Capitolo 8

8.7K 337 50
                                    

Arrivò il il giorno dell'uscita.

Lidia e Anna erano venute già alla mattina, si sarebbero preparate a casa mia. Fu divertente. Lidia mi consigliò su cosa mettere. Gonna,pantacollant e maglietta con cardigan e stivaletti. Trucco e via.

Alessandro e Marco dovevano venire a prenderci, gli indicai la farmacia. Col cavolo che vedevano dove abitavo. Mentre il ragazzo di Lidia ci avrebbe aspettato al bar a Castelfranco.

Borsa in mano e uscimmo. Arrivati alla farmacia, e fu disastro. Micene stava arrivando con Argo. I due ragazzi scesero dalla macchina e ci vennero a salutare, Marco si mise davanti a me a parlare. Micene ci osservò e arrivò di corsa, seguito da Argo che non capiva la reazione del compagno.

Si mise dietro di me, ritto e fissava Marco con odio profondo. Marco si schiarì la voce.

<<Micene?>>che cavolo faceva?

Mi prese per un braccio e mi porto un po più in la. <<Esci con quei tipi? Da dove sono spuntati?>>

<<Sono amici Micene!>>

<<Eva conosco tutti i tuoi amici.>> era arrabbiato, mi girai verso di loro. Argo parlava con Lidia e Anna. Tornai a concentrarmi su Micene.

<<Ma che diavolo vuoi?>>

<<Hai visto come ti fissa quello? Non mi piace!>>

<<Non è affare tuo.>> non mollava. <<Invece si. I tuoi ci hanno chiesto...>> lo interruppi. Non era possibile tutto questo. Era matto!

<<Chi cavolo sei tu, per dirmi cosa fare?>> ora lo ero anche io.

<<La persona che ti vuole più bene!>> rimasi spiazzata, era carino quello che mi aveva detto, ma odiavo che qualcuno mi dicesse cosa dovevo fare e chi frequentare.

Marco ci raggiunse, pessima idea.

<<Senti bello, dobbiamo andare!>>

Micene lo fulminò con gli occhi.

<<Lei non va da nessuna parte!>> lo guardava in cagnesco e mi vergognai un sacco. Sarebbero partiti calci e pugni.

<<Non è la tua ragazza!>> gli posò la mano sul braccio, pessima idea, Micene lo guardò fisso. <<Levami quella sudicia mano di dosso!>>

Marco rise, ma non tolse la mano. Arrivò un sinistro, il ragazzo volo a terra.

<<Micene!>>urlai.

Alessandro voleva correre dal suo amico ma Argo lo afferrò al collo e lo trattenne contro la parete. Le mie amiche erano scioccate.

Micene guardò il ragazzo dall'alto, lo sguardo serio.<<Ti avevo avvertito che non dovevi toccarmi!>>

<<Micene smettila! E... Argo, mettilo giù!>>

Argo lo lasciò andare, e il ragazzo corse dal suo amico che era ancora a terra. Micene sorrise ad Anna e a Lidia, che sorrisero a loro volta, prima di scoppiare a ridere.

Marco e Alessandro salirono in macchina, così come Lidia e Anna, io rinunciai, era meglio, non credo mi volessero ancora. Li salutai, e tornai a casa con loro.

<<Senti Eva...>> lo zitti, corsi in casa, non volevo spiegazioni, era stato un imbecille. Lo odiavo. Aveva rovinato una giornata intera.STRONZO!

Suonò poco dopo il campanello, aprì la porta e gli mostrai il dito medio.Di tutta risposta posò le mani sul cancello, lo voleva saltare.

<<Non provare a saltare quel cancello!>> ecco fatto lo aveva saltato.<<Odio quando fai così! Non puoi saltare i cancelli degli altri!>> rise, facevo così tanto ridere?

Occhi BluWhere stories live. Discover now