Untitled part

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C'erano giorni in cui si era chiesto "Ma chi me l'ha fatto fare di alzarmi?!". Ecco, quello era uno di quei giorni.

*Come accidenti ho fatto a ritrovarmi in questo pasticcio?* Caleb strinse di più la presa sulla fredda pietra e sospirò, lanciò uno sguardo al prato sottostante *Saranno come minimo 7 metri* deglutì *Perchè mi sono alzato questa mattina?!*.

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48 ORE PRIMA

Aveva sempre adorato la pace e la tranquillità di Heaven, una piccola cittadina del Maine, che come diceva il suo nome era un piccolo paradiso. Costruita lungo il fiume Penobscot, a sud dell'altopiano di Aroostook e alle spalle un bosco con una moltitudine di alberi differenti.

Gli edifici erano di mattoni e le case erano circondate da un piccolo giardino e da uno steccato. La strada principale era solo una e il via vai di macchine non era così intenso.

La sua casa era una delle più distanti dal centro ed era perfetta per uno scrittore in cerca di concentrazione, tranne in alcuni momenti come quello per esempio: i suoi vicini, il signore e la signora Carpenter, erano tra le persone più gentili che avesse mai conosciuto, erano sposati da 40 anni e avevano una figlia che viveva a New York, il marito era un appassionato di pesca mentre la moglie era bibliotecaria; avevano entrambi un carattere tranquillo e disponibile, tanto da non disturbarlo quando sapevano che era il periodo di consegna, purtroppo c'erano giorni in cui alcuni vecchi rancori tornavano a galla.

"Quante volte ti ho detto che le camicie non vanno gettate sulle sedie?!" la voce della signora Carpenter era in grado di farsi sentire anche a 4 metri di distanza e a porte e finestre chiuse, "Ti ho già detto che me ne sono dimenticato! Non l'ho fatto a posta e poi quella camicia era pure sporca!" il vocione del signor Carpenter però spaventava anche gli animali del bosco, "Peggio ancora! Non potevi metterla nella cesta della roba da lavare?!", "Ma mi ascolti quando parlo?! Certo che no , dato che la signora pensa sempre all'ammiraglio!", "E' successo PRIMA che ci mettessimo insieme! Quante volte te lo devo dire?!".

Caleb sospirò frustrato, si alzò dalla poltrona su cui cercava di rilassarsi con un buon libro, afferrò giacca e chiavi di casa e uscì per andare a far una passeggiata - di storie sull'ammiraglio ne aveva già sentite e altre non gli interessavano. La strada era piena di pozzanghere per via del recente acquazzone e l'aria era fresca e umida, Caleb prese un bel respiro e sorrise puntando lo sguardo al cielo azzurro punteggiato da nuvole bianche; i suoi piedi lo portarono al fiume, dove alcuni amici del signor Carpenter erano intenti a pescare, uno di loro lo vide e gli fece un cenno di saluto a cui lui rispose, "Buongiorno Caleb" il suo vicino gli tirò una gomitata e il vecchio gli lanciò un'occhiataccia "Ah! Piantala Paul, tanto oggi non abbocca nulla", Caleb ridacchiò "Buongiorno signor Wright", l'uomo sorrise poi si guardò intorno "Per caso sai che fine ha fatto Jim?", "Il signor Carpenter era impegnato a discutere con sua moglie", "Il solito ammiraglio?", lui scrollò le spalle e annuì, i pescatori scoppiarono a ridere e iniziarono a fare scommesse su quale delle tante storie stessero discutendo i due coniugi. Caleb riprese la passeggiata e si diresse verso il centro, si fermò in panetteria e s'intrattenne a parlare con alcune ragazze che l'avevano fermato per un autografo e perchè era un bel ragazzo. Sulla via del ritorno incrociò il postino che gli consegnò una lettera "Normalmente non lo faccio, ma già che è qui...".

Una volta a casa e dopo aver constatato che i vicini avevano finito di litigare, si sedette su una poltrona e aprì la busta, il mittente era il suo vecchio compagno di college Nathan Cross che si era trasferito in Scozia al termine degli studi. Se lo ricordava ancora, era un ragazzo alto e robusto, pelle abbronzata , occhi verdi, capelli castani tagliati a spazzola, giocava nella squadra di football ma nonostante questo avevano la medesima passione per la lettura che li aveva fatti avvicinare e diventare amici; dopo la sua partenza si erano tenuti in contatto per lettera, perchè a detta di Nathan "Così fa più figo e intellettuale" e a cui lui aveva risposto "Lo fai solo per attirare le ragazze". La lettera era breve e lo invitava a passare un po' di tempo nel suo castello in Scozia e ricordarsi di portare una copia autografata del suo nuovo libro "Perchè sono o non sono il tuo migliore amico?".     

Un tesoro particolare - Avventure di uno scrittore 3Hikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin