Capitolo 20

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Pov Carmen

Mi alzai con quella lettera in mano,tremavo,le lacrime non smettevano di cadere.

Andai in soggiorno e vedi che Irama non c'era,meglio così,sarà in camera sua,visto che nessuno aveva lezione oggi.

Lascia quella lettera su quella tavola maestosamente bianca.

Mi incamminai verso la porta mi girai per l'ultima volta,guardai quella casetta per l'ultima volta nella mia vita,chiudo i occhi e uscì da quello che è stato il mio percorso per molto tempo.

Mi incamminai verso la porta,una voce robotica leggerà mi fermò.

Pr:Carmen dove vai?

Cazzo la produzione devo inventarmi qualcosa.

C:Voglio andare a provare in sala prove tranquilli.
Pr: ok non fare tardi.

Mi allontanai da quella casetta,mi incamminai verso lo studio che a quest'ora era chiuso,ma le porte di sicurezza erano sempre aperte.

Entrai dentro mi guardai attorno,mi mancherà questo posto l'unico posto,dove sono crollata molte volte,dove ho provato emozioni, felicità e tristezza insieme.

Mi sedetti su una panchina bianca dove solitamente stavamo noi,mi mancherà tutto questo,mi alzai e andai dietro le quinte, e salì quelle scale che mi stavano portando verso la mia morte.

Ero qua in alto seduta su queste ringhiere di metallo in mezzo allo studio,poste sul soffitto,i miei piedi che penzolavano da essi.

Ricordai di quand'ero una piccola bambina,ho sempre sofferto di vertigini,ho sempre avuto paura dell'altezza e ciò non è cambiato nemmeno ora.

Forse era giunto il momento.

Pov Irama

Mi alzai dal letto,perché sentì la voce del robò della produzione parlare,sicuramente con Carmen.

Mi alzai e andai a controllare,non c'era nessuno in casetta un silenzio assordante che ti perfora così tanto,che non riesci a respirare certe volte.

Andai verso il lavandino per bere qualcosa,ma un pezzo di carta piegato bene e elegantemente attiro la mia attenzione.

Forse era di Carmen,ma la curiosità mi perforava le ossa,lo aprì e iniziai a leggere quella lettera che era destinata a me.

Caro Filippo,

Forse sono pazza a stare qua scriverti,ma penso che io debba sfogarmi con qualcuno.

Non riesco più a resistere,non riesco più a sorridere normalmente,non riesco ad essere più quella che ero.

Troppe cose,troppi segreti celati,troppi problemi nascosti,troppe lacrime trattenute,magoni nella gola che facevano male solo ad ingoiare qualcosa.

Forse avevate tutti ragione,forse sono perfida,ipocrita,falsa,una nullità,forse sono un peso che lo è stato per molte persone incluso te anche.

Tutto è iniziato quando sono venuta al mondo,una bastarda,un errore,cresciuto in una pancia di una madre che non ti ha mai voluto,un padre che non ti ha mai voluto,ma io ho sempre voluto bene.

Sono cresciuta nell'odio,sono cresciuta senza affetto,sono diventata così perché nessuno mi ha mai imparato a difendermi,nessuno mi ha imparato ad amare veramente.

Sai mi ricordo quando entrasti ad Amici,io ti conoscevo già,e si mi ricordo quel 2016 di Sanremo giovani,quel giorno decimo il provino lo stesso giorno ma in orari diversi, una spallata,e lì incontrai quei tuoi occhi che no! scorderò mai, un ghiaccio mischiato a un verde che trasmette tante sensazioni che non saprei descrivere.

Ora sono qua a piangere e ti chiederai sicuramente il perché di tutto questo,non so risponderti sinceramente,ma so che voglio farla finita,sai forse è la cosa migliore forse starò meglio con me stessa perché io non ho nessuno che mi capisca,io non sarò mai capita da nessuno sinceramente.

Non lo so forse in fondo nella mia anima TI HO SEMPRE AMATO sin da quel 2016.

Lo so te lo sto dicendo così su un foglio,ma si TI AMO.

Ma chi vorrebbe stare mai con una come me?

Ti auguro di essere felice,ti auguro di amare qualcuno come io ho amato te.

Baci tua Carmelita.

Lessi questa lettera,lacrime calde e taglienti bagnavano le mie guance.

Cazzo Carmen cosa stai facendo,non lo devi fare ci sono io cazzo,dove sei.

Uscì fuori da questa casa di merda non ascoltato la produzione.

Perché cazzo non l'ho capito prima,perché non l'ho fermata,sarò ancora in tempo?

Non lo so.

Girai dappertutto ma non la trovavo,Carmen spero che tu non l'abbia fatto.

Cazzo lo studio.

Corsi verso esso,ma tutto era chiuso,entrai dalle porte di emergenza,tutto era scuro,nessuna luce,silenzio assordante,non si sentiva niente.

Ero in questo studio ma non c'era niente,ma una felpa bianca attirò il mio sguardo,era la sua,ma dove era adesso.

Una goccia cadde sul mio viso,cos'era?

Alzai subito la mia testa,vedevo delle gambe penzolare era lei.

Pov Carmen

Lo vidi era arrivato,c'è ne ha messo di tempo,sorrisi malinconicamente,una lacrime cadde sul suo viso,era la mia,non vedevo le sue espressioni a causa del buio.

Era ormai il momento,mi alzai.

Guardai verso l'alto e....

SPAZIO AUTRICE

EI RAGAZZI SPERO CHE IL CAPITOLO VI PIACCI È LA PRIMA VOLTA CHE NE FACCIO UNO COSÌ LUNGO VI DICO SOLO DI LASCIARE UN COMMENTO DU QUELLO CHE AVETE PROVATO PERCHÉ CI HO MESSO TUTTO IL GIORNO.

Con ciò la storia vi piace ?  ⬇️⬇️

Avete curiosità? Rispondo a tutti 🌹

BIANCHI~ Irarmen. Carmen & Irama Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora