Capitolo 4

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"Well I bet that you look good on the dance floor.

I don't know if you're looking for romance, or,

I don't know what you're looking for."

-The Arctic Monkeys


Ogni volta che si svegliava con quella sensazione di panico ben radicata, quell'ansia che gli solleticava la pelle del collo, Louis non riusciva mai a capire da cosa fosse stata causata. E ogni volta che capitava, si limitava a stringersi più forte al corpo dormiente di Joshua, strizzando gli occhi per scacciare via le lacrime, finché non scacciava quel senso di paura dai polmoni.

Gli incubi avevano sempre fatto parte della vita di Louis. Al suo risveglio non ricordava mai niente, ma quando era più piccolo, ogni volta, lo spavento lo riduceva ad un ammasso di lacrime e tremiti. La maggior parte dei bambini tendono a superare la paura per gli incubi, ma nel caso di Louis, questi continuavano a tormentarlo anche in età adulta, soprattutto nei periodi di stress o quando era troppo preoccupato. Era accaduto, ad esempio, quando si era trasferito a Los Angeles, anche se non ne aveva uno da mesi.

Fino a quel momento, a quanto pare.

Come al solito, il mattino seguente Joshua si mostrò ignaro dell'attacco di panico notturno del castano. E Louis non ne era sorpreso, dal momento che il più piccolo aveva il sonno pesante. Per questo motivo, decise che non valesse la pena mettere in mezzo l'argomento; non era il caso di farlo preoccupare di qualcosa che probabilmente non significava niente.

~

Probabilmente qualcuno gli aveva pizzicato il culo, ma non poteva biasimarli. Il suo sedere aveva un aspetto fantastico in quegli skinny jeans neri.

Finalmente riuscì ad attraversare la pista da ballo, infiltrandosi tra una massa di corpi sudati, e intravedendo nel mentre Rihanna, per poi scivolare sulla poltroncina accanto a Liam. Zayn e Niall si alzarono di scatto non appena lo videro arrivare, i loro occhi si illuminarono sotto le luci pulsanti del locale. Poco dopo, però, quando realizzarono che era a mani vuote, sui loro volti si dipinse delusione.

''Ci sono circa settemila persone in coda al bar,'' urlò Louis da sopra la musica assordante, ''credo che nemmeno un suicidio catturerebbe l'attenzione del bartender.''

Niall piagnucolò esageratamente, sprofondando nella sua postazione e alzando lo sguardo, come se qualche presenza divina lo stesse punendo personalmente.

''Sono così sobrio che credo morirò tra poco!'' brontolò il biondo, a quanto pare inconsapevole della sfilza di shottini vuoti che occupavano il tavolino. Difatti, sia Louis che Niall, avevano bevuto senza sosta non appena la loro auto privata era arrivata a prenderli. Erano rimasti seduti sui sedili posteriori, a bere champagne, lasciando alle bollicine di offuscare i loro pensieri, prima ancora di entrare in autostrada.

Joshua aveva chiesto a Louis di non bere molto per quella sera.

Sì, col cazzo.

E come se stesse ascoltando i pensieri di Louis, Niall cominciò a parlare dell'assenza piuttosto ovvia di Joshua.

''Giochiamo a questo gioco!'' annunciò con enfasi. ''Si chiama, 'indovina perché Joshua non è venuto questa volta.' ''

''Oh, oh, oh! Perché stavano mandando in replica the Vampire Diaries?'' tirò ad indovinare Liam, cogliendo la palla al balzo per distruggere Joshua.

''O forse perché non aveva fatto il terzo pisolino della giornata?'' propose Niall scoppiando a ridere.

''Aspetta no! Forse perché si trovava in un'ala della casa e le sue scarpe erano dall'altra parte?'' Liam scoppiò a ridere fragorosamente, guadagnandosi uno sguardo di disapprovazione da Zayn. A quel punto Louis si schiarì la gola e si alzò, pronto ad informare gli altri della scusa che aveva ripassato.

Time Bomb [Larry Stylinson || Italian Translation]Where stories live. Discover now