te ne andasti alle dodici

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coaster- khalid

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coaster- khalid

Con il passare del tempo, non ti penso più così tanto come prima. Sarà il non vederti più, sarà il conoscere nuove persone, sarà qualsiasi altra cosa che mi distrae da te.
Sarà la mia continua ricerca di colmare i vuoti che hai lasciato quando sei andato via, sarà che ogni tanto mi torni in mente ma finisce lì: qualche ricordo e poi tanta tristezza.

In fin dei conti, per quanto tu potessi farmi felice anche solo guardandomi, sapevo che alla fine non mi guardavi come ti guardavo io.

Ero accecato dal sentimento che provavo e l'infatuazione ha gli abbaglianti così potenti che non puoi far altro che cadere nel baratro dell'amore.
Ma era veramente amore quello che provavo per te?

Sei stato il mio "primo amore", sì, ma se l'amore fa soffrire così tanto, io non voglio più provarlo.
Tutte le cose che ho fatto per arrivare a te, non mi hanno portato da nessuna parte, tu non ci sei mai stato, non sei mai stato fermo, non hai mai lasciato che nessuno ti raggiungesse.

Il solito cliché del ragazzino nuovo che si innamora del ragazzo più popolare della scuola e che crede di poterlo cambiare con il suo amore è realizzabile solo nelle serie tv, nei film e nei libri. Qui siamo nella vita reale e come poteva uno come te notare uno come me?
Avremmo fatto invidia, però.

Invidia era ciò che provavo io quando ti vedevo in compagnia dei tuoi amici, quando se ne aggiungevano ancora altri e quando ti abbracciavano o ridevano con te.
Non era solo invidia, era anche sollievo nel vederti sorridente con loro e, diamine, quanto avrei voluto che sorridessi anche a me!
Quando si trattava di te, per me era come essere su una montagna russa senza fine che dura però qualche secondo: l'euforia svanisce quando realizzi che è tutto finito, o nel mio caso, tutto finto.
Tuttavia, ho continuato ad andare su queste montagne russe per due anni, solo per vivere attimi che speravo mi portassero da te, ma mi hanno solo lasciato a testa in giù nel punto di massima.

Andare avanti sembra più difficile quando la persona che ami va più veloce di te, immagina tu quanto tu andassi veloce, dato che per te ero solo uno dei tanti volti della tua scuola.

Vorrei tanto non essere venuto quel giorno a scuola, vorrei non averti visto in quei pantaloni neri e quella camicia scura, vorrei non aver mai desiderato di toccare i tuoi capelli o di sentire il tuo profumo. Vorrei non averti riservato tutto me stesso, quando tu neanche sapevi il mio nome.

Prima ti pensavo sempre, mi chiedevo "chissà cosa starà facendo" o "chissà con chi sarà", ma finivo per scuotere la testa e tornare a fare i miei compiti o a cambiare canzone. Perché, prima, eri in ogni cosa, ora lo sei un po' di meno.

Quel mattino ti avevo visto arrivare con un enorme cappotto nero che copriva il tuo corpo minuto e una tazza fumante di caffè che stringevi per riscaldarti le dita. Io non avrei esitato a riscaldarti, avrei voluto scioglierti e darti tutte le attenzioni che sono in grado di dare.

Ma tu le mie attenzioni non le meritavi, anche se in fondo allora ero convinto del contrario.
Forse non eri quello per me, ma infondo volevo che tu lo fossi.
Volevo che tu lo fossi anche quando era schioccata la mezzanotte del primo gennaio, volevo che lo fossi mentre guardavo il cielo nero senza stelle, volevo che lo fossi mentre esprimevo il mio desiderio di compleanno.
Ma ora sono convito che quando desideri una persona così tanto, corri il rischio di non averla.

Devo ammettere, però, che la colpa è anche la mia. Mi lamentavo degli sguardi vuoti che mi rivolgevi, ma quando provasti a parlarmi restai in silenzio e fermo.

"Jimin, ma perché cazzo non gli rispondi se ci tieni così tanto!" si era arrabbiato ancora una volta Taehyung, che, ancora una volta, mi aveva salvato rispondendoti lui al posto mio.

"È proprio perché ci tengo così tanto che non voglio far nulla. Voglio conservare l'idea che ho di lui e l'idea dei miei sentimenti." mi girai verso di te, guardandoti andare via con i tuoi amici.

Sai, io credo nel destino e sono sicuro che mettendo a confronto i nostri, possiamo definirli come delle rette incidenti. Magari fossero state parallele! Ci siamo incontrati una volta e non ci incontreremo più, eppure io credevo sul serio che avremmo viaggiato sulla stessa direzione e verso, ma tu hai deciso di stravolgere tutto.

Quel giorno c'era una festa a cui non andai, perché era il compleanno di mio nonno, ma ero tranquillo, non mi dispiacque più di tanto, non sono mai stato un tipo festaiolo, difatti era difficile per me sciogliermi in pista.
Su Instagram vedevo sempre le stesse storie con alcolici e gente che si muoveva ammassata, mi ricordo di aver trattenuto il fiato prima di aprire la tua. Presentimento?
Portai una mano al petto quando vidi la foto che avevi postato.
Non avrei mai voluto vedere realmente te baciare un'altra persona, non avrei mai voluto che le mie paure si realizzassero.
Alla fine, di cosa mi lamentavo?
Tu non eri mio, non lo eri mai stato.

Quanti pianti la mattina prima di venire a scuola! Mi chiedevo sempre quale jeans mi risaltasse di più, quale maglia ti sarebbe potuta piacere e se il nuovo taglio di capelli ti sarebbe piaciuto. Avevo una paura tremenda di non piacerti, come se non piacendo a te, non sarei potuto piacere a nessun altro. Ma tu mi guardavi di sfuggita, non prestavi molta cura a dove posavi lo sguardo, non sapendo che quella noncuranza valeva giornate di felicità per me.
Mi chiedevo se ci fosse qualcosa che potevo fare per farti pensare a me, se nascondere le mie insicurezze e mostrarmi per attirare la tua attenzione mi avrebbe fatto sentire meglio.
Adesso mi sento meglio, adesso mi sento speciale; non ho da impressionare nessuno, ma anche se ci fosse qualcuno, io non ci terrei, so di valere di più delle domande che mi ponevo sul mio aspetto- se questo potesse piacere agli altri-, so di valere di più.

Te ne andasti alle dodici, era l'ultimo giorno di scuola del tuo ultimo anno. Sapevo che probabilmente non ti avrei rivisto più. Ti guardavo con gli occhi lucidi, sapevo mi saresti mancato.
Ora, più che altro, mi manca quella quotidianità che era legata a te: cercarti nei corridoi di scuola, aspettarti all'uscita e pensarti quando ascolto alcune canzoni o leggo alcune frasi.

Quando sei andato via, hai portato tutto con te e sono grato che tu l'abbia fatto, Min Yoongi, ma, nonostante ciò, sei ancora fottutamente difficile da dimenticare.

Ti penso di meno, ma non ti ho dimenticato.

E per questa notte ancora, non sarai tu ciò a cui penserò.

———
non so cosa dire, spero vi piaccia, questa os è più vera di quel che sembra.

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⏰ Última actualización: Dec 29, 2018 ⏰

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i don't wanna love you anymore | OS yoonminDonde viven las historias. Descúbrelo ahora