Capitolo 18

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Martine's P.O.V.

Ci fu una potente esplosione di energia, che però sentimmo solo io e il Dio, una volta che le nostre labbra si furono toccate.

Mi staccai, allontanando da me il biondo ed entrando in casa.

<< Ti ho detto di no! Perché l'hai fatto? >> gli urlai contro << sai che sono fidanzata con Tony e che lo amo! >>

<< Non potevo più resistere, sei come una calamita >> cercò di giustificarsi << e so che per te è lo stesso. È qualcosa che va oltre l'amore >>

<< Zitto >> gli occhi mi diventarono azzurri dalla rabbia mentre tra le dita cominciarono a formarsi piccole scariche << vuoi saperlo? Sì, provo quello che provi tu, ma no, io non cederò come hai fatto tu, io combatterò questa energia, perché non è amore >>

<< Ne sei sicura? >>

<< Ti prego vattene >> dissi, sentendo gli occhi diventarmi umidi

Lui si avvicinò, arrivandomi ad un palmo dal naso e, abbassandosi leggermente, mi baciò sulla guancia, per poi sparire, dicendo solo
<< Scusa >>

In quel momento l'ascensore si aprì, rivelando Tony seguito da tutti gli altri Avengers.

Mi asciugai le lacrime, ero brava a nascondere i miei sentimenti alle altre persone e, con un sorriso, guardai gli altri.

<< Ehi! >> li salutai e tutti entrarono

Tony mi baciò in modo casto, un po' si vergognava di essere bersaglio di battutine, dato che era la sua seconda storia seria.

<< Martine! Natasha, Cap, Clint e Bruce rimarranno qui per un po'; c'è stato un crollo all'Avengers Tower e le loro stanze sono andate distrutte >> spiegò il moro

<< Come ha fatto a crollare? >> chiesi, abbastanza confusa

<< Non lo so, dobbiamo ancora scoprirlo >>

<< Bene, dove dormiremo? È già abbastanza tardi e sono stanco >> disse Bruce, un po' imbarazzato

<< Possiamo dormire insieme, una specie di pigiama party >> propose Tony e la proposta fu accolta da tutti

In men che non si dica allestimmo piccoli materassi nell'open space e, dopo qualche chiacchiera, Natasha decise di riposare, il giorno dopo si sarebbe dovuta svegliare presto.

Gli altri la seguirono e tutti si addormentarono in poco tempo, tranne me e Tony, che continuavamo a parlare.

Ad un certo punto assistemmo ad una scena strana ma dolce e allo stesso tempo inaspettata: Steve, che dormiva accanto a Natasha, alzò il braccio, abbracciandola, e lei si strinse al suo petto.

<< Per me stanno insieme >> sussurrai a Tony, che annuì solo, sorridendo leggermente e portandomi un braccio intorno alle spalle

Mi guardò con quei suoi occhioni enormi color nocciola e non potei fare altro che ridere, mordendomi il labbro per non fare rumore.

<< Che guardi? >> gli chiesi, avvicinandomi

<< Ti amo >> disse, nel modo più innocente in cui si possa dire

Una morsa mi strinse lo stomaco, mi sentivo terribilmente in colpa per ciò che era successo con Thor, ma d'altronde non era colpa mia, io l'avevo rifiutato tre volte, io non lo amavo.

Era inutile convincerlo con la storia della fisica che va oltre l'amore, sono due cose completamente diverse che lui non conosce, non essendo nato sulla Terra.

<< Ti amo anch'io >> sorrisi, prendendogli il viso fra le mani e baciandolo

Entrambi ci stendemmo e, abbracciati, ci addormentammo.

***

La mattina dopo tutti ci svegliammo di soprassalto per via di una scossa come di terremoto che colpì la torre.

Con la mia supervelocità indossai la tuta che mi permetteva di usare al massimo le mie capacità e in poco meno di un secondo ero pronta a combattere.

Tony chiamò a sè l'armatura, Clint prese l'arco e le frecce, Steve e Natasha si misero in posizione da combattimento e Bruce si preparò a trasformarsi.

Sentimmo una voce provenire dalla terrazza.

<< Quale miglior momento per uccidere gli Avengers, se non quando dormono allegramente tutti insieme? Anzi no... ne manca uno... ma dove sarà mai? >>

Prima ancora che ci girassimo, Tony disse, spaventato << Peter... >>

Appena voltammo lo sguardo nella direzione dalla quale proveniva la voce, rimanemmo per un attimo stupiti: fuori, con i suoi capelli lunghi e perfetti e vestita con i suoi abiti scollati, c'era Clarisse e, per terra, Peter; solo che era... diversa.

I suoi occhi erano più luminosi e il suo sguardo più perfido.

<< Tanto tempo passato alla Stark Tower, entrando nelle grazie di Tony Stark solo per scoprire tutti i movimenti degli Avengers per potervi distruggere per ordine del mio padrone >> parlò, ghignando

<< Che padrone servi? >> chiesi io, preparandomi ad un eventuale attacco

<< Io servo l'essere a capo dell'attacco di New York, l'unico in grado di poter possedere le gemme dell'infinito, il grande, splendente Thanos >> rispose lei, in modo meccanico

<< Chi sei tu in realtà? >> chiese Tony, facendo un passo avanti

<< Sono Seraphiel, una delle più potenti figlie di Thanos e ora voi perirete per mano mia... il primo sarai tu, Stark >> guardò verso Tony, lanciandogli un'onda di energia verde che lo sbalzò contro il muro

<< Tony! >> urlai, lanciando un'onda di elettricità contro la donna, cosa che la destabilizzò un po'

Ricordo poco, dopo quel momento: urla, sangue, energia e, alla fine, un corpo per terra... anzi due... quello di Seraphiel e... quello di Peter.

La prima cosa che fece Tony fu correre verso il ragazzo, mentre Thor, che si era unito alla battaglia poco dopo l'inizio, andò verso il corpo ormai morto della figlia di Thanos.

Io seguì il moro, che reggeva fra le braccia il corpo del ragazzo, con ancora indosso il costume da Spider-Man.

<< Il suo cuore >> vidi una lacrima scendere sulla guancia di Stark << il suo cuore non batte, il suo cuore non batte >> continuava a ripetere, stringendo il ragazzo

<< Tony allontanati >> Steve lo prese per le braccia, allontanandolo con la forza, mentre io mi avvicinai al corpo senza vita, con le lacrime agli occhi

<< Sei un bellissimo ragazzo Peter, un ragazzo fantastico >> sussurrai << non meritavi questo... non lo meritavi >> sentì una forza crescere dentro di me, misi la mano sul petto del castano e una forte scarica gli attraversò il corpo, facendolo alzare improvvisamente e tossire, appoggiandosi a me.

Tony uscì dall'armatura, abbracciando il ragazzo e me.

Ci guardammo negli occhi e in quel momento pensai:

"Una famiglia con Stark non sarebbe una brutta idea alla fine".

Behind the mask || Tony StarkDove le storie prendono vita. Scoprilo ora