The One Where They Slept Together

4.1K 310 296
                                    

Dopo svariati tentativi da parte di Draco di opporsi a indossare la divisa di Grifondoro, riuscí a convincersi che quello era l'unico modo per contattare Potter e mettere fine a quella ridicola disavventura. Aveva già pensato a come sarebbe stato bello tornare al freddo umido ma accogliente della sala comune di Serpeverde nei sotterranei, al posto dell'altissima Torre di Grifondoro. Nei suoi sogni tutto combaciava, ma considerare il fattore Potter non era facile - visto che lui era pressoché imprevedibile.

Per fortuna Draco conosceva Pansy e sapeva, dopo sette anni, qual era la prima cosa che faceva sempre dopo aver ricevuto una delusione - e, di conseguenza, dove trovare Potter.

Scese velocemente le scale del dormitorio e si ritrovò nella sala comune di Grifondoro. Non era tardi, ma la cena era passata da qualche ora e il sole era ormai da molto tramontato dietro le colline che circondavano la scuola. Draco dovette ammettere che il calore del camino sempre acceso dava qualcosa di familiare e accogliente a quella stanza. Le poltrone sformate, i divanetti posti in modo casuale, i libri aperti sui tavoli e i tappeti. Era tutto così diverso dalla sua realtà che per un attimo si concesse di immaginarsi come sarebbe stato tornare in quella stanza con una Coppa di Quidditch in mano o dopo aver finito gli esami. O dopo aver appena sconfitto il Signore Oscuro.

Quel pensiero lo turbò. Per l'ennesima volta, quelli non erano affari suoi - la sua vita era stata l'opposto. Per lui tornare nel suo dormitorio dopo aver ricevuto il Marchio Nero era stato l'unico appiglio, l'unica salvezza. Hogwarts, in realtà, era stato il suo vero posto sicuro.

Uscí dalla stanza e percorse i corridoi freddi. Credeva che Potter sarebbe stato nelle cucine a prendere qualche dolce per Pansy, ma aveva trovato solo una serie di elfi domestici indaffarati o vagamente ubriachi. Pensò di tornare nella Sala comune, quando qualcosa lo distrasse. Era veloce, come un lampo di luce. Si avvicinò con diffidenza alle finestre, e quando capí di chi si trattava non riuscì a trattenere un sorriso.

All'improvviso qualcosa dentro di lui accelerò e sentí l'adrenalina iniziare a scorrere più veloce nelle vene. Potter poteva trovare mille modi per attirare la sua attenzione e Draco avrebbe potuto immaginarseli anche tutti, ma lui avrebbe sicuramente scelto il numero mille e uno. Perché nella vita di Potter, al contrario della sua, nulla aveva mai seguito uno schema preciso. E come conseguenza le regole non erano il suo forte.

Pochi minuti dopo, Draco era sceso negli spogliatoi ed era salito in sella alla sua scopa - perché Potter, da vero bastardo quale era, non aveva nemmeno avuto il buon gusto di lasciargli la sua firebolt. Si dette una leggera spinta e appena i suoi piedi lasciarono il suolo si lasciò andare in un respiro profondo, riempiendo i polmoni di aria ghiacciata.

Sfrecciò in avanti per non lasciare che il freddo lo congelasse. Vedeva tutto di sfuggita, troppo concentrato sulla sensazione di vuoto che aveva nel petto. Un vuoto positivo, il tipo di vuoto delle montagne russe. Il tipo di sensazione che ti fa semplicemente sentire vivo.

Fece un po' di giri attorno al castello e quando raggiunse Potter le stelle ormai erano spuntate nel cielo. Draco non aveva mai volato di notte, e fu così sorpreso di sentirsi così felice per il solo fatto di poterle guardare che si dimenticò di qualsiasi circostanza e sorrise persino a Potter.

"Ti hanno drogato, Malfoy?" chiese Potter, piegando l'angolo della bocca all'insù.

Draco abbassò lo sguardo su di lui e arrossí, colto sul fatto. "Non essere ridicolo. Tu, piuttosto" lo indicò alzando il mento, assottigliando lo sguardo. "Sei una primadonna o cosa? Mandare un semplice biglietto era troppo banale per il Salvatore del Mondo Magico?"

"Ma ci sono riuscito, giusto?" Potter ridacchiò.

"A fare cosa?"

"A farti uscire dalla mia Sala Comune, di cui sembri esserti innamorato"

Amortentia. ||Drarry ffWhere stories live. Discover now