6. A cuccia!

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[Canzone consigliata durante la lettura: American Idiot-Green Day]

Didi's Pov

4 ottobre, ore 18:34

Non so cosa abbia combinato Jas, ma dopo devo assicurarmi che stia bene; anche se pensa che io sia apatica e non ci tenga a lui, non è così.

Appena se ne va, seguito da Tiffany Wally, rimaniamo io, Drew e...Rosalie.

-E tu che ci fai qui?- Mi chiede lui, inclinando la testa, con il suo solito sorriso.

Mi ha dato della persona orribile, perché mi sorride?

Questo tipo è strano davvero.

-Hai un minuto? Devo parlarti...In privato-sibilo, senza voltarmi verso la bionda.

-Diamond, per quanto avrai intenzione di evitarmi?- Mormora la ragazza, mentre sento i suoi passi farsi sempre più vicini a me.

Iniziano a tremarmi le gambe e mi manca il respiro, d'istinto stringo i pugni lungo i fianchi.

Dovrei dirle qualcosa? Ma cosa? Come? Non posso, la voce mi trema.

Drew lancia un'occhiata ad entrambe.

-Scusa, Rose, ma io e Dolly adesso abbiamo una faccenda in sospeso, ci si vede!- Esclama, mettendomi un braccio attorno alle spalle e trascinandomi via.

-Puoi respirare ora...- sussurra contro il mio orecchio, una volta che ci siamo allontanati.

Gli rivolgo un'occhiata interrogativa.

-Riconosco un attacco di panico quando ne vedo uno...- mormora, tra sè e sè.

-Mi chiamo Didi- lo canzono di nuovo, rilassando ogni muscolo e aprendo i palmi delle mani.

-Senti, Dolly, so come vanno queste cose: vuoi una seconda chance- rotea gli occhi al cielo, scompigliandosi i capelli.

-Come scusa?- Alzo un sopracciglio, perplessa.

-Tranquilla, si può fare, dopotutto sei una bella ragazza- mi fa l'occhiolino.

Mi sta ritornando la rabbia.

-Stammi a sentire, brutto mentecatto: mi hai offesa ieri e mi hai fatto incazzare, cosa ti fa pensare che io voglia davvero uscire con te?!-Sbotto, arrivati al suo armadietto.

-Ah, davvero? E allora perché saresti qua?- Fa un sorriso malizioso, pensando di essere ancora nel giusto.

-Perché sono arrabbiata!- Insisto, credendo che la faccenda sia ovvia.

-Non sto capendo- finalmente si fa serio e mi guarda, a braccia incrociate.

Mi massaggio la testa e prendo fiato, pensando alle parole giuste.

-Ti va un altro milkshake?- Mi sorride, vedendomi in difficoltà.

-Facciamo un bell'hamburger- ribatto, avviandomi all'uscita.

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ore 19:03

-Dunque?- Mi squadra da capo a piedi mentre mangia delle patatine, stravaccato sulla panca del fast food.

Finisco di sorseggiare la mia pepsi e mi decido a mettere le cose in chiaro.

-Sin da quanto ero piccola, diciamo che ho sempre avuto...Enormi difficoltà a relazionarmi con l'altro, a mostrare le mie emozioni, a dire apertamente tutto ciò che penso: diciamo che mi terrorizzava, letteralmente.
Da qualche anno mi segue anche uno psicologo, per aiutarmi, e stavo iniziando a fare dei significativi progressi...Poi, dopo l'anno scorso, improvvisamente tutto è peggiorato, e non sono mai stata così...Chiusa.- Faccio una pausa, concedendomi di guardare la sua espressione.

GRAVESWhere stories live. Discover now