LA BALLATA DELL'UOMO CHE INGANNO' IL DIAVOLO

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La storia che sto per cantare

e' vera e rappresenta il male

di un uomo che amava ammazzare

vittime in maniera brutale.

Il suo viso non si vedeva,

tranne i suoi grandi occhi neri

che con la lama con cui uccideva

si faceva seri.

Un filo logico, lui, non aveva,

nel scegliere gli anelli

che colpiva con affillati coltelli

e con gioia rideva.

Teste mozzate, laghi di sangue, occhi rimossi;

di qualsiasi eta', sesso e ceto a lui non importava,

la paura, l'angoscia, la disperazione ormai regnava

in una citta' devastata.

La sua superbia fu l'unico errore

che con il di' di luna piena,

uccidere, in quella via, non doveva

dove occhi estranei videro l'orrore.

Nella fuga, s'incammino' in una via semi oscura

dove, una figura ben vestita

lo stava aspettando e con la sua alta statura

disse: "Posso salvarti la vita".

Viso triangolare, naso aquilino,

aveva occhi gialli di un felino,

con il sorriso mefistofelico

disse: "Mi presento sono il Diavolo".

Un patto fecero i due,

una vita ricevera' se

l'anima dell'assassino lui avra'

allo scadere della mezzanotte lui dovra'.

Con il suo sangue doveva firmare

il foglio di carta, fatta

di pelle umana

delle vittime innocenti sottratta.

L'assassino, che scemo non era

e del Diavolo fiducia non aveva,

firmo' il patto con coscienza

che l'inganno accadeva.

Il sangue era vero

sul contratto firmato,

il Diavolo era contento,

ignaro dell'inganno.

Una nuova vita fu data,

l'assassino si sbellicava dalle risate,

il Diavolo capi' la vigliaccata.

Il sangue della firma vi ricordate?

non era dell'assassino

ma dell'ultima vittima che egli ha ucciso.

La ballata dell'uomo che ingannò il DiavoloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora