Grecale |Marvel|

8 - STEVE

Steve pov

Porto i piatti in tavola mentre guardo Elizabeth

Si capisce che cerca di tirarmi su il morale anche se sta male come me

Tra lei e Bucky c'è qualcosa, nessuno dei due lo ha voluto dire prima della partenza, ma non possono essere semplici amici
Lei per lui non è solo la sorellina minore da proteggere del proprio migliore amico, è ad un livello successivo

Flashback

Io, Elizabeth e Bucky stiamo camminando già da un po'verso la piazza, lui non ci vuole dire dove ci sta portando, ma noi lo seguiamo lo stesso
La prospettiva sarebbe starsene a casa e non fare nulla, quindi

Ci fermiamo davanti a quella che sembra una casetta in rovina, lui non esita un attimo ed entra

Elizabeth mi guarda, ma io mi stringo nelle spalle, così decidiamo di seguirlo

Se l'esterno poteva sembrare dismesso, l'interno è qualcosa di spettacolare
Siamo in una piccola taverna molto organizzata, con tanti tavoli e decorazioni alle pareti che ricordano le fantasie greche e romane
A conferma di quello che penso su ogni tavolo c'è una piccola anfora, anch'essa decorata, con un mazzo di fiori al suo interno

-Ciao Jake!-
Bucky fa un cenno all'anziano signore con degli occhi azzurro ghiaccio che sta dietro al bancone ed è intento a conversare con un ragazzo più giovane che ha gli occhi del medesimo colore
-James! È bello rivederti ragazzo, vieni vieni-

Mi suona strano sentirlo chiamare col suo nome di battesimo, però lui non sembra farci caso

-Ti ho portato dei clienti-
Bucky gli sorride e ci indica con una mano
-Sono i miei due migliori amici, Steve e sua sorella Eliza-
-Molto piacere-
L'uomo chiamato Jake ci sorride
-Mi avrai mica portato una ragazza così bella per trovare una fidanzata al mio Thomas?-
Sorride a quello penso sia suo nipote mentre Elizabeth assume un colorito tendente al rosso fuoco
-Nonno dai...-
È arrossito anche lui e sta guardando mia sorella come a scusarsi di quello che suo nonno ha appena detto

Mi giro verso Bucky e vedo che ha la mascella appena serrata
Se non lo conoscessi bene non me ne accorgerei nemmeno, ma sembra leggermente irritato
-Siamo qua per mangiare Jake, non per organizzare incontri-
Gli sorride ma noto una certa durezza nella voce
-Oh certo, certo, il solito tavolo vero?-
-Come sempre-
-Tom vai tu a servire i ragazzi, tuo nonno è troppo vecchio per muoversi tra i tavoli-

Thomas annuisce e ci porta in un tavolino un po'lontano dagli altri
-Non ti ho mai visto prima, lavori qua da poco?-
Gli chiede Bucky
-Oh, sì, sono qua da due settimane circa, probabilmente prima hai visto mia sorella, non me-
-Sì... probabilmente-

Bucky lo guarda male e devo dire che anche a me non piacciono troppo le occhiate che manda a Elizabeth
A quanto pare lo sguardo di scuse di prima lo ha già dimenticato

-Cosa vi posso portare?-
-Io il solito, chiedi a Jake, saprà cosa fare-
Dice Bucky
-Oh e porta lo stesso per tutti e tre-
-La signorina non vuole altro?-
Prima che Elizabeth possa rispondere Bucky la interrompe
-No grazie, siamo a posto così.-
Thomas gli lancia un'occhiataccia e sparisce nella piccola cucina

Non molto dopo, il ragazzo torna con tre bistecche fumanti che posa al tavolo

Allontanandosi vedo che fa scorrere la mano sul braccio di Elizabeth, che lo allontana chiaramente infastidita

Il pranzo comincia e dopo poco ci siamo dimenticati dell'accaduto, quando però Thomas torna per spatrcchiare, e fa passare la mano sul collo di Elizabeth, né io né Bucky ci vediamo più

Prima che io possa fare qualcosa, Bucky si alza e gli prende il braccio bloccandolo dietro la sua schiena

-Se vedo che lo fai un'altra volta. Il braccino te lo spezzo.-
Gli sussurra Bucky all'orecchio ma abbastanza forte da farsi sentire da me
Thomas emette dei gemiti di dolore ma Bucky ha una presa di ferro e non lo lascia incurante delle poche persone della taverna che ci guardano
-Torna da tuo nonno prima che gli dica quanto sta crescendo bene suo nipote-
Thomas si allontana e per tutto il resto del soggiorno non rivolge nemmeno il minimo sguardo ad Elizabeth

Continuammo a mangiare come se nulla fosse, ma lo avevo visto molto raramente con uno sguardo così