OS Horror#1

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Nb. Per avere un maggiore effetto si consiglia la lettura con la musica che ho inserito qui sopra attivata.

15/11/1995

Era l'inizio di una giornata normale.

Una come tutte.
Nulla di spaventoso.
Sophia era andata a scuola,dove
tutto si era svolto normalmente.
All'inizio ridono,scherzano,non sapendo che tutto ciò prenderà una brutta piega;
e no,non parlo dei vari rimproveri,
a quelli sono già abituati tutti gli studenti,ma quello che all'inizio ai loro occhi sembrerà solo un normale annuncio di un normale campeggio ad Amsterdam organizzato dalla scuola col professore di educazione fisica si trasformerà in un incubo.

20/11/1995 ore 8.45

È iniziato il viaggio,quel maledetto viaggio in pullman,Sophia si è seduta accanto a Tess,la sua migliore amica.
Dopo essersi procurate il posto, Sophia prende il cellulare,mette le cuffie,preme play e stoppa tutto ciò che è al di fuori della musica, tutto ciò che è di troppo.

Ore 9.20

Non sono ancora arrivati ad Amsterdam, allora continua a sentire la musica ed inizia a canticchiare la sua canzone preferita sussurrandola:

"E prego,prego
anche se in fondo,
io non ci credo
che qualcuno senta e
apprenda le mie angosce,
io credo alla guerra
di coscienze in contrasto
dentro un'anima sola.
Siamo mille universi
dentro una sola pers-"

Sophia viene interrotta da Tess che pronuncia un sonoro "siamo arrivati" e guardandola sbuffa un "finalmente" appena udibile, Sophia al suo commento accenna un sorriso.

Mentre si incamminano per il campeggio Tess chiama la sua migliore amica per dirle che dormiranno insieme in tenda.

"Ragazzi!" li richiama il professore.
"Iniziate a sistemare le vostre tende" dice con aria leggermente cupa,è sempre stato molto strano come professore.

Sembra abbia sempre un peso sulle spalle,come se dovesse liberarsi,come se qualcosa lo mangiasse da dentro;prima piano,gustandolo poi più veloce quasi con voracità.
Ogni giorno è avvolto dai suoi pensieri,è come se un velo oscuro fosse al posto dei suoi indumenti e la sua aurea stesse annegando nelle tenebre.
È così che appariva agli occhi della nostra Sophia.

Probabilmente le persone così, avvolte da un vuoto tenebroso si capiscono solamente guardandosi.

Per i ragazzi il resto della giornata passa cercando di montare la tenda,sistemare i loro sacchi a pelo e cercare la legna per il fuoco.

Si fa sera e la classe, compreso l'insegnante si radunano attorno al falò organizzato dai ragazzi.

"Perché per passare il tempo non facciamo un gioco ragazzi?" propone Brett, nonché capitano della squadra di lacrosse della loro scuola,sapete il classico badboy dei film e dei libri.
"Si,perché no!"esultano loro all'unisono.
Perché potreste morire forse, mi verrebbe da dire.
"Cosa proponi Stevenson?" chiede Sophia con aria annoiata e lo sguardo perso, quello sguardo che la perseguita
"Cosa ne dite di obbligo o verità?" suggerisce lui.
"Mh ok.." dicono in coro, anche se poco convinti.

Vari giri dopo, arriva il fatidico turno, quello di Soph
"Ok,allora Harris obbligo o verità?" dice Brett guardandola con aria di sfida.

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