∆Capitolo 5∆

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I giorni seguenti feci fatica a rivolgere la parola a Fukase, ogni volta che, anche solo per sbaglio, incrociavo il suo sguardo, mi ritornavano in mente le sue labbra sulle mie e arrossivo involontariamente.
Fukase cercava di parlarmi ma io, forse per il troppo imbarazzo, inventavo mille scuse pur di non stargli vicino.
Il mio cuore batteva così veloce quando gli ero vicino che temevo potesse esplodere da un momento all'altro.
La giornata passò abbastanza velocemente tra lezioni e mansioni, quando arrivò la sera ero così stanco che decisi di rientrare nella mia stanza e dormire.
Ma i miei progetti andarono in frantumi quando dopo essere entrato in camera sentii il rumore della porta chiudersi.
Mi voltai e visi Fukase in piedi con la schiena appoggiata al muro che mi osservava.
Ci vollero minuti, che sembrarono secoli, prima di poter udire la sua voce rompere quel fastidioso silenzio.
<< Oliver perfavore ascoltami, dobbiamo parlare seriamente. >> il suo tono di voce non sembrava arrabbiato.
Annui con il capo aspettando che continuasse il suo discorso.
<< In questi giorni mi stai palesemente evitando inventandoti tutte le scuse plausibili pur di non stare con me. Quindi, perché mi eviti? Ti ho fatto qualcosa di male? Vorrei solo capire come poter ottenere il tuo perdono! >>.
I suoi occhi così sinceri finirono per incrociarsi con i miei.
Sentirlo così dispiaciuto per qualcosa che non aveva mai fatto mi fece sentire in colpa.
<< Fukase io non ti odio e non mi hai fatto nulla. Ti sto evitando perché non so più come mi devo comportare nei tuoi confronti.  Ho paura di sbagliare e non voglio essere odiato dalla persona a cui tengo di più! >> per la prima volta nella mia vita ebbi il coraggio di rivelare i miei pensieri senza paura di essere giudicato, perché io mi fidavo di Fukase e sapevo di potergli rivelare anche i miei segreti più intimi senza alcun timore.
Fukase mi guardò, accennò un lieve sorriso e iniziò a piangere per poi abbracciarmi.
<< Avevo paura di averti fatto qualcosa, temevo tu mi odiassi davvero ed invece...non era niente di tutto ciò.>> le sua braccia si strinsero ulteriormente alla mia vita e sentii le sue lacrime bagnare anche la mia maglia.
Ricambiai l'abbraccio.
Non mi sarei mai aspettato una reazione simile da parte sua.
Ero felice.
Immensamente felice.
Fukase smise di piangere e senza avvertirmi, posò nuovamente le sue labbra sulle mie.
Ricambiai.
E pensai che il mio destino da una grande sfortuna aveva fatto nascere una grande fortuna.
Ci separammo.
Mi sorrise di nuovo.
<< Oliver ad essere sincero neanche io so come mi devo comportare. Io voglio solo stare con te,  e per me non esiste niente di più importante. >> arruffò i miei capelli e lo guardai.
Presi l'iniziativa e lo baciai.
Il mio cuore non smise mai di accelerare, sentivo il profuno di Fukase pervadermi le narici e udivo il suo cuore aumentare il numero dei battiti.
E pensai che forse non tutte le disgrazie portano alla rovina.
Angolino angoloso
Ciauuu, questo capitolo è cortino ma ho preferito così.
Spero vi sia piaciuto:-D

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