31 dicembre 2018

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(Ma tu che ne sai delle mie notti senza te, ma con te presente)

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Qualcuno, non ricordava bene chi, gli aveva detto che Parigi era magica d'inverno.

Un mondo incantato e romantico, pieno di sfaccettature e colori.
Qualcosa che non si può spiegare, ma solo vivere.

La fine del 2018 era vicina e la voglia di iniziare un nuovo anno scalpitava dentro di se.
Federico Bernardeschi si guardò intorno con l'aria di chi in quel posto c'era già stato e conosceva già bene tutti gli angoli e le strade di quella città.

Costatò che sì, Parigi era davvero magica.


Si avvicinò con passo sicuro al cancello di ferro battuto spalancato, come se qualcuno lo stesse aspettando.

Passy* era una zona tranquilla, lo capiva dalla quiete che si respirava, nonostante il traffico e queI viali alberati gli trasmettevano un senso di pace.

Idie Agnelli gli si parò davanti alcuni istanti dopo.

La bocca aperta per la sorpresa e un capello di lana grigia sulle orecchie.

Non chiese nulla, gli si lanciò addosso con tutto il suo peso e lo strinse a se.

Federico sapeva di casa, di Torino, di erba bagnata dello Stadium.
Sapeva di vittorie e di battaglie, di avventure, di nuove sfide.

Era la prima cosa che aveva visto dopo tanto tempo che le ricordasse la Juve.

Ricambiò la stretta senza dire altro, con il naso che le sfiorava il collo.

«Che ci fai qua?»

«Passavo» alzò le spalle e un sorriso furbo spuntò sulle labbra screpolate dal freddo.

«Raccontala a qualcun altro» lo spintonò Idie, guadagnandosi un'occhiataccia dalla donna che gli passò di fianco.

Federico alzò gli occhi al cielo e alzò le mani per aria «Lo ammetto, mi mancavi troppo e questo è stato il primo momento libero dopo mesi di allenamento e palestra. Allegri è peggiorato con le urla, sai? Se la prende con me per ogni cosa anche quando a sbagliare è Marione!»

«Stai divagando!» lo riprese la ragazza guardandolo storto.

«Scusa scusa- disse -ma è la verità, mi mancavi»

Idie lo guardò di sbieco, cercando di capire cosa si nascondesse dietro a quello sguardo.

«Non avevo mai visto Parigi, okay? Sei contata adesso?» rivelò scadendo l'accento fiorentino.

«Potevi dirlo anche prima!- esclamò sorridente -ti farò da guida turistica»


Raggiungere la Torre Eiffel, fu semplice poiché Passy era situato a ridosso dei punti focali del centro di Parigi.

Subito dopo, arrivarono nella Piazza del Trocadéro e nonostante il freddo, a Parigi era una bella giornata «Strano, ultimamente piove sempre»

Federico le fece l'occhiolino «Ho portato io il sole»

Idie ignorò il commento «Quanto resti? Non riesco a farti vedere Parigi in poco tempo. Ha talmente tanti posti da vedere, ristoranti dove mangiare e musei da visitare che non basta nemmeno una settimana!»

«Idie,- sospirò il ragazzo, avvicinandosi e sovrastandola in altezza -non posso restare per sempre»

Idie si mise a riflettere su quelle parole. Nessuno restava per sempre, e lei avrebbe voluto tenere Federico per sempre lì, tra i suoi libri dell'università e la Senna.

𝕸𝖊 𝕹𝖎𝖊𝖌𝖔~Where stories live. Discover now