( 03 ) 𝗖𝗔𝗣𝗜𝗧𝗢𝗟𝗢 𝗧𝗥𝗘

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𝗏𝗈𝗀𝗅𝗂𝗈 𝖼𝖺𝗇𝗍𝖺𝗋𝖾 𝗉𝖾𝗋 𝗍𝖾 𝖼𝗁𝖾 𝗌𝖾𝗂 𝗅𝖺 𝗆𝗂𝖺 𝗼𝘀𝘀𝗲𝘀𝘀𝗶𝗼𝗻𝗲, 𝗏𝗂𝖺𝗀𝗀𝗂𝖺𝗋𝖾 𝗂𝗇𝖽𝗂𝖾𝗍𝗋𝗈 𝗇𝖾𝗅 𝗍𝖾𝗆𝗉𝗈
𝖾 𝖼𝗈𝗇𝗈𝗌𝖼𝖾𝗋𝖾 𝗇𝖺𝗉𝗈𝗅𝖾𝗈𝗇𝖾, 𝖾 𝖼𝖺𝗆𝗆𝗂𝗇𝖺𝗋𝖾 𝗎𝗇 𝗉𝗈' 𝗌𝖼𝖺𝗅𝗓𝗈 𝗌𝗎𝗅𝗅'𝖺𝗌𝖿𝖺𝗅𝗍𝗈 𝗊𝗎𝖺𝗇𝖽𝗈 𝗉𝗂𝗈𝗏𝖾... 𝗌𝗂', 𝗏𝗈𝗀𝗅𝗂𝗈 𝖻𝖾𝗋𝖾, 𝗅𝗂𝗍𝗂𝗀𝖺𝗋𝖾, 𝖿𝖺𝗋𝖾 𝗉𝖺𝖼𝖾 𝖾 𝗉𝗈𝗂 𝗏𝗈𝗅𝖺𝗋𝖾 𝙘𝙤𝙣 𝙩𝙚.

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E te l'avrei voluto dire Changbin, che il tuo amore non era altro che un petalo di rosa che mi sfiorava la pelle del viso. La vedevo l'espressione nei tuoi occhi, da attraverso i finestrini scuri del bus, quell'espressione che un po' mi stringeva il cuore.

E il mio amore te lo volevo donare, volevo farlo intendere proprio come facevi tu, ti guardavo poco, quasi come non mi accorgessi di te, ma dio Changbin, ti avrei servito il cuore su un vassoio dai filamenti d'oro se solo avessi potuto.

I tuoi occhi mi formavano un cratere all'altezza delle scapole, avrei voluto poter ricambiare i tuoi sguardi e poi rivolgerti un sorriso imbarazzato. Ma quanto sarebbe stato strano? Non me lo potevo permettere, il tuo amore, non potevo proprio.

Lo sentivi il battito del mio cuore, Changbin? Eri così attento a tutto, mi chiedevo se quello lo avessi mai notato.

Ascoltami. Ascoltami Changbin. Per favore ascoltami. Apri le orecchie, ascolta le mie parole, ascolta i miei gesti, i miei sguardi, i miei respiri. Ascoltami. Tu, Changbin, la persona che vorrei accanto, ascoltami. Impara ad ascoltarmi, impara ad apprezzarmi. Tu, Changbin, apprezza il mio malessere, apprezza il mio cuore, apprezzami. Tu, Changbin, sapresti capire i miei gesti? Sapresti rispecchiarti nei miei libri?

12.10.2018

OCCHIAIE. ( CHANGLIX )Where stories live. Discover now