Prologo//Che ci crediate o meno questa è una catastrofe

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Parola del capitolo: procione

Mi trovavo in mezzo al viale di casa mia, con il mio amatissimo pigiama ad unicorno e un borsone con svariate cose che ero riuscita a prendere prima della 'catastrofe', ero circondata da mezzo quartiere il quale sentendo le mie urla isteriche nel vedere la mia povera casa andare in fiamme era corsa di fuori per farsi i cazzi miei ma come biasimarli, Amy Walker era il fenomeno da baraccone, la ragazza alla quale andava tutto per il verso storto.

'Tranquilla Amore, troveremo una soluzione.' Mi ripeteva mia madre mentre io maledicevo tutti i santi sotto voce.

Arya Collins, nonché mia madre o come la chiamavo io 'Hitler' , era in piedi di fronte a me con un grande sorriso.

'Mamma mi spieghi cosa sorridi? La nostra casa sta andando a fuoco e tu sorridi ma che problemi hai?!' Urlai spazientita dallo strano comportamento di mia madre, sapevo che aveva parlato con la signora Evans, la sua migliore amica nonché madre della mia migliore amica e sapevo che mi stava nascondendo qualcosa e sentivo che non avrebbe portato a nulla di buono.

'Sorrido perché ho appena trovato una soluzione' mi rispose lei con gli occhi luccicanti, in quel momento io sembravo l'adulta e lei la bambina, che vita di merda!

'E quale sarebbe?' Chiesi sperando di sentirmi dire che ci saremmo trasferite a Miami e che avremmo abbandonato per sempre Atlantic City e il New Jersey, non fraintendetemi amavo il New Jersey ma amavo ancor di più Miami e i ragazzi che si trovavano lì.

Ma la risposta fu totalmente differente da quello che avrei sperato, ma si sa Amy Walker è una sfigata!

'Andremo a vivere dagli Evans!' Sentii il mondo crollarmi addosso, non perché non volessi passare il tempo con la mia migliore amica, più che altro mi preoccupava il fatto di dover convivere con quel cavernicolo di Bryan Evans, non avrei mai sopportato di averlo sotto il mio stesso tetto e per di più odiavo stare in case che non erano la mia.

In casa mia potevo far quel che volevo invece a casa di April avrei dovuto rispettare determinate regole e diciamocela tutta io odiavo le regole!

'Amy, mi stai ascoltando?' Chiese mia madre distogliendomi dalla miriade di pensieri che avevo per la testa
'Certo, e sono pienamente d'accordo' risposi cercando di essere il più convincente possibile
'Bene allora sbrigati dobbiamo andare'
A sentir quelle parole sgranai gli occhi  "o porca farfallina sono così stupida!" Era la frase che ormai mi ripetevo da svariati minuti.

Mia madre dopo aver sentito quella frase aveva fatto i salti di gioia e non aveva perso tempo a prendere il suo cellulare e comporre il numero di Mary e neanche la signora Evans ci aveva fatto aspettare molto.

'Forza Amy è arrivata Mary muoviti o ti prendo a ciabattate!' Sbraitò mia madre
'Si ma stai calma, sai sono così entusiasta di andare a vivere con loro!'
'Ne sono contenta amore!'
'Mamma ero IRONICA'

Lei sbuffò sonoramente e come aveva detto mi rincorse per la strada con in mano una ciabatta così dovetti arrendermi e salii in macchina di Mary.

Che l'incubo abbia inizio!

🤓N.A:
Hello girls and boys!
Abbiamo conosciuto la nostra fantastica protagonista, nonché, Amy Walker!
Spero vi sia piaciuto, fatemelo sapere con una ⭐️ e un commento.
Vi amo
-Alice-

È solo una stupida storia d'amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora