CAPITOLO 7

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Lo portò in una specie di clinica privata, il medico era suo amico e avrebbe riservato a Tony le migliori cure, gli fece tutti gli esami e dopo averlo medicato lo lasciò riposare in una stanza, dove ebbe modo di confrontarsi con la donna.

"Posso farti una domanda scomoda?" Esordì.

"E quando mai non ne fai?" Rispose di rimando, anche se sembrava impassibile in fondo si divertiva con lui.

"Perché te ne sei andata?"

Sapeva che avrebbe ricevuto quella domanda ma non si era preparata una risposta "Beh,,,dopo quello che è successo e che è stato detto in sala interrogatori volevo cambiare aria per evitare altri guai." Era brava a mentire solitamente ma con lui era una pessima bugiarda.

"Ziva, ho letto la lettera e sai meglio di me con quali parole finisce, dimmi la verità per favore."

La verità era che Ziva, innamorata di Tony e conoscendo la regola numero uno dell'ufficio che vietava ogni frequentazione, stava iniziando a stare stretta in quella situazione così scrisse quella lettera dove gli dichiarava il suo amore e, se lui fosse venuto a cercarla disobbedendole, sarebbe stata la prova che ricambiava i suoi sentimenti e al diavolo il regolamento, in caso contrario sarebbe rimasta in Israele a farsi una nuova vita.

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