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"Oggi è il grande giorno," sussurrò Zayn nell'orecchio di Louis mentre quest'ultimo si svegliava, allungando un braccio per colpirlo ma mancandolo di almeno un metro.

"Un buon motivo per cui ho bisogno di dormire, testa di cazzo," borbottò Louis, girandosi per affondare la testa nel suo cuscino.

"Ti prego Lou, ho bisogno del tuo aiuto. Mia mamma viene qua a pranzo e le ho promesso che mi sarei occupato del dolce se lei avesse preparato le lasagne per me."

Louis aprì gli occhi e alzò lo sguardo su Zayn, sospirando in esasperazione. "E per quale cazzo di motivo le hai promesso una cosa del genere, razza di idiota? Non riesci nemmeno a cucinare per mantenerti in vita, figuriamoci fare una torta."

"Il che è la ragione per cui ho fatto amicizia con te, un cuoco incredibilmente competente," spiegò Zayn sorridendo a Louis, il quale sbuffò e si tolse le coperte di dosso prima di alzarsi dal letto.

"Tira fuori gli ingredienti mentre faccio la doccia. Ci vediamo in cucina tra venti minuti."

"Sissignore!" gridò Zayn, salutando Louis prima di correre fuori dalla stanza lasciando Louis, che scosse la testa a causa del suo ridicolo migliore amico.

**

"Louis, sei veramente il migliore," ripetè Zayn mentre tirava fuori la torta dal forno, perfettamente cotta.

"Lo so ... non sopravvivresti senza di me Zayney."

Zayn sospirò al nomignolo, ma decise di non commentarlo, soprattutto perché Louis gli aveva già fatto un enorme favore. "Lo so, e ti prometto che ti terrò da parte un po' delle lasagne di mia mamma."

"Ah, sai come arrivare al mio cuore Malik," disse Louis, appoggiandosi una mano sul petto drammaticamente. "Però devo andare adesso. Divertiti con tua mamma."

"Sì, sì. Vai a dire a quel ragazzo che sei completamente innamorato di lui."

Louis gli fece l'occhiolino. "Lo farò."

**

Quando Niall arrivò al Westminster, rimase deluso dal fatto Liam non fosse alla scrivania della reception. Aprí la porta del corridoio che portava alla stanza di Harry; sorrise quando vide una testolina bruna familiare alla fine del corridoio, piegato dietro a diverse scartoffie che scriveva come un matto. Niall spuntò dietro a Liam e gli coprì gli occhi.

"Indovina chi sono," sussurrò nel suo orecchio, e Liam ridacchiò.

"Riconoscerei quell'accento ovunque," gli fece notare, e Niall arrossì leggermente. "Hai tempo per un caffè prima di vedere Harry?"

Niall lanciò un'occhiata al suo orologio. "Sì, certo." Disse, seguendo Liam lungo i corridoi dell'edificio. Quando Liam aprì la porta Niall esitò, intimidito dall'altra presenza nella stanza. "Posso?" chiese timidamente e Liam annuì, facendo scivolare un braccio attorno alla vita di Niall per spingerlo nella stanza.

"Hey Ed," disse allegramente, e l'altro ragazzo alzò la testa rossa.

"Liam, hey. Come te la passi?" chiese.

"Tutto bene. Questo è Niall comunque, il mio ragazzo. Niall questo è Ed ... è un infermiere del reparto di disturbi alimentari."

Niall annuì, non prestando molta attenzione, adorando il fatto che Liam lo avesse chiamato il suo ragazzo senza nemmeno doversi fermare a pensarci su, senza che i due avessero avuto bisogno di discuterne. Suonava bene pronunciato da quelle labbra, e fece sentire lo stomaco formicolare a Niall; un calore gli si diffuse lungo tutto il corpo.

The More I See You - Larry Stylinson // ITALIAN TRANSLATIONWhere stories live. Discover now