You planned this, don't ya?

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Il continuo rumore del campanello fece sbuffare Louis, intento a cercare di scrivere quella stupida relazione di economia sul pc. Dopo la sera precedente aveva vomitato, e nonostante avesse ingerito tre aspirine il mal di testa non riusciva a passargli. Si sentiva inquieto. Nessuno gli aveva rivolto più la parola dopo quello che era successo, a parte Zayn che gli aveva mandato un "Quello che stava per venire per un solo bacio non ero io comunque, stronzetto." e Niall che gli aveva sorretto la testa mentre vomitava e bofonchiato un "Oh, Tommo, ti ci vorrebbe proprio qualcuno che ti mettesse in riga".

Liam addirittura se n'era andato, con la scusa che avrebbe dovuto alzarsi presto il giorno prima, e Harry lo aveva evitato come la peste, dopo essersi chiuso in bagno per una buona decina di minuti. Michael gli aveva fatto l'occhiolino, e Luke si era proposto come suo agente nel caso avesse voluto buttarsi nel mondo del film hard.

Insomma, grande serata.

Quando cominciarono a bussare contro la porta, Louis si alzò con un gesto stizzito, dirigendosi in salotto.

<< Arrivo, cazzo! >> fece, strisciando i piedi.

La sagoma di un Harry dallo sguardo estremamente duro, serio, si profilò davanti a lui. Teneva le braccia appoggiate allo stipite della porta, la camicia leggermente sbottonata e i capelli sciolti, che gli arrivavano alle spalle.

Louis rimase un attimo a guardarlo, sentendosi improvvisamente timido. Quegli occhi lo avevano sempre messo in soggezione.

<< Ciao >> mormorò Louis, stampandosi un'espressione sorpresa in volto. Harry rimase a guardarlo, serio.

<< Sei solo? >> gli chiese, con voce roca, ignorando il saluto. Louis annuì.

<< Meglio così >> decretò il riccio. Avanzò in avanti, chiuse la porta e in un pochi secondi Louis fu sollevato e caricato sulla spalla del riccio, che imperturbabile cominciò a salire le scale.

<< Ma che cazzo, Haz, mettimi giù! >> si lamentò Louis, odiando il fatto di essere talmente esile e gracile contro il fisico possente dell'altro. Un mix di sorpresa ed eccitazione cominciò a serpeggiargli tra le vene.

Per tutta risposta, Harry continuò a salire le scale, in silenzio, mentre Louis continuava a lamentarsi e a tirargli pizzicotti sulla schiena per farsi mettere giù. Arrivato alla camera che sapeva essere di Louis, scostò la porta con il piede e buttò a peso morto Louis sull'enorme letto matrimoniale, inchiodandogli i polsi con le mani.

Louis fremette. Lo guardò incantato, nonostante sentisse ancora un po' di fastidio per il modo in cui lo aveva portato in camera.

Harry lo contemplò in silenzio per diverso tempo. Gli pareva così piccolo, con la felpa enorme che gli copriva le mani e gli occhioni blu che lo guardavano ansiosi.

<< Beh? Mi hai portato fin quassù per guardarmi? Potevo benissimo darti una mia foto, sai, se ti piace così tanto >> lo provocò Louis.

Per tutta risposta, Harry gli poggiò una mano sulle labbra, facendolo ammutolire.

<< Chiudi quella bocca, cazzo. La usi solo per slinguarti persone a caso e dire cazzate? >> sputò fuori Harry, furioso.

Louis rimase immobile, col cuore a mille. La vista di Harry così autoritario, con i capelli lunghi e il petto scoperto, lo mandavano in confusione.

Soddisfatto del risultato, il riccio si sistemò meglio a cavalcioni sull'altro, facendo sì che i due membri fossero a diretto contatto. Infine tolse la mano, per accarezzare le labbra di Louis con la punta delle dita, pensoso.

🎲 Truth or Dare? | Larry StylinsonWhere stories live. Discover now