Stagno della Verità
Mi ritrovavo sempre a rispondere:
"Bene!" a quella stupida, futile domanda.
Per l'ennesima volta,
ero pronto a mentire.
Ancora una volta facevo a pugni
con le incessanti
e tormentanti onde
del mio lunatico stato d'animo.
Sapevo di perdere in partenza.
Mi chiedevo se fosse possibile
versare una sola lacrima
che asciugasse i miei pensieri.
Una cura che espiasse i miei errori
e un orologio da poter rompere
che potesse far cessare
il continuo
e distruttivo ritorno
mentale al passato.
Avere solamente
una goccia di forza
della primavera,
che dopo il gelido inverno
possa ancora una volta far fiorire le sue meraviglie,
nonostante le burrascose piogge.
Avrei bisogno di questo,
per poter dire di stare bene.
Come un nastro rotto,
avevo ripetuto nella mia mente tutto questo,
in un solo secondo.
Colui che mi pose la domanda,
sorridente aspettava risposta.
Con fare distinto,
poggiai la sigaretta alle labbra.
Lentamente espirai
e con sguardo ghiacciato risposi
"Si,tutto bene."
Jellish
ČTEŠ
Il giardino dei sentimenti
PoetryLa domanda più difficile che nella vita mi hanno fatto è: "Chi sei?". Tralasciate rispondere con nome e cognome, io non sono uno scrittore, io sono il mio cantastorie personale. Sono l'uomo di punta del mio dramma privato. Un dramma in cui spesso, n...
