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Jenny la vestì con un vestito rosso lungo che lasciava molto a desiderare, dei tacchi neri e la truccó lievemente.
Jenny pensó solamente che poteva conquistare chiunque ed invece si teneva quel cesso del suo ragazzo.

<< Jenny ma tu? Non vieni?>>
<< Ho chiamato un taxi, dovrebbe già essere qui sotto. Il mio amico ti aspetta all'ingresso e ti darà una stanza. Buona serata tesoro e raccontami tutto domani>>

Lisa scese usando l'ascensore e salì nel taxi che senza prendere la via cominció ad avviarsi verso la via dove c'era questo hotel.
Ci arrivarono verso le 23.30, ringrazió il taxista che si rifiutó di essere pagato e scese trovando l'amico di Jenny.

<< Tu devi essere Lisa! Vieni pure con me>>
La portó davanti ad un bancone e le consegnarono la stanza 117 e lei si incamminó pensando che odiava quei tacchi e che avrebbe tanto voluto toglierseli.

Arrivó davanti alla porta e tiró un sospiro prima di mettere la chiave nella serratura ed aprire la porta.

<< C'è qualcuno?>>

Sentì un sospiro e poi il letto muoversi, in quel momento pensava che aveva sbagliato, è che non doveva assolutamente andare a quell'appuntamento al buio, che magari era un maniaco e che finiva violentata in quella stanza.

<< Sì.>> fu una voce roca a parlare, e a Lisa cominció a battere tantissimo il cuore.
Il ragazzo le prese la mano dopo essere quasi caduto addosso a lei e la portó, lentamente, ai piedi del letto.

<< È il mio primo appuntamento al buio..io...non so come comportarmi. In questi casi ci si presenta? Come si fa?>>

<< Se ti dicessi che, non posso dirti il mio nome la prenderesti male?>>

<< cosa sei, un boss della mafia?>>

Ebbe come risposta una risata, una di quelle che sembravano davvero vere.

<< Non so neanche io come ci si comporta...sono qui per fare un torto alla mia ragazza>>

<< Sono qui per fare un torto al mio ragazzo..>>

<< Benissimo direi, hai delle passioni?>>

<< Adoro il calcio, e la mia squadra del cuore è la juventus...sono legata a quella squadra sin da bambina, grazie a mio padre. È innamorato della vecchia signora! Però non ho i soldi per andare a vederla allo stadio...faccio solo la barista di un locale.. tu invece?>>

<< Quando ho del tempo libero vado con il mio migliore amico a giocare, ho anche due tatuaggi dedicati al gioco d'azzardo. Diciamo che cerchiamo di non sperperare i nostri soldi, ci teniamo. Lo facciamo solo per divertimento.
Anch'io amo il calcio, credo sia la mia vita.>>

<< Sei croato vero? Cioè...di quelle parti lì..>>
Lisa stava cominciando a sentirsi bene, come se lui fosse  un amico.

<<Perspicace, sì sono di Zagabria, sono qui per lavoro. Diciamo che non sono di Milano però, sono di Torino..>>

<<Mi ricordi tanto Mario Mandžukić.. sai credo che sia uno degli attaccanti più formidabili nell'ambito calcistico, mi trasmette così tante emozioni quando mette piede in campo... okay forse non ti interessa>>

<< È meraviglioso sentirti parlare... ma credo che questo letto ora vada sfruttato>>
Disse ridendo, passando poi una mano sulla guancia di Lisa, che sorrise.

Cominció a togliersi le scarpe e prima che potesse togliersi il vestito il ragazzo la fermó

<< Posso? >>

Lisa annuì ma poi si ricordó di essere al buio e risposte un sì molto sussurrato.
Il ragazzo le slacció il vestito e la appoggió delicatamente nel letto.
Lisa cercó il ragazzo e lo sentì poi appoggiarsi nel letto, gli prese la faccia e lo bació appassionatamente, mentre lui delicatamente le toglieva l'intimo e lei faceva lo stesso.
Fu una notte di fuoco per i due ragazzi, che lo fecero due volte, cadendo poi nel sonno.

La sveglia della ragazza suonó ed il ragazzo disse qualcosa nella sua lingua.

<< Sono stata bene.>>
<< Sono stato bene anche io, sai che possiamo prenotare la stanza di nuovo?>>
<< Al buio?>> << Certo, scendo prima io e lo faccio, domani alla stessa ora?>>

<< va bene...>> << chiamami 17, come le volte totali che lo faremo prima di scoprirci.>>

La ragazza rise, pensando che quel ragazzo gli ricordava sempre di più Mario Mandžukić.

Stanza 117 || Mario MandžukićWhere stories live. Discover now