  Chiesi

"Le 8 e mezza"  fece una pausa
"Vogliamo andare a mangiare a qualche pizzeria?" Continuò.

Io annuii e dopo aver finito di mangiare ci recammo verso la sua moto.

"Tieniti forte" 

Arrivammo alla pizzeria sani e salvi dopo circa 15 minuti e il cameriere ci fece sedere ad un tavolo per due.

"Cosa prendete?" Chiese il cameriere di prima

"Io un wurstel e patatine bianca" dissi

"Io una margherita"

"Mike tu fai boxe giusto?"

"Si" annuì

"Qualche volta mi porti a vedere i tuoi allenamenti?"

"Certo, tu invece che fai?"

"Danza"

"Oh, wow"

"Che c'è?" Chiesi Non capendo

"Ho una ragazza ballerina" disse facendo una piccola risatina. Scoppiai a ridere

"E io un pugile come ragazzo"

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"Dove vuoi andare?" Mi Chiese mentre stavamo passeggiando mano nella mano per le strade di Zurigo.

"Non lo so"

"Vogliamo andare a casa?"  Annuii e andammo verso la sua moto. Il leggero venticello che si creava per la velocità della moto faceva ondeggiare i capelli da sotto al casco.
Arrivati sotto casa sua aprì la porta ed entrammo.

"I miei non ci sono"
Andò ad accendere la televisione e mi fece cenno di andare a sedermi vicino a lui sul divano.
Dopo un Po decidemmo di vederci il film "the kissing both"

"Diciamo che anche a noi è successo per colpa di un bacio" disse il mio fidanzato guardandomi. Era appena finito il film e ci stavamo coccolando un po'.

"Più o meno si"  bussarono la porta e Mike si alzò da me di malavoglia e andò ad aprire.

"Ciao mamma" scattai a sedere.

"Ciao figliolo chi è questa bella donzella?" Le mie guancie iniziarono ad assumere un colorito sul rosso, mi imbarazzai all'istante.

"La mia ragazza" mi girai verso di lui e vidi che si stava grattando la testa per l"imbarazzo.

"Non me la presenti?" Lui mi fece cenno di andare vicino a lui e io mi alzai.

"Piacere Alexandra" allungai la mano del tutto imbarazzata.

"Ma che modi sono questi. Vieni qui  fatti abbracciare"  mi tirò verso di lei e mi abbracciò. Girai la testa verso di Make e lo vidi ridacchiare e per questo lo fulminai con lo sguardo.

"Io sono Iris, resti qui a mangiare?"  Disse lei sciogliendomi dall'abbraccio.

"No mamma abbiamo già mangiato" 

"Si infatti se non le dispiace ora dovrei tornare a casa da mio fratello" dissi abbozzando un sorriso

"Ma ci mancherebbe, certo vai. Chi è tuo fratello?"

"Mamma è Jake Smith"

"Ahhh io adoro quel ragazzo. Mi raccomando vieni qui più spesso e fai venire anche tuo fratello. Male accompagnala a casa" lui prese le chiavi e mi prese la mia borsetta e dopo aver salutato la madre andammo  verso la macchina.

"Ale non sapevo che mia madre sarebbe tornata così presto, di solito torna più tardi per il lavoro."  Disse lui aprendomi la portiera della macchina.

"No non preoccuparti" mise in moto e iniziò a guidare verso casa mia.

"Domani vengo io a prendervi?"  Disse baciandomi

"Va bene" un'altra bacio

"Buonanotte"  ancora un bacio

"A domani" mi diede un ultimo bacio prima di scendere dalla macchina. Chiusi lo sportello e dopo aver preso le chiavi aprii la porta e sentii il motore della macchina frasi sempre più lontano. Segno che se ne stava andando.
Chiusi la porta e vidi mio fratello con le braccia incrociate al petto in piedi vicino al divano.

"Che ci fai ancora in piedi?"  Chiesi

"Sono le 23 ti sembra questo l'orario per tornare?"

"Dai Jake smettila di fare il padre, vai a dormire su"

"L'uomo qui sono io e in assenza di un vero padre io mi devo assicurare che tu stia bene"

"Okay. Hai visto che sono sana e salva, ora vai a dormire"
Si arrese e andò verso camera sua, lo feci anche io dopo essermi struccata e messa il pigiama andai in cucina in cerca di qualche biscotto per fare uno spuntino di mezzanotte, anche se mancava ancora un'ora alla mezza notte. Dopo aver finito di mangiare i biscotti, bevvi e andai di nuovo in camera mia. Mi misi sotto le coperte e pensai alla giornata trascorsa. Sperai che anche le giornate fossero così e persa tra i miei ricordi mi addormentai tra le braccia di Morfeo.

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