𝓺𝓾𝓪𝓽𝓽𝓸𝓻𝓭𝓲𝓬𝓲

1.2K 91 54
                                    

jeongguk cercava disperatamente yoongi, poi vide un cerchio di persone attorno ad alte due.

gli venne spontaneo pensare ad una rissa, così si fece spazio tra la gente.

"come cosa ci faccio qui, amore? sono venuto a salutarti!" sorrise lo sconosciuto, verso yoongi.

"non posso salutare il mio ragazzo mentre lavora?" continua a sorridere, in modo quasi insistente ed esagerato.

jeongguk non se lo aspettava.

non si aspettava il dolore che stava provando al centro del petto.

sapeva benissimo che la vita non è una storia, che l'amore a prima vista e tutte le "cazzate varie" - come le definiva lui- non erano reali.

eppure in quel momento, provava dolore.

uno strano dolore lancinante.

tornò verso l'uscita, con sguardo impassibile e i pugni stretti.

"jimin, hai sniffato ancora?" sussurrò yoongi, prendendolo dal braccio.

il ragazzo chiamato in causa ridacchiò e corse verso l'uscita.

yoongi lo insegui, e jeongguk venne colpito dai due.

il minore strinse i pugni, jimin era fuggito.

prese il telefono, velocemente.

"jung hoseok, dio santo. scusa il disturbo ma vieni a prendere il tuo ragazzo che scambia la gente per te e non sta bene." strinse i pugni, tra l'innervosito e lo spaventato.

jeongguk aprì bene gli occhi, con un espressione definibile "da idiota".

hoseok, un suo amico o conoscente, gli aveva parlato del proprio fidanzato.

era un ragazzo con problemi di droga e mentali, ora tornava tutto.

a jeongguk venne voglia di abbracciare yoongi e saltellare nel paese delle meraviglie.

si passò una mano sulla felpa, per sistemarne le pieghe e si schiarì la voce.

"ciao yoongi." disse con il solito tono, scontroso e annoiato.

vabbè, lui ci aveva provato.

il minore saltò in aria:

"a-AVETE FINITO OGGI?!- oh..tu.. jeongguk?! c-cIAAAAO." rise, in modo davvero isterico, grattandosi la nuca.

il maggiore alzò un sopracciglio, aprendo la bocca come per chiedere se stesse bene, però poi scosse la testa.

inutile chiedere.

yoongi tornò al bancone, seguito dal più grande.

gli offrì qualcosa da bere, e quando venne a sapere che jimin stava bene, prese a parlare con jeongguk.

e si fece mattino, il bar si svuotò.

parlarono per tutto il tempo, mentre yoongs lavorava.

parlarono di cose principalmente inutili, come se per le cose importanti ci fosse tempo.

via la noia

via la tristezza

via la banalità.

finalmente qualcuno con cui parlare fino allo sfinimento, senza troppe domande.

senza troppe obiezioni.

senza pregiudizi o giudizi.

vanilla candy.Where stories live. Discover now