Parte 1

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Dublino era sommersa da una forte pioggia, che sembrava un nuovo diluvio universale, le carrozze avevano difficoltà a muoversi lungo Capel Street. 

La via aveva poco da offrire tranne che per il pub Sinhill Gate, un luogo di ritrovo per tutti quelli che volevano distrarsi dalla rudimentale vita che regnava nel XIX secolo.  

Un signore ben vestito attraversò la strada, velocemente, per raggiungere il rinomato pub, la cui luce interna illuminava parzialmente la strada.

Entrò e si tolse il cappello, aveva un viso regolare, con dei sottili bassi che faceva risaltare le sue sottili labbra; il pub odoravo di fumo, birra e qualche profumo francese.

Passando tra sedie e tavolini, arrivò al bacone e ordinò un boccale di birra e accese la sua pipa.

Si guardò intorno e notò come tutti gli altri si divertivano con semplicità: chiacchierando, ridendo, fumando e bevendo. Si respira aria di festa, di spensieratezza nonostante quel tempo lì fuori.

Il visitatore osservava attentamente, e fu rapito da una strana immagine: in un angolo remoto del pub, il più interno, il più nascosto illuminato da una mezza candela consumata sul tavolo, c'era un uomo che abbracciava la chitarra e fissava il suo bicchiere vuoto.

L'espressione che aveva, triste e cupa, colpì il visitatore, sembrava un estraneo in quel posto dove regnava la gioia, sembrava che non volesse avere contatti con gli altri ma anche gli altri con lui incuriosito chiese al proprietario <<Chie' quella persona li' nascosta? Perche' fissa quel bicchiere?>>.

<<E chi lo sa, ho provato tante volte e non mi ha mai risposto, rimane li seduto per ore, anzi una volte mi rispose recitando la sua ballata>> disse il proprietario del pub.

<<Una persona strana>> replico' il visitatore <<che tipo di poeta e'? Romantico? Rivoluzionario? Nostalgico>>.

<<Nessuna di quello che hai citato. Ripete sempre la solita, da quasi dieci anni e l'accompagna con la sua chiatarra e si diverte ogni volta sempre di piu'>>.

<<Come si chiama questa ballata?>> il visitatore ne voleva sapere dipiu'.

<<La Ballata Dell'Uomo Che Inganno' Il Diavolo>>.

Il visitatore rimase in silezio.

<<Senza parole eh?>> disse il proprietario << dovresti sentire il resto, lei e' il signor?>>

<< Doe>> disse il visitatore.

<<Americano?>>

<< L'accento e' difficile da nascondere, vero?>> scherzo' il visitatore << sono di Portland, Maine>> si scolo' quello che rimaneva nel boccale << mi piacerebbe ascoltare la ballata>>.

<<Signore le consiglio di evitare, non immagina quante persone ho visto uscire velocemente dopo aver udito la ballata>> disse il proprietario.

Il visitatore, Mr. Doe, si avvicino' al poeta e con un po' di imbarazzo chiese di poter ascoltare la sua ballata ma non ricevette risposta.

<<Prima devi riempire il bicchiere>> disse il proprietario <<altrimenti rimarra' a fissare quel dannato bicchiere per tutto il tempo>>.

Appena il bicchiere fu riempito con del buon whisky irlandese, Mr Doe si sedette di fronte al poeta e poso' il cappello sul tavolo.

Il primo gesto del poeta fu di spostare la chitarra, che aveva sul grembo, per prendere il bicchiere; un piccolo sorso e lo rimise sul tavolo, impugno' la chiatarra e inizio' a suonare le prima note, che anticipavano:

La ballata dell'uomo che ingannò il DiavoloWhere stories live. Discover now