L'incendio

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Non stavo realmente pensando a qualcosa mentre aiutavo a spegnere l'incendio a casa Gillis. Erano tutti fuori, tutti al sicuro. Volevo solo aiutare e fare in modo che il tutto finisse al più presto. Sali velocemente sulla scala per spegnere il piano di sopra e, poco dopo, vidi un'ombra passare velocemente. Mi sembrava di aver intravisto delle ciocche di capelli rossi ma con tutto quel fuoco non lo seppi con certezza. Non prima di qualche minuto almeno. Stavo svuotando un altro secchio d'acqua quando il suo viso fece capolino fra le fiamme, d'avanti alla porta. "Anna" il cuore mi si fermo e non fui in grado di pensare ad altro. Anna era li dentro. Anna era entrata in una casa in fiamme e rischiava la vita. Dovettero mettermi un secchio d'acqua in mano a forza. Continuavo a tirare secchiate d'acqua e a monitorare l'incendio che stava piano piano diminuendo ma la mia testa era piena solo di Anna. Cosa diamine era saltato in mente a quella adorabile e stupidissima ragazza? Riuscivo a trovarla adorabile anche se aveva appena commesso una sciocchezza perfetto. Quando finalmente il fuoco fu spento ebbi un secondo per guardarmi in torno. Da dove mi trovavo riuscivo a vedere tutto nonostante il buio. Lei era li. Tossiva fra le braccia di Marilla ma stava bene, era intera. Scesi velocemente dalla scala e il primo istinto fu quello di stringerla a me e il secondo quello di urlagli contro per lo spavento che mi aveva fatto prendere. Non feci nessuna delle due cose. Lei mi odiava e io non ne avevo il diritto. Non saprà mai che mi sono sentito morire quando ho visto il suo viso fra le fiamme. La vedo andare via con i signori Cuthbert e allora mi avvicino a Diana. "Perché Anna è entrata durante il l'incendio? Poteva morire!" lascio andare un po' di preoccupazione e spavento anche se non penso dormirò tranquillamente. "è entrata a chiudere le porte per evitare l'espansione dell'incendio. Il fuoco a bisogno di ossigeno e lei voleva privarglielo" mi spiega la corvina che lo stesso spavento che ho io. Quella ragazza! Dannatamente intelligente quanto avventata. "Come lo sapeva?" "Ha detto che non c'erano molti libri all'orfanotrofio e che quindi ha letto tutti i manuali che trovava". La ragazza fu richiamata dai genitori. "Ci vediamo Gilbert". Ricambia educatamente ma distrattamente il saluto pensando ancora alla ragazza dai capelli rossi. Fu in quel preciso istante che capi. Anna Shirley Cuthbert mi avrebbe fatto impazzire.

Gilbert Blythe e la ragazza dai capelli rossiDonde viven las historias. Descúbrelo ahora