Ipocondria

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Lunedì sera

Mi infilo sotto le coperte e tac! Fitta alla testa. Allora picchietto le dita sul letto e cerco di coordinare le mani in movimenti complessi per testare la capacità del mio cervello di rispondere agli impulsi: sembra tutto ok. Come mi chiamo? Che giorno è oggi? tretigricontrotretigri. 
Non è un ictus, menomale. Ma che poi, come si fa a 23 anni ad avere un ictus? Insomma, vado in palestra, mangio abbastanza bene, mi muovo, cerco in modo ossessivo di scongiurare ogni
eventualità nefasta. 


Martedì mattina

Sono le sette di mattina e devo andare a prendere il treno, mi vesto e cerco di essere il più minimalista possibile nel mio riempire lo zaino: amuchina, portafoglio, cellulare. Cerco un profilo basso e non esco dalla comfort-zone, mi spalmo il deodorante per non sudare dalle ascelle. Indosso la mia solita felpa e, sotto, la solita t-shirt, i soliti jeans e le solite scarpe. Sembra tutto perfetto, nulla può sconvolgere il mio equilibrio. Salgo sul treno, mi siedo sul sedile più illuminato dal sole perchè mi piace ricevere i raggi in pieno volto, mi rilassa una cifra. Ah! Che cos'è? Un dolore al petto, ma non al petto tipo fitta intercostale. No, è verso il centro dello sterno e lo sento anche quando non respiro. Merda! E adesso cosa faccio? E se fosse un infarto? Se muoio adesso? Non ho praticamente fatto niente della mia vita, e non ho neanche salutato i miei uscendo di casa stamattina! E la mia ragazza? No, dai, coraggio, pensa ad altro. Meglio fare una ricerca su google forse, c'è quel sito lì, MEDICITALIAPUNTOIT in cui la gente ipocondriaca come me fa un sacco di domande interessanti ai medici e loro rispondono sempre!


Qualche istante dopo

 Forse non è stata una grande idea usare internet, ora sto peggio di prima. Che cos'è l'aneurisma cerebrale? E l'aneurisma dell'aorta? E l'arresto cardiaco? La morte improvvisa? No, dai, non si può morire così senza motivo. E se muoio come faccio ad accorgermene? Non ho neanche il tempo di chiamare qualcuno. Ecco che inizio a sudare, non ora ti prego, non ora. Devo andare all'università, dovrò asciugarmi, non posso farmi vedere così unto. Mi sento svenire e non posso darlo a vedere perchè tutti e 4 i posti accanto e di fronte a me sono stati occupati da persone mentre ero chino sul mio smartphone. 


Martedì sera

Stasera esco con un mio amico, il martedì è il suo unico giorno libero. Si va in città, una cosa semplice, senza pretese. Sono pronto, salgo in macchina e dopo mille raccomandazioni di mia madre che ancora mi risuonano nella testa accendo il motore. Faccio duecento metri e arrivo alla strada statale. E' buio, non c'è nessuno.

Quella strada si immette in una superstrada: che ansia le superstrade.
Accidenti, mi sento un formicolio strano, che cos'è? Sto guidando, non posso fermarmi. Se perdo il controllo adesso sono fregato, mi vado a schiantare. Devo mantenere il controllo ma più mi impongo di farlo, più lo perdo. Concentrati sulla strada, Davide, coraggio.
La gola si stringe, non ho saliva e sento un impellente bisogno di deglutire. Ok, tre due uno... giù la saliva! E' andata bene... ma perchè devo di nuovo deglutire? non riesco a smettere, se non lo faccio per 10 secondi sento di impazzire, di perdere il controllo, di soffocare. E' un illusione, il controllo è un illusione ma io non riesco a uscire da questo tunnel. 
Sono arrivato in città, il viaggio è stato un'impresa, ma sono vivo.



Giuro che ce la sto facendo.


IpocondriaWhere stories live. Discover now