22.

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Qualche mese dopo...

Joel è ritornato dai suoi impegni insieme ai ragazzi, io nel frattempo sono stata un po' da mia madre e un po' nel loro appartamento, così potevo anche sistemarlo per il loro arrivo.

Sono al quinto mese e poche settimane fa abbiamo scoperto che in realtà sono due bambini, avremo due gemelli.
Purtroppo ancora non sappiamo se siano maschietti o femminucce, ma lo scopriremo domani, che ho un altra visita.

Inutile dire che già sono un cocomero camminante, ho sempre fame e le nausee sono sempre di compagnia.

<<Allyson, potresti sistemarmi la cravatta?>> Chiede gentilmente Erick.

Annuisco e subito gliela sistemo, questo piccolo cubano ha iniziato ad uscire con una ragazza di nome Jessica, non ho avuto ancora modo di conoscerla e spero però di poterlo fare presto.

<<Dove vai vestito così elegante?>> Chiedo curiosa mentre mi sistemo di nuovo sul divano.

<<Uhm, sto andando a cena con Jessica>> Sorride imbarazzato.

<<Allora è una cosa seria, eh?>> Scherzo.

<<Direi di sì, te la farò conoscere, magari qualche sera organizziamo una cenetta>> Fa un occhiolino prima di uscire di casa, è stra cotto.

Sono felice per lui, finalmente ha trovato una ragazza che lo ami per ciò che è, non solo per 'Erick dei Cnco'.
Forse sto sparlando troppo presto, ma da quello che vedo sembra essere così.

<<Hei bel cocomero spiaggiato>> Arriva Joel che si fionda sul divano al mio fianco.

Lo guardo abbastanza male per ciò che ha appena detto.

<<Scusa? >> Incrocio le braccia.

<<Bel cocomero>> Ride.
Porta le mani sulla mia pancia e incomincia ad accarezzarla.

<<Scherzo, sai che sei ancora più bella del solito>> Mi sposta un capello che cade sulla mia guancia, portandolo dietro l'orecchio e poi mi lascia un bacio sulle labbra.

<<Quando dovrai ripartire?>> Chiedo poco dopo poggiando la testa sulle sue gambe.

<<Dovrò ripartire domani, ma andrò via dopo l'ecografia>> Abbassa lo sguardo sui miei occhi e mi lascia delle dolci carezze sulla testa.

Mi rilasso a quel tocco e quasi mi addormento.

<<Stasera avevo pensato di andare a cena fuori.>> Propone.

<<Certo, mi piacerebbe.>> Sorrido portando i miei occhi sul suo viso.

È così bello che potrei stare a guardarlo per ore intere senza mai stancarmi.

<<Perfetto! Una cosa romantica solo noi due, meglio dire noi 4.>> Ride infine.

Per non parlare del suo sorriso che appena nasce sulle sue labbra, mi manda in tilt il cervello.

Continuo ancora a guardarlo per un po', lui sembra accorgersene e corruga la fronte.

<<Ho qualcosa sul viso?>> Chiede poi specchiandosi dal cellulare.

Ridacchio e scuoto la testa.

<<Stavo solamente ammirando la tua bellezza >> Dico in un sussurro mentre sento le mie guance arrossarsi un po'.

Sorride prima di attirarmi in un abbraccio.

<<Ti amo, Joel.
Forse nell'ultimo periodo non lo dico molto spesso perché penso che tu già lo sappia, però adesso sento il bisogno di dirlo..
ti amo.>>

<<Anche io ti amo, Ally.
E solo il pensiero che tra qualche mese avremo questi due cuoricini tra le nostre braccia, mi rende la persona più felice del mondo.
Perché nonostante tutto ciò che abbiamo passato, loro dimostrano il nostro amore.
Loro sono il frutto del nostro amore, ed io sono così felice.>> Sorride dolcemente.

Afferro la sua testa e la porto all'altezza della mia che è ancora poggiata sulle sue gambe, e poi gli lascio un bacio sulle labbra.

Uno di quelli che ne senti sempre il bisogno, un bacio pieno d'amore, semplicemente un bacio che potrebbe farti scoppiare il cuore d'amore.

<<Adesso va a prepararti, sono già le sei, e con questo pancione ci metterai un secolo!>> Ride aiutandomi poi ad alzarmi.

<<Forse è il caso che tu mi aiuti in doccia, non ce la faccio da sola.
Prima c'era mia madre che mi aiutava.>> Sono un po' intimorita.

Dopo tutto questo tempo ho ancora vergogna a farmi vedere completamente nuda da lui, e soprattutto dopo che mi ha vista varie volte.

Forse adesso non vorrei farmi vedere così cicciona, mi sento brutta, grassa e trasformata.

So che lui non ci fa caso perché mi ripete sempre che sono bella, più bella di prima, ma forse lo dirà anche per non farmi pesare i chili di troppo.

<<Sono super disposto ad aiutarti, non esitare mai a chiedere.>> Subito mi guarda maliziosamente, ed io gli tiro una sberla dietro la testa.

<<Possibile che tu debba sempre pensare male?!>> Lo spingo verso il bagno e ci fermiamo all'entrata.

<<Scusa se non posso sfogarmi come voglio io.>> Fa spallucce e mi guarda ancora con uno sguardo provocante.

<<Non ci credo che tu l'abbia detto sul serio.>> Mi sbatto una mano in fronte, questo è seriamente fuso.

<<Forse è il caso che io vada a sfogarmi con qualcun'altra allora, visto che tu non ne vuoi proprio sapere .>> Stuzzica.

<<Vai pure, non sono gelosa.>> In realtà già sentirgli dire quelle cose mi manda il sistema nervoso in tilt.
Ma so che non farà mai una cosa del genere.

<<Perfetto, allora visto che ho il tuo consenso , quando sono libero vado.>>

Alzo gli occhi al cielo e gli tiro una sberla prima di spogliarmi ed entrare nella doccia.

La sfida dell'amore. Where stories live. Discover now