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In una Londra in piena primavera mi affretto sul marciapiede. Sono le 7:55 e ancora devo passare in caffetteria a ritirare i due caffè schiumati con un pizzico di cannella e due bustine di zucchero per il mio capo. No, non ne beve due, ma in passato mi è capitato di rovesciarlo e di dover tornare indietro facendo ritardo. Non auguro a nessuno di prendersi una sbraitata alle 8 del mattino, per una come me assonnata 24h.

Tra i palazzi pieni di uffici si trova quello del giornale per cui lavoro, The Sun, si è uno dei più famosi, ma in questi piccoli uffici, ben lontani da quelli grandi di quelli che contano davvero, ci lavoriamo noi, della piccola sezione sulle news di Londra.

Siamo segregati qui perché Dave, il mio capo, un giorno ha deciso di pubblicare una notizia che riteneva SENSAZIONALE, dopo qualche ora una causa contro di lui e il giornale si è presentata alla sua scrivania fresca di stampa.

Entro in ufficio posiziono il caffè sulla sua scrivania, insieme a miriadi di scartoffie, bozze dei cinque dipendenti che lavorano qui dentro.

Ad un certo punto un messaggio sul Blackberry attira la mia attenzione "URGENTE: sala riunioni tra 5 min." La nostra sala riunioni: ognuno sta alla propria scrivania e Dave parla in piedi.

Appena il capo fa il suo ingresso, gli porgo il caffè e ci mettiamo seduti.

"Bene, questa sarà la nostra ultima settimana, a meno che non troviamo un scoop SENSAZIONALE! Cercate più gossip possibili, i più scottanti. Dobbiamo rialzarci e farsi che non ci sbattano fuori a calci in culo! Al lavoro!"

Tutti ci guardiamo sotto shock e appena immagazziniamo la notizia il panico si fa spazio nei nostri occhi.

Rincorro Dave verso il suo ufficio e mi chiudo la porta alle spalle "Dave, mi puoi spiegare cosa è appena successo?" lui mi porge valigetta e giacca e si siede sul suo piccolo divano sgualcito in pelle nera. "verremo licenziati, semplice."

Lo guardo esterrefatta dalla sua risposta e dalla calma con cui ha pronunciato quelle parole.

"ma perché? Gli portiamo 20 articoli alla settimana su ciò che vogliono, e questo è il ringraziamento?" dico appendendo la giacca sull'attacca panni e poggiando la valigetta sulla scrivania.

"è da un mese che non pubblicano i nostri articoli perché non li ritengono buoni. Così mi hanno chiamato ieri sera, e ci siamo accordati: o un articolo che spacca o siamo fuori."

"ok, allora forza, mettiamoci al lavoro! Alza il culo dal divano e mettiti a salvare te e i tuoi dipendenti!" Quando mi rendo conto di cosa ho appena detto una vampata si fa largo fino alla mia faccia, inizio sentire caldo.

"prego?" mi chiede poggiando i gomiti alle ginocchia.

"ehm, io, ehm, vado a mettermi al lavoro." ed esco dal suo ufficio chiudendomi la porta alle spalle.

Ancora un po' imbarazzata, e forse paonazza, mi dirigo alla mia scrivania.

"Tutto bene Claire? Sembra che tu abbia visto un fantasma." mi domanda Christian dalla scrivania di fianco.

"sì, sì, ho appena detto a Dave che doveva alzare il culo e mettersi a lavorare. Ma è tutto ok."

"TU COSA?!" dice avvicinando la sedia girevole alla mia, sulla quale mi ero appena seduta sventolandomi con un foglio.

"shhh, così ti farai sentire da tutti! Sì, gli ho detto così, ma mi è scappato. Ero ancora sotto shock per la notizia di merda che ci aveva appena comunicato. Capiscimi no?"

"Ascoltami tesoro, tanto lo dirò a Gina tra 5 minuti alla macchinetta, e così lo sapranno tutti nel giro di qualche secondo. Lei e la sua cavolo di chat segreta su Telegram, devo scoprire cosa dice su di me!"

"Ora questo non è un nostro problema! Dobbiamo trovare qualcosa di "SENSAZIONALE!" dico imitando la voce di Dave. "Deve pur esserci qualcosa che nessuno sa."

Passiamo così tutto il giorno a cercare tra articoli, siti di gossip, zone in cui cercare dove sappiamo che girano storie strane, tutto pur di trovare qualcosa.

Alle 5:30 pm siamo tutti già fuori dai nostri uffici, diretti a casa.

Questa sera però decido di fare una strada diversa, e passare per Buckingham Palace, magari mi viene una ispirazione su dove cercare o chi andare a cercare.

Passeggiando intorno ai cancelli che delimitano la proprietà della regina, vedo alcuni movimenti di macchina che attirano la mia attenzione.

Una macchina sta per attraversare il cancello, e il finestrino si abbassa tanto da farmi intravedere due figure, una dai capelli rossi, il principe Harry, e a fianco una figura femminile. Che sia la sua nuova fiamma? Mi avvicino piano e mi nascondo dietro una delle colonne, tiro fuori il mio telefono e scatto qualche foto.

Con il bottino stretto tra le mani, corro alla metro più vicina per prendere la linea che mi porterà a Notting Hill.

Verso le 8pm sono a casa mia, dove mi riscaldo una fetta della pizza avanzata dalla cena che ho fatto con Bruno ieri sera.

Mi metto sul divano a scrivere l'articolo con tanto di foto che esporto sul pc dal mio telefono. Dopo vari smadonnamenti finalmente riesco a portarle tutte. Cerco di modificarle per renderle il più possibile nitide e ben messe a fuoco.

"Così sì, può andare." dico concentrata. Ogni volta che sono concentrata la gente mi guarda o male, o si mette a ridere. Non è colpa mia se in automatico mi viene da tirare fuori la punta della lingua!

Impagino l'articolo e come titolo metto "NUOVA FIAMMA PER IL PRINCIPE HARRY. SARA' VERO AMORE ORA?"si può andare penso, al limite cambierà Dave.

Invio.

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Buona sera!

Ho già pensato di scrivere il primo capitolo e dare inizio a questa storia. Spero vi invogli a continuare a leggerla. E io spero che lasciate una stellina così di supporto. Niente di più.

Vi mando un bacio enorme <3

xx

Sincerly, Marta.

Love affairWhere stories live. Discover now