✌🏻sign of victory✌🏻

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Non era strano che, dopo tre partite di seguito, la squadra di Yuta avesse vinto ancora

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Non era strano che, dopo tre partite di seguito, la squadra di Yuta avesse vinto ancora. I giocatori erano ormai sfiniti, alcuni festeggiavano per la terza vittoria consecutiva ed altri invece si deprimevano per la perdita. Yuta andò alle macchinette, si prese una bibita energetica e andò a sedersi vicino al suo amico Taeil che aveva assistito a tutta la partita con grande pazienza.

«finito, finalmente? Davvero non ne posso più!»

Disse con un tono ironico nella sua voce, aveva aspettato più di due ore per quelle dannatissime partite, era veramente stanco e l'unico suo pensiero era di tornarsene a casa nel proprio letto a dormire. Yuta, dal canto suo, voleva pure giocarne una quarta, ma in troppa pena per l'amico andò nello spogliatoio e si cambiò velocemente andando poi verso la testa di pomodoro.

«migliori giorno dopo giorno, neh Yuta?»

Il minore annuì ridacchiando per poi circondare le spalle dell'amico con il braccio, com'era solito fare.

«si esatto, così il coach mi proporrà come capitano della squadra ed io accetterò! Secondo te non sono troppo intelligente?»

Taeil alzò gli occhi al cielo, divertito dalla tanta allegria del suo migliore amico. Poi, si fermarono davanti all'appartamento del minore, si salutarono e Taeil tornò a casa sua lasciando il povero Yuta da solo annoiato.

Si fece una doccia veloce, non si fidava per niente delle docce della palestra...troppo sporche, secondo lui. Uscì dalla doccia con un asciugamano in vita e uno sulla testa che serviva per lo meno ad asciugargli minimamente capelli. Si mise un pantalone della tuta e una t-shirt e si mise a giocare al cellulare fin quando non si fece sera tardi ed andò a dormire tranquillamente.

Non stava facendo nessun sogno in particolare, tutto era tranquillo e non ci stava nulla che lo infastidiva. Mentre dormiva però, sentì dalla finestra dei vari ticchettii come se qualcuno stesse lanciando dei sassolini. Ignorava cercando di dormire ma dopo un po' quel rumore si infiltrò nella sua testa e il povero ragazzo giapponese si dovette alzare per andare a controllare cosa fosse. Aprì la finestra e si affacciò, nulla...almeno fin quando non notò qualcosa di bianco, sull'asfalto, che veniva illuminato dalla luce di un lampione.

Yuta era abbastanza incuriosito, sapeva che poteva benissimo trattarsi di un pezzo di carta, ma la curiosità prese la meglio su di lui e lo "costrinse" a mettersi le scarpe per scendere dal suo palazzo per capire cosa esattamente fosse quel pezzo di carta. Scese di corsa le scale, guardò al suolo e prese quel piccolo pezzo di carta, che giaceva sulla strada, tra le mani. Una foto. Era una piccola foto che ritraeva un bellissimo ragazzo che con le mani faceva il segno della vittoria.

Il ragazzo era abbastanza confuso: chi mai lascerebbe una foto in mezzo alla strada? Ma la domanda che gli passava nella testa era: chi è questo bellissimo ragazzo?

Dire che Yuta ormai se n'era infatuato ormai era scontato, lo trovava bellissimo in ogni dettaglio. Aveva dei capelli biondi che sembravano sofficissimi al tatto, due grandi occhi scuri e una t-Shirt bianca, come quella che Yuta stava portando in quel momento. Il ragazzo nella foto appariva sorridente, chissà chi avrà perso quella foto...

Il giapponese ritornò nel suo appartamento, mise la foto nella sua cartella e cercò di riaddormentarsi sperando che non arrivino altri "sassolini" a disturbargli il sonno.

Il giorno seguente andò a scuola tutto allegro, come il suo solito, e iniziò a chiedere in giro se conoscessero il ragazzo di cui si era infatuato. Tutte risposte negative. Taeil invece non vedeva il suo migliore amico da troppo tempo e decise di chiedere in giro di lui e molti di loro diedero la stessa risposta "sta cercando un tizio di una foto...non so". Taeil era visibilmente preoccupato, perché Yuta non gli stava dicendo più niente? Avrebbe potuto chiedere a lui!

Il giorno successivo si sentivano diverse voci per il corridoio, si diceva che Yuta fosse uscito pazzo e che si sia messo a chiedere anche in mezzo alla strada.

Passarono settimane e Taeil non sapeva minimamente che fine avesse fatto Yuta, alcuni dicevano che se ne restava a casa a contemplare la bellezza nella foto, altri dicevano che era finito al manicomio, teorie strampalate continuavano a fuoruscire dalla scuola e chi ne ha più ne metta.

Quello che non sapevano è che Yuta stava facendo ricerche su ricerche, su Facebook ed altri siti per capire chi diamine fosse quel ragazzo. Ormai era stufo, non ce la faceva più. Ripose nuovamente il suo "tesoro" nella cartella, cercando di non rovinarla, ed andò a dormire pensando al ragazzo che era raffigurato nella sua amata immagine.

Si addormentò profondamente, si erano fatte le 01:35 e ancora russava, fin quando però sentì per una seconda volta quel rumore assordante di quei bruttissimi sassolini. Si alzò di malavoglia, aprì la finestra e questa volta non notò nessuno. Curioso ancora di più per capire ora cosa ci fosse scese frettolosamente e, non sapeva per quale motivo, prese la foto.
Iniziò ad avanzare, guardando a destra, a sinistra. Guardava in ogni direzione possibile per capire chi diamine avesse lanciato quei sassolini che gli impedivano il sonno. Continuò ad andare avanti, ormai non aveva controllo neanche della sua mente e mentre avanzava verso la strada, non si rese conto che una macchina stava passando proprio in quel preciso momento.

Sul susseguirsi ormai il finale è ovvio, il ragazzo era morto sull'istante, i compagni di classe non sapevano cosa dire e tra tutti Taeil era quello rimasto più shoccato. Non lo vedeva da quelle tre partite di basket consecutive, non avrebbe mai immaginato che l'avrebbe trovato, esattamente due settimane dopo, morto.

Continuò a trattenere le lacrime, si allontanò dal posto in cui il corpo di Yuta giaceva a terra morto e notò un pezzo di carta...

La prese.
La girò.
Notò il protagonista di quella foto.
Era un ragazzo, tratti asiatici, capelli biondi che sembravano morbidi al tatto...occhi scuri...e con una mano faceva, non più il segno della vittoria, ma il numero 3.

❄️ | PHOTOGRAPHYWhere stories live. Discover now