chapter one 03/12/18

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Come ogni mattina, ormai da un mese mi sveglio e mi alzo.
Ma non con la testa, quella rimane sempre in un altro mondo.
Forse perche infondo, ho la consapevolezza che pensarci farebbe solo più male, anche se alla fine, ci penso sempre.

Vivo come in un stato di trance, da cui non posso, o non voglio svegliarmi.
Mi sono chiuso in me stesso ed ho smesso di andare a scuola.
A che mi serve? Le cose che servono nella vita non si imparano certo lì.
Non riesco a essere più lo stesso con le persone a cui voglio bene, non ci riesco proprio, non ho intenzione di rovinare tutto, ma è quello che sto facendo.
E non riesco a farci nulla.
Ci sono solo tre persone che sanno la mia condizione.

Federica, a cui voglio un'infinità di bene, ma ormai ho smesso di essere dolce e carino, è stata una delle prime a saperlo ed ha iniziato ad assilarmi dopo averlo saputo, mi è sembrato come se mi scrivesse solo perchè sono malato.
Ho iniziato ad essere davvero uno stronzo colossale, fino a deluderla, non ne vado fiero.
Mi dispiace davvero, ma sono troppo orgoglioso per chiedere scusa e mi faccio schifo per questo, anche per questi.

Ruben, l'unica persona con cui sono rimasto in contatto, ci conosciamo da sempre e quando gli ho raccontato tutto ha pianto, non l'ho mai visto piangere, ma poi mi ha trattato come sempre e l'ho apprezzato tantissimo.
È come un fratello per me, mi tira sempre su di morale, senza essere invadente.

Ed infine, Giulia.
L'ho conosciuta un mesetto fa, le scrivevo ogni giorno ma era fredda, ero convinto di stargli antipatico finchè non mi ha riscritto poco dopo, mi ha chiesto scusa per essersi comportata in modo freddo.
Strano, di solito le persone non se ne accorgono da sole e soprattutto non chiedono scusa.
Ho intuito subito che di lei ci si può fidare, siamo diventati amici molto intimi, purtroppo però l'ho conosciuta su un gruppo via whatsapp, di solito non do molta confidenza a chi conosco su internet, ma lei è l'eccezione.
Ormai parliamo ogni giorno, mi piace tanto, è una bellissima persona.
Ogni volta che cerco di allontamarmi, lei non me lo permette e devo dire, che è una cosa che non mi è mai successa, per me è come un meccanismo di difesa, ma lei sa sempre come tenermi lì con lei.
Quando le ho detto che ero malato di cuore e tutto il resto in chiamata, la sentivo soffocare i singhiozzi, ma ha fatto finta di essere forte, mi ha detto che le dispiaceva davvero molto e che lei ci sarebbe stata.
Rimpiango il fatto di averglielo detto solo sabato e non prima.

Mi fa ridere il fatto che il mio nome derivi da "ram", verbo arabo che significa "sognare", sono sempre stato un sognatore, il classico ragazzo con la testa fra le nuvole, ma come faccio ora a sognare se neanche posso vivere per più di due mesi?

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Ciao a tutti!
Ecco qui i primo capitolo, spero possa piacervi.
Grazie per l'attenzione e per il tempo che mi state dedicando.
Statemi bene ed amatevi.❤
-giorgeous

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⏰ Last updated: Dec 03, 2018 ⏰

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