Chapter 19- Leyla

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Guarda nei miei occhi,è dove si nascondono i miei demoni.
~Imagine Dragons


Will si svegliò di soprassalto.
Spalancò gli occhi cercando di mettere in ordine i pensieri della sera prima.
Per la prima volta da quando era arrivato in quella casa non c'erano stati i soliti incubi,ma una strana sensazione alla bocca dello stomaco.
Un blocco di ansia e terrore lo attanagliava rendendogli difficile anche solo respirare.
Prese un respiro profondo mentre le immagini della sera prima gli passavano davanti agli occhi.
Poi diede uno sguardo agli altri.
Angel era caduta dal divano ed era praticamente stesa sul fratello mentre lui cingeva la vita di Aileen.
Lilith era seduta immobile sul divano.
"Lil?",la chiamò il moro mentre si metteva seduto.
La rossa sembrò non sentirlo e rimase a fissare la parete davanti a sè.
Will si alzò un po' traballante in piedi e le si avvicinò.
"Hei. Lilith,cosa ti prende ora?",le mosse la mano davanti agli occhi e,notando uno strano rossore sulle sue guance,le poggiò una mano sulla fronte, "Miseriaccia.Non avevo mai visto un demone con la febbre.",osservò.

"Will,mi fa male la testa.", sussurrò la rossa appoggiando la testa allo schienale della poltrona mentre iniziava a tremare e le labbra assumevano una sfumatura violacea.
Will le si sedette accanto facendo attenzione a non calpestare gli altri stesi sul tappeto.
"Vuoi che ti porti in camera?"
"Will sento freddo.Io non sento mai freddo.",la voce della ragazza era quasi spaventata.
Il moro si rimise in piedi e la prese tra le sue braccia a mo' di principessa senza la minima difficoltà mentre Lilith si accoccolava al suo petto,poi salirono al piano superiore.
Mentre percorrevano il corridoio Lilith cominciò a sussurrare parole disconnesse.
Will spalancò la porta della loro camera e ,rapidamente,adagiò la fanciulla sul letto.
Aveva gli occhi chiusi e il viso ancora più pallido del solito,quasi cinereo, mentre le labbra erano ormai di una sfumatura violacea più che preoccupante.
Will la osservava dal suo buon metro e ottanta d'altezza ,corrucciato,mentre cercava di capire come fosse possibile.
La coprì con un paio di coperte e richiuse le finestre.
"Forse avrei dovuto avvertirvi degli effetti indesiderati dell'Arsadow.",dall'uscio della porta la voce dell'angelo giunse alle orecchie di Will come una pugnalata.
Il demone si voltò,"Che genere di effetti? ".
L'angelo gli sorrise leggermente aumentando l'ira del moro.
"Dimmelo,stupido pennuto.", Will era ormai a pochi centimetri dal biondino.
"Magari se me lo avessi chiesto diversamente avrei potuto anche farlo.", fu la risposta secca dell'angelo mentre faceva dietrofront e si richiudeva nella sua stanza.

Will si passò una mano tra i capelli.
"Lilith?", si sedette accanto alla ragazza e provò a chiamarla più volte ma lei sembrava diventare ogni secondo più pallida.
Il demone era sempre più preoccupato mentre fuori la tempesta infuriava.
La pioggia batteva intensamente contro i vetri della finestra che a stento non cedevano alla furia del vento.

Faceva freddo in mezzo al nulla.
La ragazza tentò di mettere a fuoco qualcosa ma non vi era alcunché da vedere.
Niente di niente.
Lilith iniziò a camminare,ma ,nonostante avesse ormai percorso qualche centinaio di metri, non aveva ancora incontrato una parete o un qualsiasi blocco.
Si guardò una mano e un urlo le scappò dalle labbra.
Stava scomparendo.
La sua dannata mano stava scomparendo.
"Non urlare.", una voce giunse alle orecchie della ragazza.
Nitida.
Divertita.
Impregnata di malvagità pura.
Lilith si girò.
Nulla.
"Non scherzare con me.", tentò di dire ma si sentiva sempre più debole.
"Oppure cosa farai?"
"Smettila.",Lilith ormai non riusciva nemmeno a stare in piedi.
La ragazza cadde in ginocchio.
Il capo abbassato mentre fissava le mani quasi trasparenti.
"La regina da parte si farà e al trono la legittima erede salirà",canticchiò la voce che sembrava provenire da ogni angolo.
Un rumore di catene trascinate.
Lilith spalancò gli occhi.
"Non può essere.",gracchiò la rossa scuotendo la testa.
Lilith alzò la testa e incontrò un paio di occhi neri incastonati in un viso a lei fin troppo noto.
"Adesso tocca a me divertirmi,mia regina.".
Le catene che legavano i polsi della ragazza dagli occhi neri caddero al suolo e si avvinghiarono ai polsi di Lilith che a stento riusciva a tenere il capo alzato e a guardare la creatura dinanzi a lei.
Era praticamente identica a lei,tranne che per gli occhi.
Avevano gli stessi tratti.
Lo stesso fisico.
Due copie identiche
"Ti prego,Leyla.Non farlo.".
Le parole di Lilith si dissiparono tra le tenebre mentre una risata riecheggiava attorno a lei.
La ragazza,stanca di combattere contro Leyla,si lasciò andare e ,cullata dal delicato suono del nulla ,scivolò in un sonno profondo.

Il clangore delle catene contro il pavimento fece sorridere Leyla.
La ragazza guardò la creatura svenuta ai suoi piedi e un moto di disgusto la fece allontanare.
Poi chiuse le due pozze d'inchiostro che le facevano da occhi.
"Med kraften som jag har fått till storm och natt, tar jag i besittning av vad som tillhör mig rätt",cantilenò per ben tre volte mentre le sue dita brillavano come piccole stelle di una luce sempre più accecante.
Attorno a Lilith,stesa al suolo,si levarono dei lunghi pali argentei ornati da rune e simboli di ogni genere.
"Så jag beställer, så det är gjort."
Le parole riempirono l'oscuro luogo dove le due si trovavano.
Leyla lanciò un ultimo sguardo a Lilith e poi scomparve.

"Lilith? Ti prego fermati. Svegliati.", Will stava scuotendo il corpo della rosso scosso da frequenti convulsioni.
Di tanto in tanto lei urlava e Will le stringeva la mano come a farle sapere della sua presenza.
Luxiel era tornato solo un'altra volta a sbeffeggiarli dicendo con il solito tono ,"Falla smettere di urlare. Infastidisce il fluire dei miei pensieri.".

Era ormai sera quando Lilith ricambiò la stretta di mano di Will.
Il moro subito le si avvicinò ancora di più,"Lil? Come ti senti? Ti fa male qualco-?".
Si bloccò appena lei aprí gli occhi.
Due pozze di petrolio cosi diverse dal verde prato che il demone era abituato a vedere.
Will inghiottì un grumo di saliva mentre lasciava la mano di quella che un tempo era Lilith.
"Cosa le hai fatto?",chiese mettendosi sulla difensiva.
La ragazza si alzò e si stiracchiò, poi guardò il moro ,"Mi riprendo ciò che è mio mentre mi è possibile.".
La rossa con un gesto della mano spalancò la finestra e,come se nulla fosse, si lanciò da essa.
Will la osservò,inerme,mentre lei spiccava il volo e cavalcava la tempesta.

Spazio autrice
Salve cari lettori✨
Spero che il capitolo sia di vostro gradimento, nonostante sia soltanto di passaggio.
Prima impressione di Leyla?
E, se vi interessa, ecco la traduzione dei suoi incantesimi:

-Med kraften som jag har fått till storm och natt, tar jag i besittning av vad som tillhör mig rätt:

con il potere concessomi dalla tempesta e della notte,io mi impadronisco di ciò che mi appartiene di diritto
-

Så jag beställer, så det är gjort:

cosí io ordino,cosí sia fatto

Gli occhi delle ombre Where stories live. Discover now