69. La nostra estate.

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Dopo essere tornata in camera e aver fatto la doccia, mi avvolgo nell'accappatoio e poi mi fermo davanti allo specchio.
Sono leggermente abbronzata e questo fa risaltare i miei occhi. Prendo la pochette del trucco ma decido di non usare l'eyeliner. Opto invece per una sottile linea dorata nella rima inferiore degli occhi e un ombretto luminoso sopra. Sembro raggiante.
E poi mi asciugo i capelli e li lascio ondulati e sciolti.
Scelgo un vestitino azzurro pastello che mette in evidenza la mia pelle adesso colorita. Sandali bassi e comodi. E poi mi siedo sul letto. Sono circa le sette ed Ignazio é stato trattenuto da non so quali questioni.
Mi chiedo se a cena ci sarà anche Franz. E poi fuggo da questo pensiero. Perché mi interessa sapere se sarà a cena? E perché mi sono truccata e preparata con così tanto anticipo?

La porta della stanza viene sbloccata con il badge elettronico e compare Ignazio.
Mi sorride - ciao bedda. Che fai?

Proprio niente. E sopratutto non stavo pensando a niente. O nessuno?
Gli sorrido anche io - ti aspettavo.

Lui viene verso di me e si china a darmi un bacio, poi nota che sono truccata -che bella che sei...ma adesso non posso baciarti, giusto?

Rido - sí che puoi. È un rossetto indelebile.

Corruga la fronte - cioè non se ne andrà mai più?

Ridacchio - non si sbava. E non trasferisce.

- mmmh quindi posso baciarti quanto voglio.

- direi che è una buona deduzione, sì.

Va a farsi la doccia e si veste velocemente. Poi si getta sul letto.-sono sfinito. - dice.

Io mi stendo accanto a lui - e ci credo. É da stamattina che sei fuori. Che avete fatto?

- prove con l'orchestra, abbiamo visto la scaletta, sistemato le questioni logistiche. E poi ci hanno fatto rivedere delle cose che volevano aggiungere come scenografia...due palle così.

Rido - sarà un successo.

Sospira - speriamo. Sold-out.

- Sold-out? Cavolo ma è bellissimo!

- si ma a volte spaventa.

Gli accarezzo il viso - ma tu sei un fenomeno. Sei abituato ad avere tanta gente ai concerti.

Poggia la sua mano sulla mia -ma questa volta ci sarà un'ospite che non è mai venuta. Ed è la più importante. E non sai quanto mi emoziona.

Gli lascio un bacio - sono sicura che anche lei sia molto emozionata di venire.

- venire al concerto dici? O...?

Scoppio a ridere - ma non eri esausto?

Ride anche lui - per il reato del mondo ma non per te. Per te non sono mai neppure minimamente stanco.

- e fai bene. Perché io oggi mi sono parecchio rilassata.

Mi guarda - sono contento, mi è dispiaciuto lasciarti sola.

- ma no. E poi non sono stata completamente sola.-mi scappa.

Corruga la fronte - hai conosciuto qualcuno?

- no. O meglio si, il fratello di Piero. Era in piscina anche lui. Abbiamo parlato un po' e poi è andato via.

-Aaah. È simpatico vero?

- si, credo. Non abbiamo parlato poi molto. Ma mi è sembrato un bravi ragazzo.

Annuisce - lo è. Lui e Piero si somigliano. Però Piero é leggermente più rozzo.-ride.

Rido anche io - ed è anche intelligente.

- si, un sacco. Ma non più di te. Anche se effettivamente in questo vi somigliate, sai?

Ma davvero? Non lo avevo notato.

- può darsi.

Il suo cellulare squilla e quando lo guarda dice - sono pronti per cena. Vuoi che scendiamo?

Annuisco mentre mi tiro su -si, certo.

Scendiamo al ristorante dell'hotel, gli altri sono al tavolo, Gianluca e Piero sono seduti e come sempre Gian sta scattando un selfie. Francesco è in piedi e quando ci vede scuote la testa e ride.

E forse me lo immagino ma mi sembra che il suo sorriso sia rivolto a me. Che diamine.

La conversazione a tavola é serena, Francesco scherza e parla con tutti, il che mi rasserena. Che ti eri aspettata? È simpatico con tutti, non solo con te.

Poi Gianluca propone di andare a fare un giro.
Guardo Ignazio, io non sono mai stata particolarmente festaiola.
Anche Ignazio mi guarda, poi mi sussurra -facciamo un giro veloce, ti va? Se poi vuoi tornare rientriamo subito. Ci sono io con te.

Lo so che sembra una cosa scontata e poco femminista. Ma la realtà é che le sue parole sono le uniche che volessi sentire. Perché troppe volte ho rinunciato ad uscire per paura di restare senza nessuno che volesse rientrare con me.

Annuisco - si, volentieri.

Franz si proclama stanco e decide di restare in albergo. Io non so se esserne felice o triste.

Valencia di notte é ancora più bella. Non mi aspettavo tanta vita per le strade né così tanta luce. I locali che costeggiano le strade sono affollati e rumorosi, c'è musica e un buon profumo di roba cucinata.
Ignazio mi tiene per la mano -bello, vero?-chiede mentre mi volto da tutte le parti.

- bellissimo. La gente qui sa come godersi la vita.

Ride - già. Gli spagnoli hanno questa capacità. Sanno prendere il lato bello della vita.

-sí ma a Madrid l'atmosfera é un po' differente, non credi?

- credo sia l'influenza della globalizzazione. Madrid é grande e caotica. Valencia invece è un po' come un piccolo paese.

-dovrei venire a vivere qui.

Ride ancora - per carità che già ti vedo poco.

Decidiamo di entrare in un locale che loro conoscono già e dove evidentemente sono conosciuti perché ci fanno immediatamente accomodare nella saletta vip.
Considerato quanto abbiamo già mangiato non ordiniamo nulla oltre a qualcosa da bere, ma come previsto ci portano anche parecchia roba da mangiare. La Spagna é famosa per le sue ''tapas", degli spuntini da accompagnare a qualcosa da bere. Spuntini si fa per dire, l'aperitivo italiano a confronto é nulla. Portano di tutto, dalle olive alle tartine, ai bocadillos, piccoli panini imbottiti di prosciutto.

Ovviamente non resisto ad assaggiare qualcosa mentre sorseggio la mia piña colada virgin, perché di ubriacarmi a Valencia non ne ho voglia proprio per niente.

La gente è discreta ma si accorge della presenza dei ragazzi. E qualcuno si avvicina per una foto. Ma non si crea il solito capannello con mia somma felicità. Quando usciamo dal locale, facciamo una passeggiata. E poi rientriamo in albergo.
Quando ci mettiamo a letto, Ignazio mi guarda - sbaglio o stai sorridendo?

- non sbagli. È stato bellissimo.

- non è stato nulla di speciale in confronto a tutte le cose che faremo. Quest'estate é nostra.-sussurra mentre mi bacia.

E me ne rendo conto. È da quando lo conosco che giorno dopo giorno la mia vita é diventata più bella.

Hola!! Come va? Che mi dite del capitolo? Quanti vorrebbero l'estate proprio ora come me alzino la mano! Non ne posso più degli esami. Fatemi sapere cosa pensate della storia e della piega che sta prendendo, un bacione. 😘😘

Non esiste altra via, che non sia tua e mia. Ignazio Boschetto.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora