Il cane

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Hai aperto i lucchetti arrugginiti,

hai superato il cancello di ferro.

C'era un cane sdraiato lì, sul prato

guardava in alto per l'azzurro.

Annoiato, triste, non voluto.

Un biscotto dalla tasca hai uscito,

diffidava nell'avanzare e su lo sguardo,

incontra il tuo, e solo pace nulla più.

Sorride il cane verso di te

e una semplice carezza è oro.

Torni a casa ricordando il cane.

Il giorno dopo senti grattare.

Apri e trovi il cane, non vuole cibo,

vuole compagnia.

Entra e si mette nel tuo letto.

Non ti arrabbi, non ci riesci.

Lo guardi, trovi tenerezza nei suoi occhi.

Studi e lo ignori,

ma a lui sta bene così.

E' quello che vuole.

Il cane deve andare via e lo saluti.

Il cane torna e ritorna quasi ogni giorno.

Tu purtroppo parti ogni tanto

e lui gratta alla tua porta, invano,

tu non ci sei, tu gli manchi

ma forse lui non manca a te

Quando torni ti sorride,

vorrebbe dirti che gli sei mancato,

ma non può, ha paura.

Paura che tu non lo abbia pensato

Vengono gli amici e sorridono al cane,

ma lui non vuole i loro sguardi,

vuole il tuo.

Vai in un'altra stanza e lui ti segue,

vuole stare con te.

Un mese è fuggito ormai.

Il cane gratta alla tua porta

e tu la apri per l'ultima volta.

Ti abbassi al suo livello.

Hai una valigia in mano e dei libri,

lo guardi negli occhi, stai brillando,

un bacio sulla nuca e via.

Il cane ti guarda,

abbaia.

Ti giri un'ultima volta,

e sorridi

e vai senza voltarti.

Il cane sta lì fermo,

piange e sorride.

Ha perso l'uomo.

Sì, ora è solo,

lo sarà per molto.

Ma è contento.

Ha trovato in lui la libertà,

la felicità,

e può dire solo una cosa.

Grazie.


Per te che sono un caneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora