Troia.

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"Ma insomma, che razza di domanda è?" Chiese Alice, al limite dello scandalizzato, mentre Frank era piegato in due dalle risate sul divano.

"È una domanda legittima." Ribattè Sirius fingendosi indignato. "Il popolo vuole sapere, vostra maestà."

James, per dare corda al fratello, si inginocchiò ai piedi di Alice e cominciò a blaterare suppliche senza senso condendo i suoi balbettamenti di "vostra altezza, sua maestà" e altri appellativi del genere.

Alice non voleva collaborare, così Frank, asciugatosi le lacrime, si raddrizzò e annunciò che lui era il cucchiaio grande.

Scoppiò un putiferio.

Sirius e Remus festeggiavano sculettando fianco a fianco in piedi sul divano, mentre James e Peter tentavano di corrompere Frank a ritirare quello che aveva appena detto, fra le risate generali. Due prefetti del quinto anno furono costretti a domandare silenzio.

"Aah, la sconfitta." Mormorò James buttandosi sul divano a pancia in giù.

"Che succede?" Chiese Lily entrando in sala comune con due libri sottobraccio.

"Ahimè, fui sconfitto." Rispose James agitando lievemente le gambe, talmente lunghe che sporgevano per metà della loro lunghezza fuori dal divano.

Lily dovette sopprimere un sorriso. "La scommessa?"

"Già." Sirius, gongolante, si sedette sulla schiena di James, che non si lamentò nemmeno. "Detesta non avere ragione, povero Ramosuccio."

Era l'ultimo giorno di vacanze, e se non fosse stato per la famosa scommessa dei cucchiai, il morale sarebbe stato molto più basso. Nella sala comune di Grifondoro gli studenti si affrettavano a finire i compiti che durante le vacanze avevano ignorato, ma non Malandrini & company. Loro avevano da una parte già fatto tutto ciò che era stato assegnato, e dall'altra parte deciso che non avrebbero rovinato così le loro vacanze.

"Tanto peggio per loro." Aveva commentato Lily acida, due giorni prima di Natale, prima di scoprire che James stava due tavoli più in là in biblioteca piegato su un grosso tomo di pozioni.

"Fa i compiti?" Chiese stupita a Marlene, che si stava distrattamente arricciando una ciocca di capelli lunghi attorno alla penna d'oca.

"A quanto pare. Perchè non glielo chiedi?"

Lily non si era avvicinata.

Ma le sorprese non erano finite lì. Mentre Sirius, Marlene, Mary e Peter scorrazzavano per Hogwarts ignorando la mole di libri che li attendeva, James aveva chiesto aiuto a Lily.

"Non è che... Mi daresti una mano con questo tema di trasfigurazione? Di solito capisco tutto in classe, ma ero in dormitorio con la febbre e dagli appunti di Sirius riesco a decifrare sì e no due parole ogni dieci." Lily trovò carina la sua giustificazione (non che James avesse bisogno di giustificazioni in quel periodo) e lo aveva aiutato, due giorni prima che Alice e Frank tornassero a scuola.

Era stato un pomeriggio sorprendentemente piacevole per entrambi. Lily non ricordava di aver mai riso così tanto in vita sua. Avevano alternato momenti di studio serissimo e impegnato a momenti di aneddoti e scherzi, nonchè una pausa spuntino direttamente nelle cucine della scuola.

Se avessero detto a Lily Evans che durante il settimo anno a Hogwarts avrebbe apprezzato la compagnia di James Potter lei avrebbe probabilmente riso in faccia al malcapitato. Ma era incredibilmente vero. Dopo aver scaricato Adriana Smith, questa volta per sempre, James era in qualche modo maturato. O forse addirittura prima di mollare la Smith? Lily non lo sapeva.

La verità era che a James era successa una cosa, durante le vacanze estive mentre era in vacanza con Sirius e i suoi. Una cosa che lo aveva fatto pensare. E quanto James Potter si metteva d'impegno, riusciva a demolire anche i muri più alti nella sua mente.

Una Nuova Casa ~ Prequel De: Una Nuova Vita, I Malandrini Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora