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[ aaattenzione: contenuti "forti" all'inizio del capitolo, se ti danno fastidio, salta.]

<< finn  >> lo richiamò l'uomo occhialuto dietro di lui. si girò di scatto, la voce gli fece tornare in mente dei flashback spaventosi:

" papà papà che stai facendo alla mamma! " urlò in preda dal panico il piccolo finn vedendo l'uomo picchiare brutalmente la moglie. " niente figliolo, torna a letto " lo congedò guardandolo dritto negli occhi e sbattendolo fuori dalla stanza.

"  sei un mostro! " pianse guardando l'uomo che molestava la madre. " no, non lo sono , sto solo facendo capire alla mamma che non deve andare a letto con altri uomini. " che c'è finnie? non vuoi finire nei guai vero? " indicò la cinghia di cuoio appesa al muro. " smettila! non mi spaventi più ormai " replicò facendosi coraggio. " ne sei sicuro? " lasciò la donna ormai mezza morta sul pavimento avvicinandosi pericolosamente a lui con la cinghia in mano.

" p-papà- " balbettò sei anni dopo guardando il padre girarlo brutalmente di schiena. " shh finn, piacerà a tutt'e due " il riccio capì le intenzioni del padre e iniziò a singhiozzare ad alta voce. " ho detto che devi strae zitto! " ringhiò penetrandolo brutalmente. un urlo sfuggì dalla bocca del ragazzo prima che perdesse i sensi.

 << rispondi moccioso >> disse freddamente mentre finn si girava. << d-dimmi p-papà >> << devo andare a fare delle commissioni, tornerò fra due orette circa, preparami la cena e lava i panni sporchi >> poi uscì di casa chiudendosi la porta alle spalle. sospirando finn corse in camera sua, chiudendo la porta a chiave e chiudendo le finestre cosicché l'aria gelida non l'avrebbe avvolto. alzò il materasso prendendo la lettere giallognola trovata nella cassetta della posta due giorni prima e la osservò. la scrittura era ordinata e grazione.. era femminile? la aprì lentamente per poi svelare il foglio di carta. era strano, non aveva amici, ne tantomeno una ragazza come amica. notò con stupore, aprendo la lettere, che la scrittura era maschile. lesse tutto quanto più volte per poi grattarsi la testa ridendo. << è impazzito >> sussurrò ripiegando la lettera e posandola sulla scrivania. passarono alcuni minuti e scattò in piedi afferrandola di nuovo. la cosa lo "attraeva" ed era strano che qualcosa attraeva finn wolfhard. 

" io non so se tu sia pazzo o cosa.

mio padre avrebbe potuto trovare la tua lettere e farmi nero si botte, ma così non è stato. non so che droghe hai assunto prima di fare questa pazzia. e no, non sono un'anziana che vive con cinquanta gatti. magari.. avrei voluto vedere la tua reazione che sarebbe stata timo "OMIODIO SCUSI SIGNORA NON MI DENUNCI". sono finn, finn wolfhard. nato e cresciuto qui da due genitori non del tutto normali. padre alcolista e violento. madre morta due anni fa per colpa di quello stronzo di mio padre. non vado a scuola, sono praticamente lo schiavetto di quel mostro. da una parte sono felice, posso svegliarmi alle ore beate e fare quello che voglio,io quando lui non c'è. cioè quasi sempre. il brutto è che non ho praticamente amici- ora ho te, credo. comunque nulla, mi sembri un tipo buffo e simpatico e la tua migliore amica è una pazza scatenata a parer mio. quindiii... piacere mio nuovo amico.

scrivimi presto eh!

                    -finn "

<< si sono impazzito pure io >> piegò la lettera, la mise in una busta copiando l'indirizzo, ci aggiunge una faccina sorridente e uscendo di casa lo mise nella cassetta postale aspettando con ansia la risposta da parte di quello strano ragazzo.


spazio autrice

yoooo.

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