Leggete lo spazio autrice alla fine del capitolo, è molto importante!! ❤️
Erano le 7:30 del mattino, e Yoongi partì da casa sua per andare a scuola.
Era felice di uscire di casa, non voleva più sentire i suoi genitori litigare fra loro e anche con lui...ma non era felice di andare a scuola, e non perché non era bravo a studiare, ma bensì perché avrebbe incontrato tutti i suoi compagni di classe, i suoi compagni di scuola, e anche quei maledettissimi bulli che lo tormentavano ogni giorno.
Vi state chiedendo perché non li ho chiamati "amici di scuola" ?? C'é solo una risposta...Min Yoongi non aveva amici.
Insomma... Yoongi non era felice di stare a casa e non era felice di stare a scuola...era felice solo in un posto...un parchetto situato nei pressi della scuola e non molto lontano da casa sua; in quel pacchetto poteva riflettere da solo, dato che non ci passava mai nessuno, poteva tirare fuori il parchetto di sigarette, il suo unico amico, e fumare quante sigarette voleva.
Arrivato a scuola decise di aspettare che entrassero tutti, così non doveva avere le sue solite crisi di ansia sociale, che lo facevano star male dal punto di scappare di corsa da scuola e rifugiarsi a piangere in qualche posto tranquillo.
Erano finalmente entrati tutti, e quindi decise di entrare.
Passarono tre ore di lezione, le solite noiosissime lezioni, le chiamava lui, ed era giunto il momento di andare a ricreazione...o meglio...per lui ricreazione era stare seduto al suo solito banco posizionato in ultima fila vicino al muro, il più lontano possibile dai compagni, e mangiare lì, aspettando che i bulli venissero a rubagli la merenda e a insultarlo. Ma quel giorno non fu così. Aveva sentito delle urla e dei pianti provenire dai corridoi...erano i bulli che stavano picchiando un ragazzo con i capelli rosa, quasi come un chewing-gum. Yoongi per la prima volta in molto tempo uscì dalla classe per vedere che cosa stesse succedendo...vide un ragazzo pieno di sangue disteso a terra, con i suoi capelli colorati tutti scompigliati...ma decise di non fare nulla, e tornarsene in classe.Yoongi era felice che i bulli non tormentassero lui, almeno per un giorno, ma era anche dispiaciuto per quel povero ragazzo.
Dentro di lui si ripeteva:" Perché sono un egoista di merda che pensa solo a se stesso e che non riesce nemmeno ad aiutare un povero ragazzo " e stava male.
Finita la ricreazione arrivarono alla quinta ora...ora nella quale Min Yoongi si rifugiava in bagno a piangere e a pensare a che vita del cazzo che stava passando.
Era la sua routine giornaliera, tutti i giorni succedevano le stesse cose...
Chiese al professore se potesse uscire e lui annuì.
Andò in bagno e come al solito voleva rinchiudersi nel secondo posto...ma stranamente quel bagno era occupato.
Bussò alla porta del secondo bagno e subito dopo una vocina gracile e impaurita disse: "Occupato". Yoongi che non sapeva cosa fare, decise di chiedere al ragazzo:" Puoi aprire la porta? " E dopo un po' di tempo si sentì un rumore di una serratura che si apriva...
Yoongi trovò il ragazzo con i capelli rosa chewing-gum seduto sulla tazza del Water, aveva il viso rosso come un peperone, il piccolo naso con la punta rossa e lucida dalle lacrime, le guance paffute che erano ricoperte da un colorito rosa chiaro, gli occhi, i suoi stupendi occhi, che erano lucidi come l'acqua cristallina, il sangue che usciva dal suo naso, una piccola fessura che si era aperta vicino alle sua bocca...e infine...le sue labbra...le sue labbra che erano di un colore rosa, quasi rosso, molto gonfie, ricoperte dalle lacrime che gli scendevano dagli occhi, e bagnate anche dalla sua saliva che si poggiava non appena il ragazzo le "puliva" dalle lacrime...e a quella vista delle sue stupende labbra Min Yoongi non riusciva a resistere, voleva toccarle, voleva assaporarle...ma ovviamente si trattenne.
Dopo più o meno due minuti che Yoongi lo fissava, prese una decisione e disse:" Vieni, ti porto a casa mia così posso curarti "
Yoongi aiutò il ragazzo ad altari e si diressero verso la macchina di Min Yoongi, parcheggiata nel parcheggio della scuola.
Aiutò il ragazzo chewing-gum a sedersi e immediatamente si mise al volante e fece partire la macchina, pronto per portarlo a casa sua.
Per tutto il tragitto il ragazzo chewing-gum non parlò, era semplicemente appoggiato al finestrino dell'auto ad asciugarsi le lacrime.
Arrivati a casa, Min Yoongi stava per aprire la porta, ma prima di farlo, disse fra se e se:" Ma che cazzo sto facendo...sono etero...perché sono rimasto sbalordito dalle sue labbra, perché volevo e voglio tutt'ora assaporarle, perché sto provando dei sentimenti...devo lasciarlo fuori di casa, e si arrangierà..."
Ma dopo si disse: "Yoongi, non fare lo stronzo egoista che fai sempre, pensa un po' di più agli altri e non solo a te stesso, magari se dopo gli dai una mano diventerà tuo amico...mah...che sto dicendo, io non avrò mai amici...ma forse se lo aiutò starò meglio io e sarò meno stronzo di prima...tanto non ho niente da perdere..."
Dopo aver riflettuto, tirò fuori le chiavi e nel momento che si aprì la porta, sussurro a bassa voce:" Ah...Fanculo " e lo fece entrare.Tan Tan Taaaannnn... Cosa succederà ora??
Spazio autrice:
Ragazzi, scusate se sono stata assente per molto tempo, ma devo finire ancora i compiti e siamo già alla fine di agosto Yee...
Non ho aggiornato perché sono andata in vacanza e poi ho avuto dei problemi di famiglia...e non avevo neanche un'idea per un nuovo capitolo.
So che questo capitolo fa letteralmente cagare...ma non volevo lasciarvi ancora troppo tempo senza niente...
Tra l'altro sta uscendo Love Yourself Answer e sono in ansiaaaa...se stasera riuscirò ad aggiornare vi dirò le mie opinioni su questo comeback dei Bangtan.
Ora vi saluto e spero che vi sia piaciuto questo capitolo...anche se come ho detto fa CAGARE...
Annyeonghaseyo 💜
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Depression || YoonMin || • in PAUSA ||
FanfictionQuando un ragazzo di nome Min Yoongi soffre di depressione... L'unica cosa che lo fa star bene è Park Jimin, un ragazzo paffutello che viene preso di mira dai bulli a causa della sua reputazione... Min Yoongi tenta diverse volte il suicidio Park Jim...